PIOMBINO: LE ADESIONI ALLO SCIOPERO DEI METALMECCANICI DEL 24 MARZO
Piombino (LI) – Oggi venerdì 24 marzo sarà sciopero dei lavoratori metalmeccanici della provincia di Livorno, organizzato da Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil.Concentramento e partenza del corteo alle ore 9,30 dal cavalcavia dello stabilimento ex Lucchini in largo Caduti sul lavoro. Passaggio tra le vide della città, conclusione in piazza Verdi con il comizio delle segreterie nazionali.
I sindacati ricordano che “Manifestiamo in difesa del progetto Piombino che va salvaguardato. Ci attendiamo risposte dal governo sul progetto Cevital, sugli ammortizzatori sociali, sulla proroga della legge Marzano, sul finanziamento del Piano industriale. La politica ha il dovere di governare, basta con le inadempienze dell’imprenditore e col tergiversare, qui è a rischio il polo siderurgico piombinese. Sta al Governo decidere se si deve staccare la spina al progetto Cevital o continuare a crederci. Piombino torni a colare acciaio”.
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Appello del sindaco Giuliani a partecipare alla manifestazione del 24
«Un invito a tutti i cittadini di Piombino e dell’intero comprensorio, ai sindaci, agli amministratori e alle autorità politiche perché partecipino alla manifestazione provinciale dei metalmeccanici Fim, Fiom, Uil e Ugl di domani, venerdì 24 marzo a Piombino.
Il sindaco Massimo Giuliani lancia un appello perché Piombino in questo momento ha bisogno della partecipazione di tutti, per dimostrare che il territorio è unito nella richiesta di chiarezza per le sorti della siderurgia e nel chiedere al governo, garante dell’accordo, un intervento forte nei confronti degli impegni presi da Rebrab ormai due anni fa.
“Per la nostra area di crisi complessa sono necessarie risposte che vadano dalla proroga per un biennio della legge Marzano per i lavoratori passati in Aferpi, all’elaborazione di ammortizzatori sociali anche per i lavoratori dell’indotto – afferma il sindaco – Queste vertenze sono ferite aperte del nostro territorio. E’ compito della politica e di chi ha responsabilità di governo affrontarle e risolverle per il bene della comunità e dell’economia del territorio. Rebrab è inadempiente e dovrà il prima possibile rispettare il contratto e l’impegno preso con il nostro territorio e la nostra gente, altrimenti dovremo percorrere altre strade. Come amministrazione comunale siamo a fianco dei lavoratori e delle famiglie attraverso i numerosi incontri con le rappresentanze sindacali e con i vertici aziendali per avere risposte sul rilancio produttivo – afferma il sindaco – E’ fondamentale in questa fase che il territorio sia unito perché le sinergie che riusciremo ad attivare potranno rappresentare una risorsa essenziale per costruire nuove prospettive di sviluppo.”
Lo sciopero e la manifestazione precedono l’incontro che il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda avrà con Aferpi lunedì 27 per conoscere il piano industriale e finanziario definitivo.
La manifestazione partirà alle 9.30 dal cavalcavia ex Lucchini per il corteo che arriverà nel centro della città dove i segretari nazionali Fiom Maurizio Landini, Uilm Rocco Palombella e terranno il comizio conclusivo».
Ufficio Stampa Comune di Piombino
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Adesione anche di rifondazione Comunista allo sciopero del 24 marzo
C’è poco da dire. Anche le affermazioni dell’Onorevole Velo non dicono niente di nuovo riguardo al futuro della fabbrica. Volendo evitare di essere ridondanti, noi pensiamo che:
1. se Rebrab e il Governo, ferma restando la presentazione di un piano industriale finanziato, arriveranno ad un accordo per il prolungamento dei due anni previsti dalla legge Marzano, se da una parte questo serve per non mettere alla fame centinaia di famiglie, dall’altra è il segno del fallimento totale delle politiche industriali governative del PD locale, regionale e nazionale, perché la situazione di Piombino per quanto riguarda la ripresa della produzione non cambia di una virgola;
2. non riteniamo che la soluzione sia banalmente “mandare via Rebrab”, ma chi ci governa, come si è assunto la responsabilità di spengere l’altoforno, vero inizio della fine dello stabilimento, adesso si deve assumere la responsabilità di produrre un piano B sia nel caso Rebrab se ne vada sua sponte o meno, si deve assumere la responsabilità di trovare il modo, visto che per le banche lo fa, di intervenire direttamente con fondi pubblici per la ripresa della produzione, con Rebrab, senza Rebrab, con Jindal, senza Jindal o con entrambi.
Questo è l’obiettivo da perseguire, per cui lottare e per cui alzare il tono della protesta individuando il vero nemico, ovvero il Governo a marchio PD che finora scientemente ha scelto di buttare a mare l’intero apparato industriale nazionale. Pur avendo auspicato, al di là degli aspetti procedurali magari superabili data la criticità della situazione, uno sciopero generale considerando che tutte le categorie di lavoratori del comprensorio sono coinvolte nella crisi siderurgica, Rifondazione Comunista aderisce allo sciopero provinciale generale dei metalmeccanici del 24 marzo.
Rifondazione Comunista
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Ugl: Da giorni i metalmeccanici Ugl fanno volantinaggio
Stamani anche alcune lavoratrici dell’indotto Aferpi a fare volantinaggio per lo sciopero provinciale metalmeccanico di venerdì , coinvolgendo le attività commerciali che si sono mostrate molto disponibili ad accettare i volantini e che hanno espresso preoccupazione per la situazione . Alcune riabbasseranno la serranda venerdi a dimostrare che e’ un intero territorio in sofferenza.
Subito dopo si sono recate davanti al comune per il presidio di altrI lavoratori dell’indotto . A portare solidarietà ai ragazzi in presidio Lucia Gargiulo e Ciompi Cristina Rsa ugl dell’azienda Serenissima . Insieme a loro ancHe alcuni componenti del direttivo provinciale Uglm Cozzolino raffaele e Claudio Lucchesi . Del dramma dell’indotto afferma Nigro Sabrina ugl terziario toscana, con delega segreteria metalmeccanica, ne parliamo dal 2015. A più riprese abbiamo chiesto un unico tavolo per discutere le problematiche dell”indotto. Purtroppo oggi non aver riunito le varie realtà in un’unica vertenza ha portato a piccoli drammi e a scomparse di varie realtà spesso nell’indifferenza .
Dal canto nostro ad inizio mese abbiamo nuovamente affrontato il problema indotto pulizie e mense con il sindaco Giuliani che oramai conosce bene la realtà è che ha dato la massima disponibilità a trattare la questioni in ogni sede necessaria . La richiesta principale è quella di tornare a lavorare perché oggi sopravvivere di ammortizzatori non piace a nessuno.
Ma in attesa e nella speranza che ciò possa avvenire per par condicio vogliamo ammortizzatori con la stessa durata dei colleghi metalmeccanici. Davanti al comune erano presenti anche alcune forze politiche ed è stato positivo vedere volti di persone e non bandiere riunite insieme, ognuno con la propria storia ed appartenenza per un obiettivo comune !!
UGL indotto
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Anche il PD a sostegno dei lavoratori metalmeccanici
Ancora una volta il Pd sarà a fianco dei lavoratori in occasione dello sciopero provinciale dei metalmeccanici per difendere l’occupazione e il futuro del territorio. Non possiamo che condividere, in primo luogo, la forte preoccupazione dei sindacati per lo stato della vertenza Aferpi. Il totale blocco della produzione, ancora una volta dovuto all’insufficienza del capitale circolante, sta esponendo a grave rischio l’azienda all’interno del complesso mercato siderurgico e sta minando la possibilità di mantenere attivi i contratti di solidarietà che fino a ora hanno consentito di attenuare le conseguenze sociali di una crisi che ormai dura da troppi anni.
Riteniamo che le istituzioni nazionali e locali abbiano finora fatto la loro parte per consentire alla proprietà di mantenere gli investimenti promessi per rilanciare la siderurgia a Piombino e la creazione di nuovi posti di lavoro nell’industria agroalimentare e nella logistica portuale. Il tempo degli annunci è scaduto: Cevital deve passare agli atti concreti abbandonando la strategia del continuo rinvio.
La dead line è già stata fissata: giugno 2017 e dall’incontro del 27 marzo al ministero dello Sviluppo economico ci aspettiamo prima di tutto che vengano concretamente soddisfatti gli impegni già assunti da Issad Rebrab per la continuità produttiva, condizione indispensabile per poi procedere senza più indugi alla fase degli investimenti. La proprietà deve essere a nostro parere incalzata con tutte le energie possibili per il mantenimento degli impegni assunti con il contratto di acquisto dell’ex Lucchini nella cornice dell’accordo di programma.
Se questo non avvenisse, si dovrebbero costruire alternative pur in un contesto difficile che sarebbe da irresponsabili sottovalutare: parte della siderurgia italiana si sta riorganizzando, approfittando anche della crisi di Piombino, ancora incerta è la gara per l’acquisizione dello stabilimento di Taranto e le notizie sull’eventuale interessamento di Jindal anche per Piombino non forniscono, al momento attuale, garanzie sul mantenimento del progetto di realizzare la nuova acciaieria elettrica.
Tutto comunque sembra obbligatoriamente passare da un definitivo chiarimento con l’attuale proprietà dell’ex Lucchini, che deve dire al tavolo del ministero, a partire all’incontro del 27, se è in grado di realizzare concretamente l’investimento previsto in siderurgia da sola o ricercando un partner industriale in grado di mantenere integralmente gli impegni assunti. Appare persino superfluo ribadire che gli spazi per il rilancio della siderurgia a Piombino si stanno progressivamente riducendo a causa dei ritardi di Cevital. Il tempo _ come abbiamo detto più volte e come sostengono anche i sindacati _ non è una variabile indipendente, non solo per la tenuta sociale in un largo comprensorio, ma per la stessa sopravvivenza dell’azienda, che rischia di essere spazzata via da un mercato sempre più aggressivo che altre aziende stanno cercando di affrontare, facendo quello che Rebrab si era impegnato a fare e deve fare a Piombino, cioè puntando su investimenti e innovazione.
Per questo anche venerdì il Pd sarà fianco dei lavoratori e della loro sacrosanta lotta per assicurare un futuro stabile e duraturo a questo territorio.
Valerio Fabiani
Segretario Pd Val di Cornia-Elba