PIOMBINO: “SCIOPERO CON PROROGA” PER PIOMBINO LOGISTICS
Piombino (LI) – Sono state prorogate di 4 mesi, fino al 15 giugno (e a quel punto la data del 1° luglio sarà davvero alle porte, ndr.) le concessioni alla controllata di Cevital “Piombino Logistic”. Salvi, per ora, i 160 lavoratori in attesa del piano industriale di Aferpi, promesso da Issad Rebrab questa volta per metà marzo. Intanto le organizzazioni sindacali preparano il nuovo sciopero che si terrà in occasione della Cabina di regia il prossimo 16 febbraio. Una situazione complessa quindi che presto diventerà esplosiva se Rebrab non presenta un Piano industriale credibile coadiuvato almeno dai 400 milioni di euro promessi nel 2015, nel quale tutti aspettano i 2000 posti di lavoro del “famoso” agro industriale, oppure che si faccia da parte definitivamente.
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Lunedì 13 febbraio si è quindi tenuta la promessa manifestazione dei lavoratori dell’azienda che gestisce il molo portuale, nella quale operano 160 lavoratori. Senza la proroga delle concessioni portuali in scadenza il 15 febbraio infatti, i lavoratori avrebbero rischiato il posto.
Intorno alle 9.30, dopo un presidio di un’ora davanti alla portineria della direzione Aferpi, i lavoratori si sono spostati, in corteo, sotto gli uffici dell’Autorità Portuale accompagnati dal sindaco di Piombino Massimo Giuliani il quale ha espresso solidarietà ai manifestanti.
La delegazione di Fim-Fiom-Uilm-Ugl è stata ricevuta dall’Autorità portuale che ha annunciato la richiesta da parte di Aferpi di una proroga che è stata autorizzata fino al 15 giugno.
L’Autorità portuale ha comunque ricordato che Aferpi ad oggi non ha ancora supportato il piano industriale con le relative richieste, e che non si potrà continuare ad andare avanti a forza di proroghe.
Intanto giovedì 16 febbraio è stato confermato lo sciopero di 24 ore di Aferpi e Piombino Logistics con manifestazione in occasione della riunione della Cabina regionale a Piombino. Le rivendicazioni delle organizzazioni sindacali sono sempre le stesse, e tutte legate alle incertezze della gestione Cevital:
– L’immediata continuità produttiva certificata dei treni di laminazione che garantisca l’attuale ammortizzatore sociale che deve trovare riposta nel prossimo incontro al Ministero;
– finanziamento del piano industriale nella sua interezza e proroga dei termini della legge Marzano oltre il 1° luglio 2017.
Il Ministro Calenda inoltre non ha ancora convocato le organizzazioni sindacali nonostante avesse preso l’impegno di riunire le parti sociali subito dopo. Questo ritardo è inaccettabile per le organizzazioni sindacali è inaccettabile.
La manifestazione di giovedì prossimo partirà quindi alle 9 dal piazzale della Direzione Aferpi e proseguirà con un corteo fin sotto la sala consiliare del Palazzo Comunale, sede della riunione della Cabina di Regia relativa l’Accordo di programma.
Terminata la manifestazione si è tenuto il consiglio di fabbrica, dove erano convocate le Rsu Aferpi e Piombino Logistics, unitamente alle segreterie dei sindacati di categoria. A questa riunione volevano assistere anche i rappresentanti del “Camping CIG”, ma gli è stato impedito. Leggiamo insieme il loro commento in proposito.
«In considerazione della gravissima situazione – inizia Articolo1-CampingCig – che vivono da anni migliaia di famiglie dei dipendenti diretti e dell’indotto, a causa dell’evidente e totale fallimento dell’operazione Cevital, una delegazione ha chiesto a Rsu e segreterie di assistere alla loro discussione, riguardante il futuro di tutti, allo scopo di favorire la trasparenza e la partecipazione, più cHe mai necessarie.
Incredibilmente, a maggioranza, Rsu e segreterie hanno respinto tale richiesta, ingiungendo alla delegazione di andarsene! Con profondo sdegno, ricordiamo che per legge tutti i cittadini possono assistere al lavori del Parlamento della Repubblica, dei consigli regionali, provinciali e comunali. Questa scandalosa vicenda ripropone una volta di più l’annosa, irrisolta questione della democrazia nei luoghi di lavoro e nel funzionamento degli organismi sindacali. Non cadremo comunque in questa vera e propria provocazione, nè ci lasceremo intimidire dall’arroganza. Rivendichiamo piuttosto che la riunione di giovedì 16 della Cabina di regia sull’accordo di programma si tenga in un luogo che renda possibile ai lavoratori e ai cittadini di assistervi».