PIOMBINO: EMODINAMICA, IL CONSIGLIO UNITO NELLA RICHIESTA DI UN SERVIZIO
Piombino (LI) – Con una mozione votata all’unanimità dal consiglio comunale del 28 agosto, si chiede alla Regione di chiarire con atti ufficiale la volontà o meno di realizzare tale servizio nell’ospedale di Piombino. La mozione impegna inoltre il sindaco e la giunta ad agire comunque nei confronti della Regione per ribadire la necessità della realizzazione di tale servizio a Piombino e convocare un consiglio comunale aperto alla presenza del direttore generale dell’Asl Nord- Ovest e dell’assessore regionale Saccardi.
Da molti anni ormai si discute di questo argomento; nel 2011 era già stata approvata una mozione dall’allora maggioranza in cui si proponeva l’istituzione di un tavolo per analizzare ”l’effettiva opportunità, sulla base delle analisi effettuate dallo studio MES e data la presenza del servizio di emodinamica solo a Livorno e Grosseto, di realizzare un servizio di emodinamica anche a Piombino.
Un servizio ritenuto necessario sul territorio per i disagi legati alla viabilità e per la presenza di un’unica strada di accesso.
“Piombino – si legge nella mozione – è un promontorio con le stesse caratteristiche di un’isola e deve avere le stesse deroghe di un’isola; la posizione baricentrica tra Livorno e Grosseto e la necessità di tempi veloci d’intervento, fanno sì che sia il luogo dove il servizio di emodinamica debba essere realizzato.”
Firmatari della mozione Rifondazione comunista Partito Democratico, Sinistra per Piombino, Forza Italia per Ferrari Sindaco, Un’Altra Piombino, Ascolta Piombino, Movimento 5 Stelle, Spirito Libero.
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Sempre per quanto riguarda la sanità, è stato nominato un amministratore unico per la Società delle farmacie per gli adeguamenti statutari a seguito della legge Madia.
Ieri il consiglio comunale ha approvato la delibera che prevede alcune modifiche sostanziali, in linea con il testo unico entrato in vigore l’ 8 settembre scorso (Dlgs 175/2016), che ha riordinato la legislazione sulle società partecipate dalla pubblica amministrazione e dispone tutta una serie di abrogazioni di norme.
Le nuove norme prevedono infatti che la società sia gestita da un amministratore unico, anche non socio, la cui nomina è riservata all’assemblea dei soci, sentito il parere del sindaco. L’amministratore unico va quindi a sostituire il consiglio di amministrazione, composto sino a oggi da 5 membri, di cui tre di nomina del Comune e due farmacisti.
“Tutto questo porterà a un risparmio – ha affermato l’assessore al bilancio Ilvio Camberini nella sua presentazione – Un’altra novità introdotta è il divieto per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche controllanti o vigilanti a ricoprire la carica di amministratore. L’amministratore unico dura in carica tre esercizi”.
La società Sgf di Piombino fu costituita nel 1993 prevedendo una partecipazione del 90% del capitale sociale da parte del Comune, e 10% dei 3 soci farmacisti. Il Comune, una volta costituita la società, trasferì a quest’ultima in affitto d’azienda l’intera attività, costituita da magazzino medicinali e personale, con contratto che avrà scadenza nel 2023.
Si tratta di una società alla quale viene riconosciuta una forte valenza come servizio pubblico locale, anche se servizio a rilevanza economica, legata in ogni caso all’accesso dei cittadini ai prodotti medicinali e a garantire il fondamentale diritto alla salute. A Piombino la società possiede tre farmacie delle quali una centrale, una fuori dal centro e la terza dislocata in una zona di scarsa convenienza economica per gli operatori di mercato.
La delibera è stata approvata con il voti favorevoli del PD, contrari RC-Un’Altra Piombino,
astenuti Ascolta Piombino- Ferrari Sindaco Forza Italia- M5S.