TUTTA LA VAL DI CECINA SI MOBILITA PER L’EMODINAMICA
Cecina (LI) – Oggi, alle ore 11 è iniziata presso la sede comunale di Via Landi a Cecina, la conferenza dei sindaci convocata d’urgenza per affrontare il tema della sala di emodinamica, promessa a Piombino, e del buco nero tra Livorno e Grosseto.
Per la Regione la “Rete infarto” é formata dall’insieme delle strutture della rete dell’emergenza-urgenza, dalle strutture ospedaliere e territoriali e di riabilitazione, per assicurare standard clinico-assistenziali omogenei, ridurre la mortalità e gli esiti permanenti dell’evento acuto. La rete ha lo scopo di garantire a tutti i pazienti con infarto miocardico acuto pari opportunità di accesso alle procedure salvavita.
La bassa val di cecina, escluse le zone vicine alla variante aurelia, può definirsi coperta dalla rete infarto? E la Val di Cornia senza SS398 e a 80 chilometri da Livorno?
Cosi ha commentato l’ex assessore Faggiani di Piombino sui social: “Alla fine si può accettare tutto ma farsi scippare l’emodinamica dai cecinesi sarebbe davvero troppo. Coloro che hanno responsabilità politica e amministrativa in questa città non stiano a tirar fuori un imponente apparato di parole lunghe e composte, fioretti retorici o espressioni inaudite senza alla fine dire nulla. Qui, ora e con energia bisogna agire. Non scherziamo perché la pazienza della gente io credo che abbia un limite, e Piombino è sul margine”.
Il tema dell’emodinamica, è di stretta attualità. La riunione straordinaria di oggi (anticipandola rispetto al 6 settembre) della conferenza dei sindaci zonale alla presenza del direttore generale dell’Asl Toscana Nord ovest Teresa De Lauretis.
Il comitato salute pubblica della Val di Cecina innanzitutto annuncia che «anche se non siamo stati invitati saremo presenti». Per poi aggiungere: «Il sindaco Samuele Lippi si è dichiarato d’accordo che sia l’ospedale di Piombino a essere dotato di questa specializzazione, ma i dieci sindaci della bassa val di cecina sono caduti dalle nuvole dichiarando di non essere al corrente del progetto e di avere appreso tutto dalla stampa come uno qualsiasi dei vostri lettori. Siamo al paradosso –- proseguono – Lippi aveva promesso di fare il giro dei dieci comuni per illustrare il progetto nei consigli comunali. Si prevedevano anche ambulanze attrezzate per il trasporto di pazienti per l’emodinamica, ma quante di queste sono effettivamente presenti sul territorio?»
DON Reno Pisaneschi parla dei posti letto: «Il decreto Balduzzi prevede il 3,7 per mille abitanti come parametro per i posti letto in ospedale: perchè a Cecina ce ne sono solo 157 e non 303? Ricchi e poveri hanno la stessa dignità, lo stabilisce la nostra Costituzione». E poi la vicenda delle morti di anziani a Villamarina: «Diamo un cartellino rosso alla dirigenza Asl anche per il comportamento nella triste vicenda dei 14 morti ammazzati a Villa Marina di Piombino.
La posizione dei dirigenti rimane ambigua e colma di responsabilità – dice ancora don Pisaneschi – durante questi due anni, dirigenti, sindaci e assessore Saccardi sono rimasti nel più serrato silenzio. C’è stato un incontro politico dell’assessore regionale alla sanità Saccardi con i tesserati del Pd, come se questi fossero abilitati a trattare il problema salute per tutti gli abitanti della bassa val di Cecina. Anche noi del comitato abbiamo il diritto e il dovere, da cittadini, di esaminare la situazione di questo bene pubblico e far conoscere a tutta la città e la bassa val di Cecina le nostre rimostranze».