VILLAMARINA: «LA CHIUSURA DELLA MATERNITA’ E’ NEL DECRETO BALDUZZI»

Piombino (LI) – Torna l’annuncio della chiusura del punto nascite dell’ospedale di Villa Marina, che si ripete da qualche anno e che, nonostante le promesse degli amministratori locali, la lista civica “Un’altra Piombino” ci fa notare che la sua chiusura è indicata in un decreto ministeriale, e solo la sua modifica lo può salvare definitivamente, altrimenti il suo destino è segnato. Riportiamo integralmente il comunicato.

«Come un mantra ricorrente torna l’annuncio della prossima chiusura del reparto maternità di Villamarina e tornano  le grida degli amministratori locali contro questa chiusura ormai scontata.  E’ dall’approvazione del decreto Balduzzi che questa chiusura è stata annunciata  e sulle promesse di  deroga si sono svolte campagne elettorali e carriere personali: tutto all’insegna della  pura propaganda,  dal momento che la chiusura del  punto nascita è scritta  nel decreto Balduzzi, è scritta  nella riforma sanitaria regionale che ne accoglie le prescrizioni ed è scritta  nei piani di ristrutturazione che a tale riforma hanno fatto seguito.

Tant’è che la direttrice dell’ASL Toscana Nord-Ovest  ha annunciato  da mesi in una sede istituzionale locale la prossima e inevitabile chiusura del reparto, perchè sotto i mille parti/anno “non risultano garantiti criteri di efficienza e di sicurezza”. La nostra lista  denuncia da tempo il  sistematico impoverimento del servizio sanitario locale e  il proliferare di strutture sanitarie private che  si stanno sostituendo, per chi può permetterselo, alle strutture pubbliche; mentre una percentuale crescente di cittadini sta rinunciando non solo alla prevenzione, ma addirittura alle cure. Si sta trasformando il diritto alla salute in un privilegio.

Eppure i nostri amministratori continuano a parlare di “consolidamento dei servizi ed efficientamento dell’offerta  sanitaria ” e accusano di populismo e demagogia chi, come Un’Altra Piombino, continua a  denunciare la spoliazione del nostro ospedale e la drastica riduzione del servizio territoriale. “Il punto nascita non si tocca!” si torna a gridare: ma a noi sembra di leggere l’ennesima grida manzoniana. Se il sindaco vuole davvero salvare il reparto deve chiedere al governo (PD) di rivedere il decreto Balduzzi e di investire nella sanità anzichè continuare con drastici tagli, deve chiedere alla Regione Toscana (PD) di rivedere la scagurata riforma sanitaria e deve  dare le linee per la programmazione sanitaria territoriale, anzichè delegarla al direttore generale, il cui compito è solo quello di amministrare il servizio  per farlo costare sempre meno.

Deve  gestire lui, nell’interesse del suo territorio e dei suoi cittadini, la riorganizzazione su due presidi, che sta risultando  penalizzante per noi, anzichè aspettare che siano i dirigenti tecnici a farlo. Tutte le nostre richieste di lotta contro le sciagurate  politiche governative  e contro la  pessima riforma regionale sono sempre state bocciate dal PD e dai suoi alleati locali. Ecco perchè non ci convincono gli annunci . Vogliamo atti concreti e non propaganda.   Il nostro sindaco  ci vedrebbe  al suo fianco  in una lotta coerente in difesa del   nostro ospedale e dei nostri sevizi territoriali».

Un’Altra Piombino

Scritto da il 8.7.2017. Registrato sotto Foto, sociale, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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