PARODI SCRIVE UNA LETTERA APERTA AL MINISTRO CARLO CALENDA
Suvereto (LI) – Che il problema Aferpi non sia una questione solo piombinese ma riguardi un territorio più ampio che va almeno da Cecina/Donoratico fino ad arrivare a Follonica/Massa Marittima, è cosa nota, e che la questione riguardi primariamente almeno tutti i comuni della Val di Cornia anche. Nonostante questo tutte le scelte e gli interventi hanno sempre solo riguardato in modo ristretto il comune di Piombino ed i sindacati locali, senza coinvolgere mai gli altri soggetti presenti sul territorio (comuni, associazioni di categoria, eccetera), che invece avrebbero potuto dare comunque un contributo nel prendere scelte complesse, quanto complessa è la crisi siderurgica attuale. Per questo il sindaco di Suvereto Giuliao Parodi ha scritto nei giorni scorsi al ministro Calenda. Leggiamo insieme cosa ha scritto.
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Spett.le Ministro Carlo Calenda,
orami mancano pochi giorni alla scadenza di ottobre, AFERPI e’ stat inadempiente gia’ con la scadenza di agosto, senza ripresa della produzione dei treni laminatoi e la situazione dello stabilimento e’ nota.
Credo sia necessario ed urgente, come ho sempre detto in questi anni che seguo la vicenda da vicino, a fianco dei lavoratori in ogni battaglia, che al tavolo di trattativa non puo’ piu’ essere presente il solo comune di Piombino, ma anche tutti gli altri sindaci della Val di Cornia e delle colline metallifere.
La crisi dello stabilimento ed il fermo degli impianti ha avuto ricadute economiche non solo sulla citta’ di Piombino ma anche nei comuni limitrofi.
Gia’ il 19 aprile scorso chiesi di essere presente al tavolo al MISE, ma non ci faceste partecipare e con gli altri sindaci restammo in piazza con le bandiere e gli striscioni al fianco degli operai e dei sindacati.
Lo Stato deve smettere di temporeggiare e di giocare a scacchi sulla pelle di tutti noi.
Lo Stato deve dire chiaramente se crede nel polo siderurgico di Piombino e nella rinascita del nostro territorio.
E’ necessario che lo Stato, perche’ solo lui puo’ farsi carico, stanziare in maniera concreta i miliardi di euro necessari a bonificare i siti di Piombino. Solo attraverso le bonifiche il nostro territorio potra’ avere prospettive future e concrete di sviluppo anche alternative alla industria pesante.
Impensabile pensare all’industria del turismo fin quando Piombino restera’ un SIN (sito interesse nazionale) e sara’ un puntino rosso sulla carta delle zone altamente inquinate. Il nostro territorio ha potenzialita’ ricettive alte ma e’ necessario un intervento di bonifica reale.
Lancio un appello anche al sottosegretario all’ambiente Silvia Velo, che questo territorio conosce bene, avendo anche fatto il sindaco di Campiglia Marittima, lo Stato deve stanziare i miliardi e progettare il futuro della Val di Cornia di concerto con tutte le amministrazioin locali, o abbia il coraggio di dire che non interessa questa porzione di Toscana e che ci condanna ad un impoverimento ed a una morte lenta, tra degrado e futuro zero per i nostri figli.
Questa lettera aperta non e’ solo un appello simbolico, non vuole essewre un canto del cigno, mi auguro si trasformi nei prossimi giorni, in un atto ufficiale di convocazione al MISE di tutte le amministrazioni locali, ma sul quel tavolo il Ministro deve mettere, non solo la buona volonta’ , ma i fondi realmente necessari alla bonifica ed al rilancio dell’economia di Piombino e del suo territorio.
Se lei, Minsitro Calenda rifiuta di percorrere questa strada auspico che tutti i cittadini prendano coscienza, al di la’ dell’appartenenza politica, che lo Stato ci ha abbandonato, e personalmente intraprendero’ qualsiasi tipo di azione necessaria per far accendere i riflettori su questa vicenda e il suo tragico epilogo, perche’ e’ inaccettabile in uno Stato democratico e di diritto che una parte di cittadini italiani siano condannati a non avere futuro, per inerzia dallo stesso.
Cordiali saluti
Giuliano Parodi – Sindaco di Suvereto