NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 27 SETTEMBRE 2017
ASSEMBLEA SANVINCENZINA A SOSTEGNO DE “LA FILARMONICA”
San VIncenzo (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente dalla lista civica “Assemblea Sanvincenzina”.
«Il senso della mozione che presenteremo al prossimo Consiglio è chiaro – inizia la lista civica – di fronte a noi abbiamo un’associazione che, come altre, ha un valore altissimo a San Vincenzo. Infatti, grazie all’impegno di chi ne fa parte e all’investimento economico ricevuto negli anni, i ragazzi di San Vincenzo possono studiare musica. Questa è un’attività che, insieme allo sport, crediamo sia fondamentale per la crescita e la formazione dei ragazzi. Ad oggi l’associazione de “La Filarmonica” ha raggiunto il centinaio di iscrizioni per la scuola di musica e non si parla solo di giovani: la scuola infatti insegna a bambini dalle elementari fino a chi, anche in età più adulta, vuole imparare uno strumento.
Avendo avuto la fortuna di confrontarci con molti genitori non capiamo perchè non si siano risolti ancora molti problemi per questa associazione, che si trova a dover insegnare musica in locali non adeguati e, in alcuni casi, fatiscenti, a volte inadeguati e poco salutari per gli studenti.
La Filarmonica, oltre all’insegnamento della musica, che avviene attraverso il pagamento di una quota molto accessibile per le famiglie, collabora strettamente con l’Amministrazione e con le altre associazioni che intendono impreziosire eventi, ufficiali e non, con la musica della banda che più di una volta ha suonato in queste manifestazioni.
In ultimo, ma non meno importante, permette alla scuola di portare il progetto di musica all’interno della struttura senza che si gravi ulteriormente sulle economie del Comune.
Certo, il contributo che riceve la Filarmonica è uno fra i più onerosi per il Comune ma, se pensiamo al servizio e al valore culturale che ricade sul territorio, non possiamo che esserne contenti, visto che con questa spesa, circa 45.000 euro, vengono ammortizzate le quote per le famiglie e remunerati gli insegnanti.
Come mai non si sia ancora risolto il problema degli spazi non è chiaro. San Vincenzo dispone di sufficienti stanze e strutture che sono a disposizione di altrettante associazioni che, secondo il confronto avuto, non le sfruttano al 100% e crediamo che con una discussione costruttiva con queste associazioni e una riorganizzazione concordata degli spazi si possa arrivare ad un risultato migliore di quello attuale. Se non addirittura, ad una soluzione definitiva. Questo ci aspettiamo dalla maggioranza e speriamo vivamente che questo atto sia da stimolo per Sindaco e Giunta, che fino ad oggi, e non capiamo perché, non sono riusciti a trovare una soluzione ad un problema che è sollevato da anni e di cui, siamo certi, tutti sono a conoscenza».
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ALLUVIONE LIVORNO, ROSSI: “PUNTIAMO A MIGLIORARE SICUREZZA: CLIMA CAMBIA. MA PARTIAMO DA BASE OTTIMA”
FIRENZE – “Vorremmo uscire da Livorno non solo avendo ricostruito quanto dobbiamo, ma con un patrimonio in più: un livello di sicurezza maggiore”. Questo uno dei passaggi del presidente Enrico Rossi intervenuto oggi in Consiglio regionale a ricapitolare quanto fatto dopo l’alluvione che ha colpito Livorno e i due comuni di Collesalvetti e Rosignano il 10 settembre scorso.
“Sulla base del piano messo a punto nei giorni seguenti l’evento, stiamo lavorando perché siano spesi bene i fondi messi a disposizione per migliorare la sicurezza dei corsi d’acqua che non hanno retto: l’Ugione, l’Ardenza, il Rio Maggiore, il Chioma. Ma – ha sottolineato Rossi – dobbiamo impegnarci tutti perché si alzi la consapevolezza del rischio e la capacità di reazione sia nelle istituzioni che nei cittadini”. “Stiamo trattando un argomento non banale – ha proseguito -. I climatologi ci hanno spiegato che questi eventi potranno ripetersi e la nostra regione vi è esposta. Abbiamo ben 350 pluviometri e altrettanti idrometri che ci permettono di misurare l’avanzamento della pioggia e i livelli delle acque nei fiumi. Adesso dobbiamo lavorare a che ci siano sempre comportamenti conseguenti a situazioni d i rischio. Il nostro livello di attenzione deve alzarsi”.
Rossi ha quindi ricordato le buone leggi sul governo del territorio che si sono fatte in Toscana. Fin dal 2012 è stato reso inedificabile il 10% del territorio, vietando di costruire negli alvei e nelle vasche di esondazione. Su quella legge si è incardinato il decreto legislativo del paesaggio. E poi la legge 65 che sta entrando in vigore gradualmente, come è naturale, ma impedisce nuovo consumo di suolo, unica nel panorama nazionale: entro il 2019 tutti i Comuni dovranno avere il proprio regolamento urbanistico fondato sui principi della 65.
“Si può migliorare e approfondire, facciamolo con ponderazione – ha osservato Rossi – sapendo però che partiamo da una base ottima. Attenzione quindi alle regressioni e facciamo tesoro dell’insegnamento nelle parole di Machiavelli che nel XXV capitolo del Principe scrive che è in tempi di quiete che gli uomini devono costruire argini contro le tracimazioni dei fiumi”.
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CITTADINANZA ONORARIA ALLA GUARDIA DI FINANZA PER LA BATTAGLIA DI PIOMBINO
Consiglio comunale straordinario nella mattina del 26 settembre 2017, per il conferimento della cittadinanza onoraria alla Compagnia del Corpo della Guardia di Finanza. Hanno preso parte all’iniziativa che rientra nelle celebrazioni del 74esimo anniversario della battaglia di Piombino del 10 settembre del’43, le autorità civili, il prefetto di Livorno e i rappresentanti dei militari della provincia.
Un riconoscimento importante che, in omaggio a Vincenzo Rosano, giovane finanziere caduto nella Battaglia di Piombino al quale è intitolata anche la caserma di San Rocco, vuol ricordare il sacrificio e l’impegno degli altri finanzieri che hanno preso parte alla lotta resistenziale.
“Non un tentativo di guardare al passato – ha detto il sindaco Giuliani nel suo intervento – ma un’iniziativa che vuole fare memoria per guardare avanti, verso il futuro, perché questa è stata una battaglia di civiltà.”
Vincenzo Rosano era nato a Cardito (Napoli) il 10 settembre 1912. Nel febbraio 1933 si arruola nella guardia di finanza a Napoli e dopo vari spostamenti arriva a Larino (Campobasso) dove conosce la sua futura moglie, Rosa. La sera dell’armistizio Vincenzo Rosano si trova alla Brigata regia di Piombino. Nel frattempo era diventato padre di una bambina e la moglie era in attesa del secondo figlio. Allo scoppio della battaglia, il 10 settembre 1943, mentre tutta la popolazione di Piombino insorge contro i tedeschi, Rosano viene ferito alla gola da una scheggia, proprio il giorno del suo trentunesimo compleanno, mentre posiziona un fucile mitragliatore alla finestra della caserma. Muore all’ospedale di Piombino il giorno dopo. Nel 1957, gli viene assegnata la croce al merito di guerra alla memoria.
La cerimonia si è conclusa con la consegna alla Compagnia del Corpo di una pergamena con il testo della benemerenza ed il dono da parte del Comando della Finanza di un quadro da esporre nel palazzo comunale. Per l’occasione è stata allestita una mostra con l’esposizione di uniformi storiche e stampe d’epoca per raccontare l’evoluzione delle Fiamme Gialle.
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