VAL DI CORNIA: PIÙ AUTOCRITICA PER IL BENE DEL TERRITORIO
Val di Cornia – Le liste civiche della Val di Cornia chiedono alla maggioranza di avere maggiore rispetto di chi ha opinioni diverse dalla maggioranza e di chi invoca maggiore realismo e innovazione e ricordano anni e anni di fallimenti e di livore verso la critica.
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“Purtroppo – inizia il comunicato – il 2017 inizia con rinnovate e aggravate preoccupazioni. Il tanto sbandierato piano industriale Aferpi, sottoscritto e osannato dal PD in tutte le sedi istituzionali (locali, regionali e nazionali) mostra ora tutta la sua debolezza. Poco credibile sin dall’origine nei suoi contenuti industriali, è sempre stato del tutto privo di fondamento nella tempistica attuativa che per Piombino significava certezza per la continuità occupazionale di migliaia di lavoratori.
Fino ad oggi il PD locale si è esercitato nella denigrazione di chiunque osasse mettere in evidenza criticità e ritardi di quel piano. Oggi sono gli stessi esponenti del PD che lo hanno difeso a chiederne il rispetto. Basterebbe questo a consigliare loro qualche autocritica e più moderazione.
Così non è stato e in questo si distingue ancora una volta l’ex Sindaco Anselmi. Tralasciamo il perdurante onirico livore verso le opposizioni e chiunque abbia osato criticarlo, quello che emerge dalle sue recenti dichiarazioni è la critica verso coloro che non lo avrebbero coinvolto nell’attuazione degli Accordi da lui sottoscritti o sostenuti, ricordando a tutti che se così fosse stato “si sarebbe visto” e le cose sarebbero andate diversamente.
Non sappiamo verso chi, compagni e amici di partito, diriga i suoi strali e francamente non c’interessa affatto. Quello che ci preme segnalare è lo smisurato egocentrismo con cui si intesta inesistenti poteri taumaturgici. Basti in proposito ricordare i clamorosi fallimenti delle svolte epocali annunciate nei suoi due mandati da Sindaco: gli innumerevoli Accordi di Programma per le bonifiche del SIN con centinaia di milioni annunciati di cui, però, non c’è traccia alcuna, neppure nelle aree di Città Futura per le quali il Comune ha ricevuto da anni soldi veri per attuarle.
Il fallimento del progetto dei fanghi di Bagnoli e l’annunciata nascita del polo europeo per il trattamento dei rifiuti marini; l’impianto TAP costruito e mai utilizzato per il recupero dei rifiuti industriali; la Concordia, mai arrivata, e la conseguente nascita del polo europeo per la rottamazione delle grandi navi; la realizzazione della 398 fino al porto, annunciata sempre come progettata, finanziata e imminente e mai neppure iniziata, tant’è che oggi siamo di nuovo alla sua progettazione, mentre il porto costruito per la Concordia non ha ancora collegamenti stradali e ferrioviari.
I poli nautici tutti al palo, alcuni dei quali previsti tra le montagne dei rifiuti industriali alle Terre rosse; il polo per le energie rinnovabili mai decollato; i progetti per il rinnovo della città (il PIUSS di Città Futura); la fiducia accreditata a progetti di rinascita industriale come il Minimil (per il quale modificò il piano urbanistico prevedendo l’avvicinamento della fabbrica alla città) e al fantasmagorico piano di rilancio industriale dell’imprenditore algerino Khaled Al Habahbeh (dimostratosi presto una gigantesca bufala).
(https://www.youtube.com/watch?v=_5MraTgKdTs&feature=youtu.be&t=47m6s)
Potremmo continuare a lungo, ricordando tra l’altro la partecipazione al coro reverenziale e plaudente al salvatore Rebrab, ma basta questo a testimoniare che una maggiore presenza di Anselmi nell’attuazione del piano Aferpi non avrebbe cambiato proprio nulla.
E’ l’ora di cambiare passo, di avere maggiore rispetto di chi ha opinioni diverse dalla maggioranza e di chi invoca maggiore realismo e innovazione nell’individuare progetti per la rigenerazione dell’economia locale.
Non serve attribuirsi meriti o scaricare responsabilità. Serve una capacità progettuale che fino ad oggi è totalmente mancata in chi ha governato, affidandosi di volta in volta a progetti calati dall’alto, mai seriamente verificati e accompagnati da un’autonoma visione del futuro della città e del territorio. La situazione è davvero difficile ed è proprio per questo che suonano stonate le note di chi ha avuto un parte determinante nel favorire il vuoto in cui oggi ci troviamo, senza bonifiche e senza credibili progetti di rilancio produttivo.
Ci auguriamo davvero che qualcosa cambi, per il bene della nostra città e del territorio in cui viviamo”.
Liste civiche unite:
Comune dei cittadini
Assemblea Sanvincenzina
Un’Altra Piombino
Assemblea popolare Suvereto