VACCINI: UTILE ESCLUDERE I BAMBINI DA SCUOLA?
Firenze – Pubblichiamo una lettera aperta dei genitori del Comitato per la Libertà di scelta Vaccinale, di richiesta chiarimenti al Presidente dell’Ordine dei medici di Firenze dott. Panti ed al Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana dott. Mengheri, circa le loro recenti affermazioni in tema di obbligo vaccinale.
«I genitori del “Comitato per la Libertà di scelta Vaccinale” della Toscana – inizia la lettera aperta – ritengono gravissime ed oltremodo inopportune le dichiarazioni rese ieri alla stampa dal Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Firenze dott. A. Panti e dal Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana dott. L. Mengheri.
“Uno psicologo servirebbe anche al Consiglio Regionale, per ragionare bene sulla questione dei vaccini, in maniera tale che ascoltino anche chi se ne intende oltre al primo che passa” afferma il dott. Panti, lamentando il tempo che si sta prendendo la politica per approfondire la materia e varare una legge che abbia dei criteri, invece di approvare velocemente la proposta com’era uscita dalla Giunta.
Vorremmo capire il concetto di democrazia e di “scienza” al quale si rifà il dott. Panti, quando afferma che “Occorre superare lo stato di allerta ingiustificata che si genera quando si parla di bambini e recuperare la razionalità”, e a tal proposito ci permettiamo di domandargli:
1. Non crede anche Lei che i Consiglieri Regionali, eletti dai cittadini, abbiano il diritto ed il dovere di discutere e approfondire le proposte di legge approvate dalla Giunta, o possiamo ormai delegare questo compito all’Ordine dei Medici di Firenze?
2. Non trova forse di indiscutibile importanza il fatto che i Consiglieri Regionali, eletti dai cittadini, abbiano il diritto ed il dovere di ascoltare l’opinione di quegli stessi cittadini, quando questi esprimano forti perplessità sui temi trattati, e quando queste leggi riguardino argomenti delicati e complessi e dai forti risvolti in termini sociali?
3. Il dott. Panti si sentirebbe di collocare anche i ricercatori Bonati e Clavenna dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, tra “i primi che passano”? O pensa che potremmo annoverarli tra “chi se ne intende” in tema di vaccinazioni?
Facciamo presente, al dott. Panti, che i sopracitati ricercatori si sono detti contrari all’idea che si escludano da nido e dalla scuola materna bambini non vaccinati ed hanno criticato apertamente la PdL toscana in questione. Nell’articolo da loro scritto e pubblicato sul Sole 24 ore il 7 aprile 2017 [1], tra gli altri argomenti, Bonati e Clavenna affermano che “la finalità di tutelare la salute di tutti i bambini che frequentano il nido non giustifica la decisione di escludere chi non è vaccinato contro il tetano (malattia non contagiosa) o contro l’epatite B (la probabilità di contagio tra bambini piccoli è estremamente rara)”; ed ancora “a fronte della necessità di tutelare sia la libertà di scelta che la salute dell’individuo e della comunità, in situazioni di pericolo può essere giustificato porre dei limiti alla libertà individuale al fine di salvaguardare l’intera comunità.
Ma il calo delle coperture vaccinali, per quanto preoccupante, rappresenta un pericolo concreto e imminente per la salute di tutti?” Dott. Panti, queste posizioni di scienziati ricercatori del Mario Negri, apparentemente così distanti dalle sue sulla legge, dovrebbero non essere ascoltate dai consiglieri regionali nel valutare l’opportunità di una legge che esclude bambini da scuola? Riteniamo altresì che il Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, dott. Mengheri, si sia infine sbilanciato probabilmente oltre le proprie competenze, affermando che “senza vaccinazioni davvero si crea allarme per la diffusione di malattie che grazie alla ricerca e alla scienza sono state da tempo debellate”. Qualcuno dovrebbe informare il dott. Mengheri che se si continua a vaccinare è perché le malattie non sono state affatto debellate, altrimenti non ce ne sarebbe più bisogno, ed il morbillo, se mai ci fosse bisogno di ricordarlo, non è mai scomparso dal nostro Paese.
È da ultimo curioso notare come uno psicologo, che immaginiamo abbia senz’altro a cuore la crescita psicologica e relazionale dei bambini, approvi senza riserve una legge che escluderebbe senza motivazioni logiche alcuni bambini dal percorso scolastico. Come Presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana, riterremmo utile allora che attivi sin da subito dei corsi di formazione per gli psicologi toscani per supportare quei genitori che a Settembre dovranno spiegare ai loro figli, esclusi da scuola, il perché loro siano diversi dagli altri ed il perché non abbiano gli stessi diritti dei loro compagni vaccinati di frequentare l’asilo, che con molta probabilità avevano già iniziato.
Tornano alla mente ricordi – concludono – di tempi terribili per l’Italia, tempi che davvero vorremmo non rievocare».
CLiVa – Comitato per la libertà di scelta vaccinale
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