CECINA: «LA SANITÀ PUBBLICA LA REGALANO AI PRIVATI»
Cecina (LI) – Riportiamo un comunicato del Comitato Salute Pubblica di Cecina (che ricordiamo con l’ospedale diffuso oggi dovrebbe essere direttamente legato a Villa Marina) che denuncia la mancanza di personale sanitario nell’ospedale di Cecina. Visto il grande impegno profuso da questo comitato, che ha aperto anche un bel sito all’indirizzo https://www.comitatosalutepubblica.org/, c’è quindi da sperare che, nell’interesse della salute di tutti, ne venga aperta una sede anche in Val di Cornia.
«Nessun programma, per risolvere le gravi problematiche della sanità pubblica della Bassa Val di Cecina, è emerso nell’ultima Conferenza dei Sindaci del 16 agosto che si è svolta a Cecina, convocata d’urgenza da Lippi.
Nessuna informazione sul Piano di Area Vasta (che pare non sia stato ancora analizzato nei Consigli Comunali) è stato dato alla popolazione che intanto riempie lunghissime liste di attesa e affolla il pronto soccorso dove si viene abbandonati su una sedia a rotelle anche 12 ore, prima di essere visitati.
Nessuna scadenza sui tempi per il Piano Attuativo Locale che manca da ben 15 anni e da cui dipende l’organizzazione della sanità locale compresa la collocazione dell’emodinamica.
Nessuna risposta al documento di proposte di risoluzione delle problematiche nella sanità della BVC, approvato dalla 4^ commissione regionale ed inviato al Consiglio regionale, in seguito all’approvazione all’unanimità del Consiglio Comunale di Cecina del 27 aprile 2013.
Nessun dato conoscitivo sul progetto di ospedale unico Cecina – Piombino.
Nessun atto preciso sulle azioni concrete ed efficaci che ASL intende attuare per ridurre nel nostro territorio il rischio infarto e malattie cardiovascolari, dopo il fallimento della tele cardiologia e del tele monitoraggio previsto nel modello dell’intensità di cure, solo l’impegno verbale di Lippi a reperire i dati e far fare uno studio, ma senza definire tempi precisi. Anzi, si è guardato bene dal difendere la nostra salute affermando: “Non farò opposizione politica qualora la scelta della sala di emodinamica non cadesse sull’ospedale di Cecina”.
Intanto in Val di Cecina si continua a morire per malattie cardiovascolari in modo superiore rispetto al resto della Toscana ed è accertato che nella nostra zona vi è un eccesso di mortalità per malattie potenzialmente correlate all’inquinamento: 385 morti in 10 anni, 245 nel Comune di Rosignano Marittimo (sede di numerose attività industriali inquinanti) e 139 in quello di Cecina.
L’unico dato certo emerso dalla dirigente ASL, De Lauretis, è che “non riescono a reperire personale per far lavorare a pieno ritmo i macchinari ospedalieri, che sono quindi inutilizzati”: ma anche questo ce l’aveva già raccontato tempo fa a giustificazione delle lunghe liste di attesa per gli esami diagnostici, la novità è che intendono appaltarli ai privati!
E noi ci chiediamo: quale personale usano i privati per far funzionare queste apparecchiature?
E non solo, è notizia della scorsa primavera che secondo la FNOMCEO (federazione nazionale degli ordini dei medici) in Italia ci sono 20-25 mila giovani professionisti non attivi (di fatto disoccupati) e 8 mila precari; mentre 90 mila lavorano con i privati!
Altro che mancanza di operatori sanitari: la vera mancanza è che non vengono assunti!».
Comitato Salute pubblica