VAL DI CORNIA: RENZI VINCE, MA PERDE IL COMMISSARIO ANSELMI
Val di Cornia (LI) – Nelle primarie 2017 del PD i votanti in Toscana sono stati in tutto 29.126, pari a circa il 62 per cento dei 47 mila iscritti, il 14 per cento in più rispetto al 2013 quando gli iscritti erano 65mila e i votanti furono 30mila. Matteo Renzi è stato il candidato più votato nelle 13 federazioni toscane. Miglior risultato nell’Empolese Valdelsa (80,8 per cento delle preferenze). Consensi al di sopra del 55 per cento anche a Pisa, Livorno e Piombino. A Firenze i voti a suo favore hanno raggiunto il 74,9 per cento del totale.
A livello di federazione Orlando ha ottenuto il miglior risultato a Massa Carrara, con il 44,23 per cento dei voti contro il 54,76 di Renzi. Orlando ha battuto l’ex premier nei Comuni di Carrara, Pontedera (città del governatore toscano Enrico Rossi che la hasciato il Pd per il nuovo Mdp) e a Campi Bisenzio. Per quanto riguarda Emiliano, ha vinto in due circoli su tre a Castiglion Fiorentino. Miglior risultato in Versilia con il 5,38 per cento.
Anche in Val di Cornia Matteo Renzi è stato preferito nella terna di candidati alla segreteria nazionale del Pd. Su 1.124 votanti, 673 hanno espresso la propria preferenza per Renzi, pari al 59,88%, 443 per Andrea Orlando, peri al 39,41%, e 8 per Emiliano, pari allo 0,71%.
In tutto il territorio livornese 36 riunioni di circolo, e tra i 2mila 403 aventi diritto al voto hanno votato 1.616 persone, pari al 67,25 per cento; i voti validi sono stati 1.607, così suddivisi: Andrea Orlando 675 voti (42%), Michele Emiliano 13 voti (0,81%), Matteo Renzi 919 voti (57,19%).
A Rosignano Marittimo hanno votato 296 persone. 291 i voti validi. Andrea Orlando ha conquistato 105 voti, pari al 36,08 per cento delle preferenze. Michele Emiliano ha ottenuto 4 voti, pari al 37 per cento. A Matteo Renzi vanno 182 voti pari al 62,54 per cento. Solo a Bibbona ha vinto Orlando, dove hanno votato 41 persone e gli sono andati 26 voti (63,41 per cento). Nessuna preferenza a Emiliano mentre per Matteo Renzi si sono espressi in 15 (36,59 per cento). A Cecina i voti validi in totale sono stati 151: 73 a Orlando (48,34 per cento) 1 a Emiliano (0,66) e 77 a Renzi (50,99 per cento). Nella vicina Follonica in provincia di Grosseto hanno votato in 133 e Renzi ha preso il 66,2%, Orlando il 33,1% ed Emiliano lo 0,7%.
Soddisfatto Gianni Anselmi, oggi l’unico che in Val di Cornia aveva sostenuto Renzi (anche se storicamente gli era sempre stato avverso, ndr.) mentre il resto della Federazione, in primis Silvia Velo e Valerio Fabiani era compatta per Orlando: “La mozione Renzi-Martina – commenta su Facebook Gianni Anselmi – della quale mi è stato affidato il coordinamento politico nel territorio della Val di Cornia-Elba, ha nettamente prevalso nelle convenzioni di circolo PD riservate agli iscritti per l’elezione del segretario nazionale. Nel rispetto del lavoro e del risultato ottenuto dai numerosi e autorevoli sostenitori della mozione Orlando, considero il risultato straordinario (mai Renzi aveva vinto fra gli iscritti e nello scorso congresso era rimasto sotto al 40%) e voglio qui ringraziare il gruppo – conclude Anselmi – che ha lavorato nelle varie realtà del nostro territorio con grande compattezza e serietà e gli iscritti che hanno assicurato il loro consenso alla mozione.”
Per l’ex sindaco, consigliere regionale e attualmente Commissario del PD Toscana a Carrara, la vittoria in Val di Cornia potrebbe sembrare una bella soddisfazione, visto l’ostracismo e l’isolamento politico da parte della Federazione piombinese subito da Anselmi al termine del suo mandato di Sindaco a Piombino.
Secondo noi invece il “Commissario” Anselmi ha poco da festeggiare, perché in Val di Cornia Orlando ha comunque ottenuto un buon risultato, un 60% Renzi – 40% Orlando, che è superiore sia alla media nazionale (Orlando è al 25%) che a quella regionale dove si attesta sul 30%.
Un risultato che è comunque un segnale della grande voglia di cambiamento che c’è a Piombino e in Val di Cornia, complice anche la crisi della siderurgia e la mancanza di lavoro. Quindi probabilmente più in coerenza con quello regionale e nazionale che non con il “carisma” del coordinatore della Val di Cornia, valutazione che viene confermata anche dalla vicenda carrarese, nella quale le gesta del “Commissario” Anselmi hanno fatto raggiungere a Renzi il punto più basso della Toscana, e addirittura perdere il comune di Carrara (dove Renzi ha preso il 45,6%, mentre nella vicinissima Massa il 56% e addirittura nella Lunigiana quasi il 60%).
Gianni Anselmi, grazie alla “regola del Sessantenne” (cioè chi ha 60 anni o di più non può fare il sindaco, ndr.) ha collezionato nel Carrarese commenti al vetriolo (un esempio molto interessante merita di essere letto premendo qui, ndr.) ed un chiaro boicottamento della Mozione Renzi sostenuta dal Segretario regionale Parrini e dal “Commissario” al punto che il “sessantenne” candidato sindaco Verucci commenta la vicenda così: «Finora, al commissario Anselmi avevo detto: “Fermati”; adesso invece dico, e spero che qualcuno, a livello regionale o nazionale si decida a farlo, “Fermatelo”, prima di andare a sbattere».
Non solo a Carrara il Segretario Parrini ed il “Commissario” sono stati sconfitti: 53,9% Orlando, 45,6% Renzi, ma Verucci fa notare anche il messaggio politico: «Ma guardate il circolo di (Carrara, ndr.) Avenza storica: 126 a 6, non so se in altre parti d’Italia esiste un dato simile; non penso che siano diventati tutti orlandiani. Il dato politico è un altro: significa che a Carrara la maggioranza del Pd non condivide quello che sta accadendo, mi verrebbe da dire che c’è una rivolta popolare. Se il commissario Anselmi avesse un po’ di dignità, si dimetterebbe subito».
Messaggio però che non vuole arrivare alle orecchie del Segretario regionale Parrini, che promuove la vittoria a Massa, dove i renziani chiedono già il congresso (locale) anticipato per rinnovare i dirigenti e magari così sbarrare la strada alla ricandidatura del sindaco Alessandro Volpi, che non si è mai schierato con Renzi, ma contemporaneamente fa “orecchie da mercante” su Carrara, interpretando la sonora sconfitta come una opportunità in quanto Orlando era sostenuto da Andrea Zanetti, il candidato sindaco del Pd, imposto dalla segreteria regionale a quella locale. «Volevo che il candidato sindaco vincesse nella sua città – ribadisce Parrini – giusto per dimostrare che Zanetti ha seguito nel partito. E che la segreteria regionale ha puntato sulla persona giusta per le amministrative: l’uomo che cerca di tenere insieme la coalizione uscente, con Psi, Pri e liste civiche».
Ognuno si faccia la propria opinione in proposito, ma una cosa è certa, il “Commissario” di sicuro ha poco da festeggiare.