NARDI ALLA CAMERA SU AFERPI: «IL DIAVOLO STA NEI DETTAGLI»
Roma – Oggi il commissario straordinario della procedura Lucchini in amministrazione straordinaria, Piero Nardi, intervenendo in audizione alla commissione Attività produttive della Camera, ha detto che «c’è accordo nel concordare la proroga dei limiti di monitoraggio» previsti dalla legge Marzano e quindi dei relativi obblighi da parte dell’acquirente. Nel ripercorrere la travagliata storia dell’ex Lucchini Nardi ha spiegato che comunque “non c’erano alternative possibili” al gruppo Cevital per l’acquisizione dello stabilimento di Piombino.
Tra le mancanze di Cevital vi sono il mancato avvio del piano di investimenti e il non mantenimento dell’attività industriale per i due anni promessi alla luce delle frequenti fermate degli impianti. Queste condizioni potrebbero anche far scattare le clausole rescissorie tramite un contenzioso legale. Tuttavia, secondo quanto presentato dal commissario, vi sarebbe la ricerca di una via intermedia che possa evitare il contenzioso.
Quanto alla ricerca di un partner industriale, considerata necessaria per il rilancio dello stabilimento, Nardi ha spiegato che «possiamo cercarlo tutti, ma la negoziazione deve farla Cevital». Nessun commento, infine, sull’ipotesi che Jsw, sconfitta due anni nella procedura di vendita, possa rientrare dalla finestra proprio come partner.
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Tra le mancanze di Cevital (che ricordiamo ha sospeso completamente la produzione da lunedì scorso, ndr.) vi sono il mancato avvio del piano di investimenti e il non mantenimento dell’attività industriale per i due anni promessi. Queste condizioni potrebbero anche far scattare le clausole rescissorie tramite un contenzioso legale. Tuttavia, secondo quanto presentato dal commissario, vi sarebbe la ricerca di una via intermedia per evitarlo.
Per questo cerca di abbassare le tensioni nei confronti di Issad Rebrab e Cevital il commissario Lucchini che ricorda anche che «Credo che un imprenditore che mette 100 milioni di euro di capitali propri in un’azienda meriti comunque rispetto. Non so quanti imprenditori nazionali avrebbero fatto altrettanto».
Ma Nardi spiega anche che «non è tutto chiuso», perché «il diavolo sta nei dettagli», quindi la decisione finale sulla proroga verrà presa «fra circa 15 giorni».
Nardi non nasconde che la situazione sia molto complessa. Inoltre segnala l’approssimarsi della scadenza del 30 giugno in cui, nel caso non vengano avanzate contestazioni sul rispetto degli accordi presi alla firma del contratto preliminare nel giugno del 2015, Cevital diventerebbe a tutti gli effetti la proprietaria del sito industriale.