AFERPI: TRENO ROTAIE, REBRAB SALTA LA PRIMA TAPPA DELL’ADDENDUM
Piombino (LI) – Come avevamo già anticipato la scorsa settimana in un nostro precedente articolo salta la ripartenza della produzione per il treno rotaie che era prevista durante il mese di agosto, visto che dall’azienda non ci sono garanzie. Per la Fiom Cgil siamo tutti di fronte ad una “Evidente inadempienza”.
Nella riunione del comitato degli iscritti Fiom Cgil Aferpi e Piombino Logistics è stato fatto il punto sulla situazione produttiva di Aferpi, sull’addendum e sul decreto relativo alla concessione del trattamento di cassa integrazione straordinaria per il periodo luglio 2017-dicembre 2018. Come al solito una buona parte della prima pagina del comunicato (composto da due pagine) è incentrato sul cosiddetto “ammortizzatore” che ancora Fiom stenta a chiamare con il proprio nome e cioè “Cassa integrazione” e sui termini di pagamento da parte di INPS.
Per quanto riguarda il “piano industriale, – commenta la Fiom – la mancanza di investimenti da parte di Aferpi ha portato in più occasioni alla richiesta da parte delle Organizzazioni Sindacali di un intervento al Governo, fino a determinare la risoluzione del contratto nei confronti della società. A tal proposito – si aggiunge – il 30 giugno scorsa tra Governo e Cevital/Aferpi è stato definiti di comune accordo un addendum dove sono contenuti una serie di impegni, la cui violazione porterebbe a costituire un grave inadempimento e quindi causa di risoluzione del contratto”.
Tra gli impegni da rispettare c’era quello della ripresa produttiva dell’attività di laminazione per le rotaie per il mese di agosto. “Alla luce di quanto sta accadendo Aferpi sta dimostrando di non essere in grado di riprendere sostanzialmente l’attività produttiva per il mese di agosto, – hanno chiarito – tant’è che di fronte alla richiesta del Commissario straordinario di conoscere il programma di acquisto di semiprodotti per agosto, l’Azienda non è stata in grado di fornire alcuna garanzia di acquisto e la conseguenza della mancata ripartenza fino al 16 agosto”.
I prossimi passaggi dovevano essere la ripresa dell’attività di laminazione per barre e vergelle per ottobre, stesso mese entro il quale individuare un partner per la parte siderurgica. Lo slittamento degli impegni previsti per agosto hanno spinto Fiom Cgil a “ritenere che Cevital si ponga in un sentiero di uscita definitivo dal settore siderurgico in quanto sostanzialmente inadempiente e incapace di garantire la ripresa dell’attività produttiva”.
“Per queste ragioni Fiom – conclude il comunicato – ritiene che non si possano attendere altri mesi ma che alla luce dei fatti il Governo debba procedere rapidamente attraverso l’applicazione dell’addendum finalizzato alla ricerca di soggetti industriali credibili sia sotto il punto di vista industriale che finanziario. Diversamente come Fiom Cgil a tutti i suoi livelli valuterà qualsiasi iniziativa sindacale utile ad individuare e realizzare una soluzione alternativa”.
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FASSINA CHIEDE AL GOVERNO LA DIFFUSIONE DELL’ADDENDUM
Fassina e Petraglia di Sinistra Italiana si sono aggiunti alle richieste del Consiglio comunale e chiedono che l’addendum venga reso noto. “Chiediamo che l’addendum del nuovo accordo con Cevital/Aferpi venga reso noto“.
“Gli impegni dei mesi passati non mantenuti – commentano i due parlamentari – il rispetto delle prossime scadenze sulle quali anche le istituzioni locali nutrono forti dubbi, il fatto che l’Algeria non sembra esser intenzionata a sbloccare i fondi, le tante incertezze sulla partnership industriale e sulle bonifiche” hanno spinto la forza politica a chiedere di procedere alla luce del sole, addendum compreso.
“Per questo abbiamo chiesto al Ministro dello Sviluppo Economico Calenda ed al Ministro del Lavoro Poletti di rendere noto l’addendum e – hanno concluso Fassina e Petraglia – di fare il prima possibile in Parlamento un rendiconto complessivo della situazione di Piombino”.
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