VARIANTE AFERPI, MAGGIORANZA BLINDATA, APPROVATE LE CONTRODEDUZIONI

il consiglio comunale di Piombino

Piombino (LI) – Passa in consiglio comunale il 28 luglio 2017, in piena stagione estiva, l’importantissima delibera di approvazione delle controdeduzioni per la cosiddetta “Variante Aferpi”. La delibera è stata approvata, rifiutando anche la sola proposta di un rinvio di “buonsenso”, con i voti favorevoli di PD, Spirito Libero, Sinistra per Piombino. Contrarie tutte le opposizioni: Movimento 5 Stelle, Rifondazione comunista, Un’altra Piombino, Ascolta Piombino, Ferrari sindaco Forza Italia. La Variante, che sacrifica Quagliodromo e SS398, a questo punto tornerà nuovamente per l’ultima volta in consiglio comunale per la sua approvazione il prossimo ottobre. Numeroso il pubblico presente che più volte ha inutilmente applaudito agli interventi dei consiglieri di opposizione. ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO.

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NOTA DEL COMUNE DI PIOMBINO

Nella presentazione al consiglio, l’assessore all’urbanistica Carla Maestrini ha messo in evidenza  il valore strategico della variante, fondamentale per l’avvio delle operazioni di bonifica dell’area industriale.

“Senza la Variante non potrà essere infatti rilasciato il cosiddetto 252 bis, l’accordo firmato a giugno 2015 con il Mise e ministero dell’ambiente nel quale sono contenuti i termini per le operazioni di riqualificazione ambientale del sito di Piombino e per la sua reindustrializzazione. A questo proposito siamo stati sollecitati dal ministero dell’ambiente per portare a termine tutto il procedimento nei tempi previsti.

L’assessore ha poi illustrato il contenuto delle osservazioni e delle controdeduzioni che sono state elaborate dal comune.

“Il procedimento è stato lungo perché ha richiesto tutta una serie di approfondimenti nell’ambito della Vas, soprattutto in relazione ai due punti critici emersi dalla discussione pubblica: quagliodromo e tracciato della 398 – ha spiegato Maestrini – alla fine di questa analisi complessa l’amministrazione comunale ha accolto alcune delle osservazioni presentate, introducendo nuovi elementi di garanzia e di tutela  da parte delle istituzioni.”

Delle 24 osservazioni pervenute, 17 sono di cittadini che fanno riferimento soprattutto al “Comitato per”. Le altre sette sono state presentate da WWF, Leonardo Mezzacapo, Liste civiche della Val di Cornia, Giuseppe Trinchini, Autorità Portuale, Tenaris Dalmine e Agroittica.

In pratica, dopo l’iter delle osservazioni, la variante è tornata in consiglio con alcune modifiche importanti: la conferma dell’inclusione del quagliodromo all’interno dell’area industriale, con l’accoglimento dell’osservazione di WWF Livorno, che esprimeva preoccupazioni per la realizzazione di infrastrutture viarie e ferroviarie a servizio dell’industria al Quagliodromo  e per il potenziale avvicinamento dell’area industriale alla riserva Orti-Bottagone. La controdeduzione dell’amministrazione prevede che la realizzazione di queste infrastrutture sia subordinata alla conferma del piano industriale da parte di Aferpi.  Nel caso in cui Aferpi non realizzasse quel piano, il Quagliodromo resterebbe area naturale come oggi, senza alcuna modifica e la Variante non avrebbe alcun effetto.

Confermato inoltre il tracciato del secondo tratto della 398, con la sottolineatura che siamo ancora in  una fase di pianificazione urbanistica e non di progettazione – ha spiegato Maestrini – e che solo la  progettazione definitiva della strada, con la procedura di Via e di tutti gli approfondimenti ambientali, potrà far capire se davvero quel tracciato sarà la soluzione migliore. Se non lo fosse, saranno possibili varianti e quindi il tracciato potrebbe essere modificato.

Altre due modifiche importanti scaturite dalle osservazioni delle liste civiche della Val di Cornia, che rappresentano elementi di novità rispetto al testo della variante adottato nell’ottobre scorso, sono legate al comparto della logistica, al comparto dell’agroalimentare e Città Futura. Per la progettazione del comparto vicino all’area portuale la novità riguarda la necessità di presentare  un Piano Attuativo di iniziativa privata con preventiva approvazione del  Consiglio comunale, offrendo quindi maggiori garanzie di tutela rispetto allo strumento urbanistico previsto in precedenza (il Progetto Unitario Convenzionato che poteva essere approvato direttamente dalla giunta comunale). In caso di inerzia del privato, inoltre, l’area potrebbe essere utilizzata dal Comune con un P.I.P di inziativa pubblica.

L’altra modifica significativa riguarda il comparto dell’agroindustriale e i 23 ettari contigui a Città Futura. 

“L’amministrazione è consapevole della complessità del processo di ripianificazione di questi ambiti, delle interazioni con i contigui comparti urbani e del ruolo strategico di queste aree per il futuro di Piombino – spiega Maestrini –  Per questo, sono state introdotte ulteriori fasi di analisi e di approfondimenti progettuali; la progettazione dovrà essere preceduta dalla presentazione di un masterplan sottoposto all’approvazione del consiglio comunale e a processo valutativo Vas. Dopo il Masterplan è prevista la presentazione  di piani attuativi.”

Nella discussione che è seguita in consiglio, durata più di due ore, tutti i partiti di minoranza hanno confermato i dubbi e le criticità già espressi nei precedenti incontri, nonostante le modifiche introdotte. Sono state evidenziate le inadempienze di Cevital e quindi l’inopportunità di procedere immediatamente a una variante così impegnativa per il territorio, allo stato attuale non più così necessaria nei termini in cui è stata costruita.  Prima di votare un atto così importante, sarebbe fondamentale inoltre conoscere i contenuti dell’addendum, che ha cambiato i termini degli accordi precedenti, quelli sulla base dei quali è stata costruita la variante stessa. In linea di principio, inoltre, si è contestato il fatto di concedere ulteriore suolo pubblico, come quello del Quagliodromo, ad uso industriale. Il concetto di base è quindi che la pianificazione parta da basi di garanzia e di certezze, nel rispetto dell’interesse pubblico, altrimenti rischia di essere un atto dovuto, senza una visione e una posizione chiara. La richiesta delle minoranze è stata pertanto quella di sospendere l’approvazione e di aspettare ottobre, in attesa di verificare gli sviluppi del piano industriali Aferpi.

Nell’intervento di risposta dell’assessore Maestrini e di Bruna Geri, consigliere PD, si è  ribadito il fatto che senza una ridefinizione delle aree a esclusivo uso industriale non è possibile  procedere alle bonifiche, di qui la necessità di andare avanti con la procedura avviata proprio nell’interesse pubblico. Con la variante poi, secondo la maggioranza, l’interesse pubblico è tutelato attraverso la restituzione alla città pezzi di territorio che saranno liberati dall’uso industriale, con il miglioramento e la valorizzazione dell’area retrostante del Quagliodromo, dove si prevede un accesso alla spiaggia e la realizzazione di un percorso ciclabile fino al porto della Chiusa.  Infine con le modifiche introdotte, le aree destinate alla logistica non saranno legate necessariamente ad Aferpi.

La Variante a questo punto tornerà nuovamente in consiglio comunale per la sua approvazione il prossimo ottobre.

Fonte: Comune di Piombino

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Scritto da il 28.7.2017. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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