DENUNCI SU FACEBOOK E LA POLITICA SI MUOVE?
San Vincenzo (LI) – La cosiddetta “spiaggetta” di San Vincenzo, piccolo tratto di arenile di libera fruizione a ridosso dell’area portuale, è di nuovo una sorta di discarica. E’ il 2 agosto e lì, in quel tratto, si sono accumulate così tante alghe da impedire ai bagnanti di mettervi piede. La denuncia dello stato di questo tratto di costa, già in passato oggetto di liti tra i bagnanti ed il Comune, viene fatta sul gruppo Facebook “San Vincenzo, democrazia e libera opinione”, che conta oltre 2.000 membri e che è tra i più attivi della zona.
E cosa succede? Prima di dirlo a chi non lo sa, abbandoniamoci ad una breve digressione. Umberto Eco era convinto che Facebook ed i social network hanno dato parola agli imbecilli. Basta leggere i post di alcuni “leoncini da tastiera” per provare un misto di imbarazzo, di grottesco, di orrore. In queste sabbie mobili, in cui il tempo di sedimentazione del pensiero è pressoché nullo, navigano però quotidianamente anche i nostri politici. Essi stanno molto su Facebook e vedono tutto. Se non lo vedono, hanno chi li informa. E a volte Facebook, proprio per questo, assume un’importante valenza civica e sociale.
Visto che la politica spesso non pone rimedio (o almeno non lo pone in tempi brevi) ai vari problemi di un luogo, pur piccoli che siano, c’è una nuova possibilità per il cittadino scontento: sbattere il problema su Facebook, dove la denuncia può essere vista potenzialmente dal mondo intero. Quindi, post con foto e via. Il politico vedrà e, prima di far intervenire la stampa-spauracchio, porrà mano alla criticità denunciata. Succede spesso.
Torniamo alla “spiaggetta” di San Vincenzo. Il post viene pubblicato su Facebook il 1° agosto e nella notte tra il 3 e il 4 agosto i macchinari del Comune sanvincenzino sono già al lavoro. Problema risolto. L’intervento era forse già stato programmato dall’ente? Possibile, ma sarebbe una strana coincidenza.
A postare le foto della “spiaggetta” è stato un membro del gruppo “Libera la spiaggia”. Dalle immagini pubblicate, si può ammirare sbigottiti una spiaggia che per giorni è stata una sorta di discarica di alghe. “Discarica” è detto impropriamente, dato che le alghe non sono, come qualcuno vuole far credere, dei rifiuti, quanto piuttosto elementi necessari all’ecosistema marino.
Ma per non arrecare disagi ai fruitori delle spiagge, molti enti locali (tra cui proprio San Vincenzo) hanno deciso di sotterrarle in loco. Se l’intervento non fosse già stato programmato dall’ente locale, sarebbe quindi bastata la denuncia su Facebook per far scattare le macchine del Comune.
La mattina del 5 agosto la spiaggia era pulita. Sebbene con le classiche sgommate delle macchine che arrecano danni all’arenile. Sarebbe quindi, anche in questo caso, l’ennesima volta in questi anni che la denuncia su Facebook va a segno in Val di Cornia. Facebook è Facebook, ma per la politica il giornale è lo spauracchio più grande. Meglio evitarlo, avranno forse pensato questa volta, perché i social, benché con i limiti indicati sopra, hanno oggi una diffusione molto più grande e capillare della carta stampata, di cui spesso però sono anche cassa di risonanza, come in questo caso.