PIOMBINO: “EFFETTO CANILE” IL SINDACO DA LA SUA VERSIONE
Piombino (LI) – Conferenza stampa del sindaco Massimo Giuliani presso il canile dei Macelli (una struttura che anche se ben tenuta resta sempre fatiscente) per dare la versione dei fatti del comune su una vicenda che si trascina almeno dal 2004, quando il canile era nel programma elettorale della precedente giunta Anselmi, di cui Giuliani era assessore.
La sentenza del Tribunale di Livorno parla chiaro e non c’è alternativa «Abbiamo notato un atteggiamento di estrema intransigenza della controparte che non ha voluto sentire ragioni nonostante gli imprgni presi dalla giunta e dal consiglio comunale. L’idea dello spostamento del canile c’era già, ma pensavamo di valutare il percorso senza alcuna questione tempo sulle spalle, prima della della causa intentata da una famiglia residente nella zona, che prima di rivolgersi al tribunale non ha manifestato in altri modi (URP, PEC o altro, ndr.) le proprie lamentele sul canile, mentre abbiamo ricevuto centinaia di firme di cittadini per evitare il trasferimento dei cani» che il comune aveva portato in tribuale e che il giudice non ha acquisito agli atti lo scorso 19 giugno.
In tribunale si erano presentati tutti gli uffici coinvolti nella progettazione del nuovo canile a Montegemoli, il cui cronoprogramma per la realizzazione terminava a novembre 2017 (spesa prevista 608 mila euro di cui 8 per gli studi acustici), ma la controparte non ha voluto credere a questi impegni, complice anche la spesa di quasi 120 mila euro sul canile dei Macelli (compreso il lascito Gabellieri) dello scorso anno che è servita per metterlo a norma, ma che è stata interpretata dagli abitanti coinvolti come una volonta di permanenza nella struttura.
Per questo il Comune ha dovuto firmare la delibera nel pieno rispetto della sentenza che prevede lo spostamento dei 45 animali presenti nella struttura dove rimarrà solo la parte sanitaria ed il servizio accalappiacani per un massimo di 5 cani, come a voler lasciare un presidio (di disturbo?, ndr.) in una struttura che andrebbe invece demolita e ricostruita Ex Novo per scopi che non possono essere quelli di far stare dei cani in un belvedere vista mare.
Non sono pochi quelli che si chiedono, nonostante le difese d’ufficio del Sindaco Giuliani, quanto siano gravi le responsabilità nella vicenda dell’Assessore Marco Chiarei, che ha lasciato trascorrere 8 mesi dall’ordinanza del tribunale che imponeva di risolvere in 90 giorni il problema delle immissioni sonore, facendo poco o nulla.
Probabilmente i due, anche se essendo un’allenatore Giuliani difenda i membri della giunta, sono da tempo ai ferri corti, e non solo per il canile, visto che anche la vicenda di “Città Futura”, le bonifiche e tutta la questione “Rimateria” e “La contadina” sono riconducibili a Chiarei.
Forse è il momento per Giuliani di fare un rimpasto di giunta e sostituire lo scomodo assessore.
Per quanto riguarda i cani, in attesa della nuova struttura a Montegemoli (il punto esatto è ancora da definire, ndr.), saranno spostati dall’Enpa, che continuerà a prendersi cura del loro mantenimento, in altre strutture, mentre è sempre possibile per i cittadini prendere gli animali in affido temporaneo, e chissà, in caso d’affezione, definitivo.