VENTURINA: AL CENTRO AGAPE UN INEDITO DON MILANI
Venturina (LI) – Serata di grande interesse sabato 11 marzo alle ore 21 presso il Centro Agape di Venturina (sito in Via indipendenza 266) per la presentazione del libro di Michele Gesualdi “Don Lorenzo Milani – L’esilio di Barbiana”. Intervengono in sala Sandra Gesualdi della fondazione Don Milani e Lauro Seriacopi, docente di storia e filosofia. Modera il giornalista Fiorenzo Bucci. La serata sarà incentrata sulla vita di Don Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti (1923 –1967) presbitero, insegnante, scrittore ed educatore italiano, raccontato da uno dei suoi “ragazzi”, Michele Gesualdi.
Don Milani è stata una figura controversa della Chiesa cattolica negli anni cinquanta e sessanta, discepolo di don Giulio Facibeni, viene oggi considerato una figura di riferimento per il cattolicesimo socialmente attivo, per il suo impegno civile nell’istruzione dei poveri, la sua difesa dell’obiezione di coscienza e per il valore pedagogico della sua esperienza di maestro.
Alcune delle persone, all’epoca ragazzi, da lui seguiti si impegnarono a loro volta nei sindacati o nella politica, come ad esempio proprio l’autore del libro, Michele Gesualdi, che fu uno dei primi sei allievi di Don Lorenzo Milani, ed anche egli stesso assistente della scuola di Barbiana, dal 1966 al 1967.
Michele, nato nel 1943 in provincia di Foggia, aveva perso prematuramente il padre, e fu affidato piccolissimo al Priore (insieme al fratello Francesco detto Francuccio anch’egli oggi attivista e saggista), impegnandosi successivamente anche lui nella politica e nel sociale. Dopo l’esperienza di Barbiana Gesualdi si trasferì per lavoro e studio in Germania per alcuni anni, dopo di che rientrò in Italia dedicandosi all’impegno sindacale. Esponente di spicco della CISL fiorentina, si ritirò dall’incarico nel 1995, in concomitanza con la candidatura a presidente della provincia di Firenze, carica ricoperta fino al 2004 per il Partito Popolare Italiano. Oggi è membro attivo del Partito Democratico in Toscana.
Ma chi è stato davvero don Milani? A tale interrogativo Gesualdi, risponde dando voce alle vive testimonianze di quanti lo hanno conosciuto direttamente, basandosi anche sulle sue lettere, alcune delle quali inedite. La sua narrazione prende il via dagli anni del Seminario, ma si sofferma diffusamente e opportunamente sul periodo in cui don Lorenzo è stato cappellano a San Donato di Calenzano, perché se Barbiana è stato il “capolavoro” di don Milani, Calenzano ne è stata l’officina.
È però nel “niente” di Barbiana, di cui don Lorenzo diviene Priore nel 1954, che si compie il “miracolo”. Nell’«esilio di Barbiana» don Milani ha fatto fiorire e fruttificare, prendendosi cura degli esclusi e degli emarginati, e tutto questo è stato narrato in modo straordinario e commovente da Gesualdi, che ha vissuto in casa con don Lorenzo tutti quegli anni, e che ci svela il vero volto di don Milani: un prete, un maestro, un uomo, un “padre” che ha fatto del suo sacerdozio un dono ai poveri più poveri.
Alla presentazione del libro parteciperà Sandra Gesualdi, figlia di Michele, cresciuta a diretto contatto con molti protagonisti della vicenda di Barbiana, oggi attiva nella Fondazione e autrice di preziosi testi su don Milani. Con lei sarà presente il professor Lauro Seriacopi, docente di storia e filosofia a Firenze e collaboratore della stessa Fondazione.
Moderatore della serata sarà il giornalista Fiorenzo Bucci.
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Per approfondire l’argomento:
Michele Gesualdi: Vi racconto chi era per me don Milani http://www.credere.it/n.-1-2017/don-lorenzo-milani.html
In relazione alla citazione su don Facibeni del quale abbiamo considerato Milani un allievo, è giunta in redazione una nota che ci ricorda che tra i due l’unico rapporto riguardava gli esercizi spirituali, che alla vigilia dell’ordinazione Lorenzo fece alla Madonnina del Grappa.
Maestri di don Milani, sempre secondo la segnalazione, sono stati Pasquali, Staude e nella seconda vita Bartaletti, Tirapani (mai tenero e molto ricambiato), Bensi e soprattutto un’ebrea agnostica: Alice Weiss.
Volentieri pubblichiamo quindi questa nota.