ONA: PIOMBINO EPICENTRO DEL RISCHIO AMIANTO

la locandina dell’iniziativa

Piombino (LI) – Domenica 9 aprile a partire dalle ore 10 presso la “Saletta Rossa” del Comune di Piombino, in Via Ferruccio Francesco n. 4, si terrà un importante convegno nel quale l’Osservatorio Nazionale Amianto segnala che la città di Piombino è l’epicentro di un fenomeno epidemico di patologie asbesto correlate, dovute ad esposizione professionale a polveri e fibre di amianto, nell’acciaieria ex Italsider, nell’attività mineraria e nel settore del trasporto marittimo (isola d’Elba).

Interverranno al convegno dal titolo “Amianto: prepensionamento e risarcimento danni” i signori Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto – ONA ONLUS, Sig. Nigro Mario, Sindacalista FIM-CISL Piombino, Sig. Bellucci Luciano, Coordinamento ONA Piombino, Sig.ra Franchi Antonella, Coordinamento Nazionale ONA,  Avv. Tommaso Confortini, Ufficio Legale ONA, Avv. Alfonso Papa, Ufficio Legale ONA.

«I numeri del mesotelioma riferiti alla provincia di Livorno – inizia la nota dell’Osservatorio Amianto –  e che comprendono anche i casi di Piombino (e di Rosignano), sono allarmanti: 441, pari al 23,8% del numero complessivo dei casi della Toscana a fronte di una popolazione di circa 160.000 abitanti, che rappresenta circa il 4%».

Il mesotelioma però è solo la punta dell’iceberg, in quanto l’amianto provoca le seguenti patologie:
– quelle fibrotiche (asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici, con complicazioni cardiovascolari e cardiocircolatorie);
– quelle tumorali:
– mesotelioma;
– tumore polmonare;
– tumore alla laringe e all’ovaio recentemente inseriti nella Lista 1 dell’INAIL;
– altri tumori del tratto gastrointestinale (faringe, stomaco e colon).

L’Osservatorio Nazionale Amianto sta censendo tutti i dati relativi alle patologie asbesto correlate nella città di Piombino attraverso la sua piattaforma digitale REPAC ONA (https://www.onanotiziarioamianto.it/wp/ona/chi-siamo-repac/), strumento che permette di avere un quadro complessivo completo riferito a tutte le patologie asbesto correlate e non già circoscritto ai soli casi di mesotelioma che sono gli unici censiti dal sistema pubblico e aggiunge all’assistenza on-line anche quella sul territorio, con l’istituzione di una nuova sede territoriale in Piombino, Via San Francesco n. 67. In questo modo gli associati e tutti coloro che ne avranno la necessità, potranno rivolgersi ai volontari dell’associazione presenti numerosi nella città e nell’intero territorio, ed ottenere assistenza anche medica e legale.

I volontari sono guidati dal Sig. Luciano Bellucci e dalla Sig.ra Antonella Franchi e avranno il supporto dell’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’associazione.

L’Osservatorio Nazionale Amianto, Dipartimento di medicina del lavoro, ha già istruito un certo numero di domande amministrative per lavoratori esposti professionalmente a polveri e fibre di amianto, che avevano contratto, tra l’altro, asbestosi, ispessimenti pleurici e placche pleuriche, il segno che ci sono state, anche nei tempi più recenti, delle esposizioni di una certa intensità.

«L’Osservatorio Nazionale Amianto ha già chiesto, chiede e chiederà, che tutti i lavoratori dell’acciaieria ex Italsider ottengano il riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione ad amianto fino al 02.10.2003, senza distinzioni di reparti e mansioni, così come stabilito dall’art. 1, commi 20, 21 e 22, della L. 247/07.

L’ONA lamenta la non uniformità nella concessione dei benefici contributivi ai fini del prepensionamento e un coefficiente ridotto all’1,25, mentre invece questa norma aveva tra le sue finalità quella di permettere il prepensionamento; e torna a chiedere che detta norma si applichi anche ai lavoratori delle ditte dell’indotto e dei servizi esternalizzati; o tuttalpiù che il coefficiente 1,5, utile per il prepensionamento sia riconosciuto sulla base dell’art. 1, co. 115, L. 190/2014.

L’Osservatorio Nazionale Amianto, in data 05.04.2017, ha chiesto al Ministro del Lavoro, Dott. Giuliano Poletti, e al Presidente dell’INPS Prof. Tito Boeri di voler armonizzare i provvedimenti pensionistici sulla base degli atti di indirizzo ministeriale e di quanto stabilito dalle già citate norme di legge, dovendo lamentare invece un’applicazione non uniforme e puntuale di tali norme di legge» dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

Nel caso di mancato riscontro, l’associazione proseguirà il suo impegno in sede amministrativa e giudiziaria.

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha chiesto anche al Sindaco di Piombino, Dott. Massimo Giuliani, e al Presidente della Regione Toscana, Dott. Enrico Rossi, si facciano portatori delle ulteriori iniziative dovendo riscontrare già l’accoglimento della richiesta dell’ONA di una più capillare attività di sorveglianza sanitaria, dopo che è stata già notificata una diffida alla Azienda Toscana Nord-Ovest ex USL 6 Livorno, e si profila la prima azione innanzi il Tribunale Civile di Piombino.

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Il programma dei lavori:

– 09.04.2017 ore 10.00, Piombino, Via Ferruccio Francesco n. 4, Saletta Rossa del Comune.

Conferenza stampa:

·  per rendere pubblici i dati epidemiologici relativi a tutte le patologie asbesto correlate (e non solo ai casi di mesotelioma);

·  sul numero di riconoscimenti delle malattie professionali e benefici contributivi per esposizione ad amianto, anche in seguito all’intervento dei Dipartimenti ONA;

·  richiesta all’INPS di applicazione uniforme delle norme in materia di benefici contributivi con estensione a tutti i lavoratori dell’ex Italsider e dell’indotto del riconoscimento fino al 02.10.2003, con il coefficiente 1,5;

·  richiesta all’INPS di applicazione dell’art. 1, co. 250, della L. 232/16 con immediato prepensionamento in favore di tutti i lavoratori riconosciuti affetti da mesotelioma, tumore polmonare e asbestosi;

·  richiesta di incontro con il Presidente dell’INPS, Prof. Tito Boeri, e con il Ministro del lavoro Dott. Giuliano Poletti, perché le linee guida, di cui all’atto di indirizzo ministeriale per il riconoscimento dei benefici amianto con il coefficiente 1,5, per tutti i lavoratori dell’ex Italsider e delle società dell’indotto trovino applicazione.

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Convegno/assemblea pubblica dal titolo “Amianto: prepensionamento e risarcimento danni”

Relatori:

Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto – ONA ONLUS

Sig. Nigro Mario, Sindacalista FIM-CISL Piombino

Sig. Bellucci Luciano, Coordinamento ONA Piombino

Sig.ra Franchi Antonella, Coordinamento Nazionale ONA

Avv. Tommaso Confortini, Ufficio Legale ONA

Avv. Alfonso Papa, Ufficio Legale ONA

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Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa ONA Fabrizia Nardecchia 3927462313; Presidenza Nazionale: 3358304686 – osservatorioamianto@gmail.com

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Intanto dalla Regione Toscana…

AVVIATA LA SORVEGLIANZA SANITARIA PER I LAVORATORI

Al via da lunedì 3 aprile il programma di sorveglianza sanitaria messo a punto dalla Regione per i lavoratori che nella loro vita professionale sono stati esposti all’amianto. Il programma è stato presentato nel corso di una recente conferenza stampa dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, assieme a Elisabetta Chellini, direttore Epidemiologia dell’ambiente e del lavoro e responsabile Centro operativo toscano dei tumori professionali di Ispo (Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica). Erano presenti anche gli esperti delle aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie che hanno elaborato il percorso di sorveglianza, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dell’Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro).
“Ringrazio tutti i professionisti che hanno fatto parte del gruppo di lavoro regionale che ha elaborato questo percorso – ha detto l’assessore Saccardi – A quanti sono stati esposti all’amianto per motivi professionali noi vogliamo offrire, gratuitamente, senza nessun ticket, un’opportunità di prevenzione e sorveglianza sanitaria. Per rendere ancora più efficace questa azione, faremo presto un accordo con le organizzazioni sindacali e con Anmil”.
In seguito alla messa al bando dell’amianto, avvenuta oltre vent’anni fa grazie alla legge 257 del 1992, sono cessate le esposizioni significative di tipo professionale a questo agente cancerogeno. Ad oggi il rischio di esposizione occupazionale è minimo e legato a operazioni di bonifica e smaltimento di materiali contenenti amianto, che tuttavia vengono eseguite applicando le attuali norme di prevenzione della salute e sicurezza del lavoratore.
Da oggi  i soggetti che nel corso della loro vita professionale sono stati esposti ad amianto in maniera significativa potranno beneficiare di un programma di sorveglianza sanitaria a loro specificatamente rivolto. Infatti la Regione Toscana ha approvato (delibera di giunta 396 del 3-5-2016)  un percorso di sorveglianza sanitaria, tra i pochi presenti sul territorio nazionale, che sarà offerto gratuitamente agli ex-esposti ad amianto mediante l’attivazione di un codice di esenzione regionale. La sorveglianza offerta dal Sistema Sanitario Regionale Toscano attua immediatamente i nuovi LEA approvati quest’anno.
La sorveglianza sanitaria sarà realizzata sulla base di specifici piani operativi elaborati dalle Aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie, che sono stati validati da Regione Toscana, nell’ottica di offrire omogeneità e appropriatezza delle prestazioni delle strutture sanitarie interessate dalla sorveglianza (ambulatori medicina del lavoro, radiologie, pneumologie, oncologie).
I criteri per essere inseriti nel percorso di sorveglianza sanitaria, nonché le prestazioni sanitarie previste, riportate nelle specifiche Linee di indirizzo regionali, sono stati definiti in termini di appropriatezza sulla base di autorevoli documenti di consenso a livello internazionale.
La sorveglianza sanitaria prevede una iniziale valutazione della pregressa esposizione ad amianto e quindi un’attestazione di ex-esposto che consentirà di usufruire delle prestazioni sanitarie.
Sono inclusi nel programma di sorveglianza sanitaria i residenti in Toscana:
con pregressa esposizione professionale ad amianto certificata;
di età compresa tra 30 e 79 anni;
che abbiano cessato l’esposizione a rischio da meno di 30 anni;
in pensione o in attività in un’azienda diversa da quella dove sono stati esposti ad amianto.
Si prevede quindi di seguire i lavoratori ex-esposti ad amianto nei 30 anni successivi alla cessazione dell’esposizione a rischio, fino al compimento degli 80 anni di età, e comunque fino al 2024 (cioè per i 30 anni successivi alla dismissione completa dell’amianto a seguito della legge n.257/1992). Il limite dei 30 anni – spiegano gli esperti – deriva dalle evidenze scientifiche relative alla riduzione dei rischi per le patologie respiratorie benigne dopo tale periodo. Per i tumori associati all’amianto non vi sono invece a tutt’oggi prestazioni sanitarie in grado di ridurre i rischi e cambiare la storia naturale di queste malattie, come accade per altri tumori oggetto di screening.
La Regione Toscana, con la citata delibera 396/2016, ha stanziato fino al 2018 un finanziamento pari a €1.134.000. Le risorse per le visite di 1° e 2° livello sono state destinate in maniera differenziata alle varie Aziende, in rapporto alla distribuzione dei potenziali ex esposti, sulla base della distribuzione dei casi di mesotelioma maligno registrati dal Centro Operativo Regionale Toscano mesoteliomi (questi tumori rappresentano infatti eventi sentinella delle passate esposizioni ad amianto).
In particolare € 465.450 sono stati destinati all’Azienda Toscana nord ovest,  € 278.400 all’Azienda Toscana centro, e  €126.150 all’Azienda Toscana sud est. Inoltre, sono stati anche destinati € 72.000 a Ispo per il supporto di valutazione epidemiologica e di coordinamento, € 180.000 per le funzioni di Medicina del Lavoro alla AOU Senese e €12.000 alla Azienda Toscana centro per l’avvio del Centro di documentazione regionale sull’amianto. I finanziamenti per gli anni successivi saranno riconsiderati alla luce dell’esperienza che sarà svolta fino al 2018 e alla luce delle eventuali novità sull’appropriatezza del percorso sanitario individuato.
E’ stato stimato che dei circa 30.000 lavoratori toscani che dagli anni ’60 sono stati esposti ad amianto, attualmente siano circa 5.600 quelli che potrebbero beneficiare di questo percorso di sorveglianza sanitaria che sarà omogeneo su tutto il territorio regionale.
I soggetti potenzialmente interessati riceveranno una lettera dagli ambulatori di Prevenzione, Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro (PISLL) della propria Asl, su cui sarà riportato il numero di telefono dell’ambulatorio, per concordare direttamente data e ora dell’appuntamento. Gli inviti saranno inviati progressivamente nel corso dei prossimi mesi. Sono inoltre previste modalità per un accesso spontaneo agli ambulatori da parte dei cittadini, previo appuntamento telefonico ai numeri indicati. In caso di necessità di ulteriori approfondimenti, è previsto l’invio dei soggetti ad una consulenza di secondo livello presso le Unità operative di Medicina del lavoro delle Aziende ospedaliero-universitarie Pisana e Senese.
Il mesotelioma maligno è un tumore molto raro considerato “evento sentinella” di pregresse esposizioni ad amianto. La sorveglianza epidemiologica di questo tumore, data la sua lunga latenza media (pari a 30-40 anni), continua ad essere importante nonostante siano ormai passati più di 20 anni dalla legge di bando dell’amianto (257/92) e le esposizioni ad amianto possano considerarsi residuali. La struttura che effettua questa sorveglianza è un registro specifico, il Centro Operativo Regionale (COR) toscano mesoteliomi, gestito operativamente dall’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO) su mandato della Regione Toscana.
La rilevazione dei casi viene effettuata presso tutte le strutture ospedaliere toscane che diagnosticano e trattano casi di mesotelioma.
I casi ad oggi registrati dal COR mesoteliomi toscano tra i residenti in Toscana con diagnosi dal 1988 al marzo 2017 sono 1.864, dei quali 1.459 (78,3%) in uomini e 405 (21,7%) in donne. La distribuzione geografica dei casi è maggiore laddove sono state più frequenti le esposizioni professionali ad amianto (le aree della costa, in particolare Livorno, Massa, Lucca e Pisa) e laddove è più numerosa la popolazione (a Firenze osserviamo il 19,2% dei casi a fronte però del 27,1% della popolazione regionale ivi residente).
Il picco più alto di incidenza si è osservato nel 2010-2013. L’andamento nel suo complesso è in linea con quello atteso di mortalità per tumore pleurico stimato nei primi anni 2000 in relazione all’uso di amianto nel passato: allora per l’Italia era stato stimato il picco massimo nel 2015; in Toscana dai dati del COR appare che il picco sia anticipato di due anni e già si sia in una fase calante, ma occorre cautela in questa affermazione, poiché devono ancora essere completate alcune verifiche di completezza della casistica del 2016, che ci auguriamo non spostino molto l’andamento in riduzione evidenziato.
Scritto da il 8.4.2017. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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