MERCI GIULIANI: ENORMI PERPLESSITA’ SULL’OCCUPAZIONE DEL COMUNE

Le RSU Aferpi in comune a Piombino

Piombino (LI) – Terzo giorno di occupazione della sala del consiglio comunale da parte delle Rsu Aferpi.  Le RSU si alterneranno ancora fino al 19 aprile per tenere alta l’attenzione sull’acciaieria piombinese  guidata da Cevital e Issad Rebrab. Per il sindaco Giuliani “E’ l’occupazione di tutta la città”, ma in molti hanno perplessità sulla vicenda. Da più parti giungono critiche sulla gestione della vicenda, una sorta déjà vu, dove il sindaco precedente montò per protesta sul capannone (e dopo come “premio” fini in regione, ndr.), mentre questo invece è “solidale” in sala consiliare… in molti infatti li considerano i principali responsabili, insieme alla Regione e al Governo (tutti dello stesso partito, ndr.) della disfatta e della fine della siderurgia a Piombino.

Ad esempio Massimo Lami commenta così sui social networks: «io credo che le mobilitazioni o si fanno oppure no, o si fanno le occupazioni vere oppure no, come ribadisco da giorni sono contrario all’occupazione preventiva concordata credo fortemente che sia una delle piu’ grandi offese del mondo operaio e non solo, credo che sia una grande offesa a tutti coloro che per anni si sono battuti per ogni causa rischiando pure la vita… quindi credo che sia a rrivato il momento che se i lavoratori non sono d’accordo con la posizione delle rsu si facciano sentire per poter essere partecipi del proprio futuro. Come si diceve una volta al lavoro alla lotta credo che per qualcuno sia ormai passato ,solamente per poter salvare tutti i loro giochi politici interni del loro partito».

Il sindaco al MISE il 27 Marzo scorso

Il sindaco di Suvereto Giuliano Parodi è ancora più esplicito: «Questa storia è surreale ma evidenzia 2 cose: Il governo (e tutta la filiera di comando dal sindaco al primo ministro visto che sono dello stesso partito) è complice nella truffa ai danni dei lavoratori; Abbiamo un governo incapace, banalmente, di far rispettare un contratto ad un imprenditore, contratto che auspico conterrà forme di garanzia e tutela per i lavoratori in caso di inadempienza palesi. In entrambi i casi dignitosamente i politicanti responsabili dovrebbero ammettere il loro FALLIMENTO e dare le dimissioni».

Riportiamo a seguire i commenti di “UNICOBAS“, “Coordinamento Art. 1 – Camping CIG“, il comunicato congiunto delle liste di OPPOSIZIONE, e per concludere “Spirito Libero”.

______________________________

 

OPPOSIZIONE: LA PROTESTA DEVE ESSERE EFFICACE

E’ saltato l’incontro al Mise con una telefonata del Ministro la sera precedente. Le direzioni dei sindacati hanno rinunciato alla manifestazione a Roma (peraltro già organizzata), che doveva invece dare testimonianza di capacità di mobilitazione e dissenso, per far vedere a tutta la nazione che il Problema di Piombino non era risolto e che qui si riteneva responsabile il governo. Quindi, le direzioni sindacali, dopo questa rinuncia, hanno deciso di occupare la sala del Consiglio Comunale di concerto con il Sindaco. La circostanza ci pare strana.

Intanto, siamo dispiaciuti che i dirigenti dei sindacati abbiano deciso di occupare la casa comune, dove i rappresentanti scelti dai Piombinesi discutono dei problemi della città, senza coinvolgere le forze politiche. E poi, qual è il senso di riportare la protesta in una dimensione tutta locale? Le manifestazioni devono essere efficaci. Devono individuare la controparte, ovvero il responsabile del problema, e sollecitare l’attenzione dell’opinione pubblica verso coloro che appunto sono i responsabili.

Noi restiamo convinti che le colpe del dramma sociale della nostra comunità siano da attribuire al  governo centrale e regionale, ma anche ad un’amministrazione locale, pure essa espressione del PD, che fino ad oggi ha mantenuto una posizione  di attesa e di fiducia immotivata, illudendo gli operai e la cittadinanza tutta, e rivelandosi incapace di trovare vie alternative concretamente perseguibili.

Per cui ci pare perda di efficacia una protesta concertata. Organizzare manifestazioni come queste serve solo a dare una patente di salvatore  e ad offrire un salvagente a quanti  stanno da tempo e impietosamente svelando tutta la loro inadeguatezza  e serve solo ad indebolire la protesta.

Se, come detto, il dissenso deve essere indirizzato contro il governo e le amministrazioni che non hanno tutelato il territorio, sottoscrivendo accordi e progetti risultati farlocchi e irrealizzabili, concertare un’occupazione con il sindaco serve solo a depotenziare la protesta.

Movimento 5 Stelle Piombino
Ferrari Sindaco – Forza Italia
Rifondazione Comunista
Un’ Altra Piombino

__________________________

UNICOBAS PIOMBINO COMUNICATO

Anche se il nostro sindacato non ha RSU elette in AFERPI, essendo presente nel territorio di Piombino e della Val di Cornia, vuole esprimere alcune perplessità su come sta evolvendo la protesta per lo stallo in cui si trova l’attuazione dei progetti ripetutamente annunciati da Cevital e per i ritardi nell’attuazione di tutti i programmi contenuti negli accordi stretti fra Governo e Cevital.

Annullato l’incontro al Ministero dello Sviluppo economico previsto per giovedì 6 aprile, i sindacati presenti in AFERPI (Fim, Fiom, Uilm e Ugl) hanno deciso annullare la manifestazione prevista a Roma e di occupare simbolicamente la sala del Consiglio Comunale, iniziativa che ha trovato, come riportato dalla stampa locale, il pieno appoggio del sindaco Massimo Giuliani. In realtà l’occupazione il primo giorno si è tradotta in una riunione della maggior parte delle RSU Aferpi a porte chiuse nella sala del Consiglio, mentre gli operai e la cittadinanza erano per strada ad aspettare, vedendo limitata la loro partecipazione. Riteniamo che l’intera protesta sia stata minata da errori: è stato un grande errore annullare la manifestazione prevista a Roma e già organizzata, è stato un errore limitare la partecipazione dei lavoratori e dei cittadini di Piombino alla protesta – soprattutto considerando che si è svolta in un luogo che rappresenta l’intera cittadinanza-, è sbagliato ricercare a questo punto l’approvazione del Sindaco, che ha la sua parte di responsabilità per l’attuale situazione.

Riteniamo che il principale responsabile della mancata ripresa della produzione sia la fallimentare politica governativa a tutti i livelli (nazionale, regionale e comunale) che ha lasciato che si spegnesse l’altoforno, che non ha fatto nulla contro l’inadempienza di Rebrab, che non si è assunta la responsabilità di intervenire direttamente con fondi pubblici per consentire la ripresa della produzione.

La finta occupazione della maggior parte delle RSU, anzichè evidenziare queste responsabilità degli amministratori, tra i quali c’è il Sindaco di Piombino, sta facendo credere che il Sindaco sia sempre stato dalla parte dei lavoratori. Ci auguriamo che la protesta diventi più seria e incisiva, individuando i veri responsabili e riuscendo a conquistare una visibilità a livello nazionale e non solo locale.

Unicobas Piombino

_________________________

CAMPING CIG: TUTTI AL LAVORO, E PIOMBINO DEVE TORNARE A COLARE ACCIAIO

Finalmente, dopo due anni di accettazione passiva della prepotenza di un imprenditore inadempiente, le RSU di Aferpi, su pressione dei lavoratori nelle assemblee, hanno alzato il tiro delle mobilitazioni.

Dal 6 aprile, a fronte dell’ulteriore rinvio dell’incontro al MiSE, è stata occupata la Sala Consiliare del Comune di Piombino per ribadire quello che è sempre stato l’obiettivo fondamentale della lotta: TUTTI AL LAVORO e PIOMBINO DEVE TORNARE A COLARE ACCIAIO.

Come sempre succede in questi casi, dal momento che i lavoratori si muovono e acquistano consapevolezza della loro forza, assistiamo al tentativo di coloro che ora vogliono negare le loro responsabilità passate nei confronti di quei lavoratori e di questa comunità. Loro per due anni ci hanno lasciato in balia di del “salvatore della patria”; ultimamente a Piombino si è consolidata la tradizione di sindaci supereroi in stile Marvel (quello di X-men, per capirci): l’uno che balza spericolatamente sui tetti dei capannoni (e quel balzo lo catapulta direttamente nella sala del Consiglio Regionale…); l’altro, di oggi, che con il suo super telefono contatta addirittura membri del Governo (anche se Vice…) e poi, eroicamente, abbandona il calore del focolare per vigilare all’addiaccio che i lavoratori siano difesi. Merci Giulianì!

L’Amministrazione Locale, quella Regionale (con la pervicacia del Governatore Rossi che continua a dare fiducia a chi ha ampiamente dimostrato di non meritarla), il Governo (presente oggi con i suoi vice Bellanova e Velo) ed il partito che li esprime devono assumersi le loro responsabilità. Loro hanno sponsorizzato fino alla nausea Rebrab e la sua Cevital, loro hanno permesso dilazioni su dilazioni, loro hanno abbandonato Piombino e la Val di Cornia per non essere stati mai capaci di elaborare politiche economiche degne di questo nome. Anche i sindacati devono assumersi oggi le loro responsabilità: per non aver vigilato, per essere stati subalterni al governo e all’imprenditore, per non aver voluto dare credito a quei lavoratori che fin dall’inizio hanno sollevato dubbi ed obiezioni (oggi rivelatisi tutti giusti!).

Quello che invece concretamente il Sindaco dovrebbe fare è muoversi immediatamente per rendere concreta la decisione del Consiglio di procurarsi la documentazione relativa all’atto di vendita a Cevital, contratto ed allegati, comprese tutte le parti secretate, che serviranno ai lavoratori per meglio comprendere la loro attuale situazione.

Con l’occupazione della Sala del Consiglio Comunale sino al 19 aprile si apre una nuova fase di mobilitazione. Questa occupazione deve diventare un’assemblea permanente dei lavoratori, nella quale si discutano E SI VOTINO quotidianamente le iniziative da prendere, ma anche si avvii un dibattito fatto di proposte per uno sviluppo armonico del nostro territorio, coinvolgendo tutte le categorie sociali e produttive.

L’obiettivo immediato, in vista dell’incontro è quello di mettere in campo iniziative forti, capaci di rendere nota la nostra lotta in ambito nazionale, capaci quindi di raccogliere intorno a noi un movimento di solidarietà ampio. NON VANNO PIÙ TOLLERATI RITARDI: a Roma il 19 l’incontro deve aver luogo, con un ruolo determinante delle RSU e deve sciogliere il nodo: o Rebrab ha fatto il miracolo e porta le centinaia di milioni che servono per avviare i lavori, assieme ad un cronoprogramma ma anche ad un piano industriale credibile, certificato e soprattutto completo (siderurgia, logistica, agroindustriale) , o il Governo annulla il contratto e riprende il controllo della produzione a Piombino, garantendo i fondi per la ripresa della produzione.

Questa è l’unica soluzione possibile e immediata; i vari sceicchi, fondi di investimento ultramiliardari, acciaieri indiani che compaiono all’ultimo minuto sono solo fuffa, sono solo tentativi di affossare la lotta dei lavoratori e dei cittadini di Piombino.

Coordinamento Art. 1 – Camping CIG

_____________________

Spirito Libero: Guardare avanti con un nuovo accordo di programma

Il presidio congiunto della Sala Consiliare da parte di Fim/Fiom/Uilm/UglMet e del Comune deve essere letto come un gesto estremo ed unico nel suo genere per accendere i riflettori sulla situazione Aferpi che non riesce a sbrogliarsi e che si dipana tra mille inaccettabili rinvii che la città non può più tollerare.

La convocazione al Mise per il 19 aprile è senz’altro il primo significativo risultato, prodromo però ad un incontro ultimativo dove si faccia chiarezza sulle reali possibilità di realizzazione di un nuovo piano industriale ancora vago e poco convincente. Noi ovviamente speriamo quel piano si realizzi e Cevital passi dalle buone intenzioni ai fatti, ma se così non fosse dal governo ci aspettiamo fermezza e capacità di decisione.

Se Cevital non convince, anche ben sapendo che non vi è certo la fila di soggetti siderurgici pronti a venire e che le migliori ipotesi non prevedono una ripresa della produzione ma solo la laminazione, dobbiamo essere pronti a chiudere con tale esperienza e a guardare agli altri scenari. Lavorando ovviamente su altro per recuperare i posti di lavoro che perderemmo mantenendo solo la laminazione.

Per questo occorre scrivere da subito un nuovo accordo di programma che metta risorse per terminare le opere marittime delle aree attualmente opzionate da Cevital, rendendole disponibili a chi già oggi potrebbe esserne interessato. Risorse necessarie anche per recuperare le aree industriali che si libererebbero dal disimpegno di Cevital. Pensiamo poi allo sviluppo della filiera siderurgica, alla quale questo territorio può dare un alto valore aggiunto grazie alla conoscenza dell’acciaio maturata negli anni.

Abbiamo poi una programmazione urbanistica che, col nuovo Piano Strutturale che prenderà avvio entro giugno, dovrà individuare nuove aree per insediamenti turistico ricettivi, facendo del turismo una vera e propria industria.

Ci sono infine risorse sulla formazione da gestire con la Regione per favorire le nuove professioni. E’ il momento delle decisioni ed ognuno deve fare la sua parte, se non vogliamo subire un futuro di declino e vogliamo invece favorire crescita e sviluppo per il nostro territorio. A fianco dei lavoratori di Aferpi quindi, ma guardando avanti.

Coordinamento Spirito Libero per Piombino

Scritto da il 9.4.2017. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    88 mesi, 26 giorni, 7 ore, 29 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it