UNICOOP: LA REGIONE INCONTRERA’ I VERTICI AZIENDALI

Riotorto (LI) –  La Regione incontrerà i vertici aziendali di Unicoop Tirreno, insieme ai rappresentanti dell’associazione di imprese che li rappresenta e agli enti locali. La decisione è scaturita dall’incontro convocato ieri dal consigliere del presidente Rossi per i problemi del lavoro Gianfranco Simoncini e al quale hanno partecipato le organizzazioni sindacali di categoria e il sindaco di Piombino Massimo Giuliani.

Le organizzazioni sindacali hanno manifestato una forte preoccupazione per le prospettive della cooperativa, che dà lavoro a circa 2800 persone fra Toscana, Lazio, e Campania. In particolare, i sindacati hanno denunciato il mancato rispetto degli accordi stipulati nel giugno e nel luglio scorsi, per quanto riguarda le procedure sugli ammortizzatori, la riqualificazione dei lavoratori e il ricorso ai licenziamenti al di fuori dei percorsi concordati. Oltre a questo, i sindacati hanno denunciato anche forti incertezze circa l’attuazione del piano industriale sulla base del quale erano stati stipulati gli accordi, sottolineando le difficoltà nelle relazioni sindacali che hanno portato all’attuazione di forme di mobilitazione e di lotta.

Nel corso dell’incontro i sindacati hanno chiesto con forza alla Regione un intervento per salvaguardare la presenza di una realtà importante per l’economia toscana che, oltretutto, è situata in un’area già gravata da situazioni di crisi complessa come quella di Piombino e Livorno. Prendendo atto della richiesta, Simoncini ha comunicato la decisione di convocare l’azienda con l’obiettivo di acquisire tutte le informazioni e favorire l’avvio di un confronto positivo tra le parti che possa assicurare un futuro ad una cooperativa di consumo fra le più importanti a livello regionale e nazionale.

Unità di crisi e istituzioni hanno ascoltato i sindacati che hanno denunciato alcuni aspetti cruciali: il mancato rispetto da parte dell’azienda degli accordi sottoscritti tra il mese di giugno e di luglio; la non attuazione del piano industriale concordato per l’uscita dalla crisi, almeno per la quasi totalità dei suoi contenuti; la difficoltà dei rapporti tra sindacati a azienda.

Le istituzioni hanno preso atto e nei prossimi giorni la Regione provvederà a una nuova convocazione.

“Siamo in un momento molto difficile per l’occupazione e questo riguarda non solo il nostro territorio ma tutta la provincia e la parte costiera della Regione – afferma il sindaco Giuliani – La confluenza della crisi della grande manifattura industriale e del settore commerciale potrebbe scatenare un effetto anche più grave. Migliaia di lavoratori nella provincia di Livorno potrebbero risentirne. E’ necessario quindi ristabilire il corretto rapporto e dialogo e in questo è importante il ruolo delle istituzioni che devono attivarsi anche per mediare tra i diversi soggetti. Per questo credo che sia necessario ripartire con  il piano industriale presentato dalla cooperativa aggiornandolo. Sarebbe un passo decisivo per trovare una soluzione. Noi come istituzioni siamo vicini ai lavoratori e cercheremo di salvaguardare il più possibile questa importante realtà sul territorio.”

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UNICOOP TIRRENO DEVE AVERE UN SUO FUTURO

Si è costituito un comitato da parte di un gruppo di lavoratori Unicoop Tirreno appartenenti al PD, in questa difficile fase che la coopertiva sta attraversando. Leggiamo cosa ci hanno inviato integralmente.

«Nella difficile fase che Unicoop Tirreno sta attraversando e che sta mettendo in discussione il suo futuro, un gruppo di lavoratori della cooperativa, appartenenti al Partito Democratico, ha deciso di costituire un Comitato per contribuire a sensibilizzare il mondo politico, sociale ed economico sulle conseguenze negative che la perdita di autonomia o addirittura la scomparsa dell’azienda di Vignale Riotorto causerebbe al territorio e alle nostre comunità.

Uno degli obiettivi del Comitato è quello far convergere gli sforzi, l’impegno e le idee dei dipendenti della sede e dei dipendenti dei punti vendita tutti, sviluppando una più diffusa consapevolezza della comunanza dei problemi e quindi della necessità di unire gli sforzi per dare un futuro possibile all’azienda cooperativa.

Gli sforzi e i sacrifici a cui i lavoratori sono chiamati e che devono assolutamente essere proporzionati alle diverse situazioni possono essere affrontati soltanto se si offre una prospettiva di soluzione positiva, una speranza di futuro, altrimenti questi sacrifici sembreranno inutili e vani, senza respiro. Salvare Unicoop Tirreno significa infatti salvare un pezzo di storia culturale ed economica dei nostri territori.

Con questi obiettivi, il comitato, che è coordinato da Enzo De Bonis e vede tra i fondatori Fabio Pellegrini, Riccardo Deri, Stefano Mazzucco, Andrea Guidi ha incontrato nella giornata di ieri (giovedì 3 novembre) prima il segretario della Federazione del PD Val di Cornia Valerio Fabiani insieme al vicesegretario Carla Maestrini e poi la sottosegretaria al ministero dell’ambiente e deputata del territorio Silvia Velo, mentre è previsto prossimamente un altro incontro con il consigliere regionale Gianni Anselmi.

Al segretario Fabiani il comitato ha espresso la propria preoccupazione per la situazione della cooperativa, nata proprio a Piombino nel 1945, e che ha tanto rappresentato della storia economica e sociale di questo territorio. L’impegno richiesto alla politica è quello di consentire all’azienda, certamente con i propri sforzi e il proprio impegno, una effettiva possibilità di uscita dalla crisi, perseguendo un piano industriale credibile, che possa svilupparsi con modi e tempi razionalmente possibili. Distribuire i sacrifici in più anni, garantendo risultati certi di recupero annuale, evitare soluzioni traumatiche di perdita di posti di lavoro, salvaguardare l’autonomia e l’identità di Unicoop Tirreno, richiedere una solidarietà effettiva al Movimento cooperativo e alle altre cooperative di consumo. Questo quanto la politica con i propri strumenti istituzionali e i tavoli regionali e nazionali può favorire. Al resto ci penseranno come sempre hanno fatto i lavoratori della cooperativa.

Fabiani ha condiviso le preoccupazioni e ha confermato l’impegno che la politica può offrire per salvaguardare con tutti gli strumenti e gli ammortizzatori disponibili i posti di lavoro e offrire condizioni che consentano all’azienda stessa, con i propri sacrifici e il proprio impegno, di recuperare equilibrio e competitività.

Nell’incontro con la sottosegretaria Silvia Velo il comitato ha richiesto un impegno diretto delle istituzioni e del Governo sulla crisi della cooperativa, adoperandosi per offrire tutti gli strumenti normativi e di supporto disponibili per salvaguardare i posti di lavoro e consentire una ripresa dell’azienda, radicata in aree territoriali attraversate da profonde e strutturali crisi economiche e produttive. Il comitato ha rivendicato la storia della cooperativa, compreso l’intervento nelle aree meridionali del Paese, richiedendo alle altre cooperative del movimento e all’Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumo una solidarietà effettiva che consenta condizioni di effettivo recupero di competitività, che potrà avvenire solo con un piano industriale credibile e con tempi ragionevolmente accettabili e possibili.

La sottosegretaria Silvia Velo ha condiviso le preoccupazioni dei lavoratori per la crisi di Unicoop Tirreno. Velo ha evidenziato l’utilità del tavolo regionale aperto dove le parti potranno e dovranno confrontarsi con chiarezza e ha espresso il proprio impegno per portare la questione ad un livello nazionale, adoperandosi per sensibilizzare il Governo stesso in materia».

Comitato lavoratori Unicoop PD

 

Scritto da il 7.11.2017. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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