AFERPI: QUESTION TIME DI FASSINA SU CRISI SIDERURGICA
Piombino (LI) – Il deputato Stefano Fassina ha interrogato il Governo sulla crisi Aferpi, a 8 giorni dalla fine della legge Marzano, e sulle possibili soluzioni viste le palesi inadempienze della Cevital su Piombino. Riportiamo l’intervento, la risposta del ministro Finocchiaro e il commento di “Sinistra Italiana.
Sul futuro delle acciaierie Aferpi di Piombino, dopo la risposta del governo alla nostra interrogazione oggi nell’aula di Montecitorio, ci aspettiamo ora che nei prossimi giorni si firmi l’atto di proroga dell’amministrazione straordinaria che è in scadenza tra 9 giorni.
Lo afferma Stefano Fassina, responsabile lavoro di Sinistra Italiana, dopo il question time alla Camera dei Deputati.
La proroga – prosegue l’esponente di SI – deve portare a dare attuazione in tutte le parti, bonifiche incluse, al piano industriale presentato dal gruppo Cevital, anche mediante il coinvolgimento di partner industriali.
Di fronte al perdurare dell’inadempienza di Cevital, confermata dalle parole del Governo rappresentato in aula dalla ministra Finocchiaro, riconosciamo l’impegno alla revoca della cessione anche attraverso l’utilizzo dell’art 8 del “Decreto Mezzogiorno” appena pubblicato.
L’acciaieria Aferpi di Piombino è un asset di qualità, deve essere rivitalizzata e l’occupazione salvaguardata, indotto compreso. Avremmo preferito che il governo si fosse mosso con più sollecitudine nel passato senza arrivare a ridosso della scadenza del 30 giugno. Noi comunque – conclude Fassina – continueremo a seguire gli sviluppi della vicenda affinchè siano esercitati tutti gli strumenti utili per riaprire un sito produttivo strategico per il nostro Paese e per il futuro economico e sociale della Val di Cornia.
Lo afferma Stefano Fassina, responsabile lavoro di Sinistra Italiana, dopo il question time alla Camera dei Deputati.
La proroga – prosegue l’esponente di SI – deve portare a dare attuazione in tutte le parti, bonifiche incluse, al piano industriale presentato dal gruppo Cevital, anche mediante il coinvolgimento di partner industriali.
Di fronte al perdurare dell’inadempienza di Cevital, confermata dalle parole del Governo rappresentato in aula dalla ministra Finocchiaro, riconosciamo l’impegno alla revoca della cessione anche attraverso l’utilizzo dell’art 8 del “Decreto Mezzogiorno” appena pubblicato.
L’acciaieria Aferpi di Piombino è un asset di qualità, deve essere rivitalizzata e l’occupazione salvaguardata, indotto compreso. Avremmo preferito che il governo si fosse mosso con più sollecitudine nel passato senza arrivare a ridosso della scadenza del 30 giugno. Noi comunque – conclude Fassina – continueremo a seguire gli sviluppi della vicenda affinchè siano esercitati tutti gli strumenti utili per riaprire un sito produttivo strategico per il nostro Paese e per il futuro economico e sociale della Val di Cornia.
Scritto da Redazione Corriere Etrusco
il 22.6.2017. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie, Viaggi & Turismo.
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