PIOMBINO: POLETTI CHIAMA E FERMA LO SCIOPERO AFERPI
Piombino (LI) La manifestazione di oggi 29 giugno ha visto la partecipazione di oltre mille lavoratori ed è stato raggiunto l’obiettivo da parte dei manifestanti d’interrompere il traffico in entrata ed uscita da Piombino per diverse ore. I sindacati hanno poi deciso di dare per terminata la manifestazione all’arrivo della telefonata del ministro Poletti, che verbalmente ha promesso di modificare il decreto nel senso richiesto dai lavoratori: mantenimento del montante spettante; durata non definita; immediato pagamento del dovuto.
La telefonata, ricevuta dal sindaco Giuliani, ha preannunciato un provvedimento amministrativo, che il Ministro ha già comunicato all’INPS. In pratica verranno garantiti con un ammortizzatore speciale per altri 18 mesi , che coprirà le indennità dei lavoratori alle stesse condizioni economiche di cui sino ad ora hanno usufruito. «Il provvedimento interrompe il regime attuale – ha commentato Giuliani – e nella eventualità potrà essere prorogato a scadenza . I particolari saranno discussi domani nella riunione già convocata al Mise, dove si aspettano novità anche sull’accordo tra commissario straordinario ed azienda per il prolungamento della legge Marzano».
Il consiglio di fabbrica riunitosi in maniera straordinaria dopo la manifestazione ha dichiarato per domani un pacchetto di due ore di sciopero per turno così organizzate: 1° turno 12-14 , 2° turno 20-22 e turno spezzato 15-17. Le Rsu durante le ore di sciopero saranno presenti in Consiglio di Fabbrica per informare i lavoratori sugli sviluppi dell’incontro di Roma al Mise che inizierà secondo programma alle ore 12.
È confermata l’assemblea per tutti i lavoratori davanti la portineria centrale alle ore 20.
Secondo il Coordinamento Art.1 – Camping CIG (che ha partecipato con le sue caratterizzazione al corteo) non esistevano però sufficienti motivazioni per sospendere il blocco: le promesse del ministro, solo verbali, potrebbero essere disattese in qualunque momento, e sarebbe stato opportuno dichiarare lo sciopero totale anche per il giorno 30, come supporto alla delegazione per impedire che l’incontro tra sindacati e MiSE sia una semplice comunicazione di un accordo già confezionato, ma che contenga il rispetto degli impegni che il Ministro ha fatto il 19 aprile scorso.
In ogni caso il Camping CIG continuerà simbolicamente il proprio presidio, spostandolo sotto la sede del Consiglio di fabbrica, per seguire in diretta le fasi dell’incontro e attendere lo svolgimento dell’assemblea che si terrà al rientro della delegazione da Roma.