OGGI A ROMA INCONTRO DEL CDA TRA GOVERNO E CEVITAL
Oggi a Roma consiglio di amministrazione di Aferpi nel quale potrebbe avviarsi la battaglia giuridica per le Acciaierie di Piombino a partire dalle 10.30 nello studio legale «Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & partners», scelto da Rebrab come consulente e sede amministrativa. Fuori una delegazione composta dai rappresentanti delle segreterie Fim-Fiom-Uilm e Rsu Aferpi e Piombino Logistics manifesterà sotto le finestre dello studio legale.
Nel cda lo Stato, ‘socio’ di Aferpi al 27%, intendere affermare un principio: l’imprenditore algerino non ha rispettato i termini del contratto per cui non ha più diritto a detenere il bene affidatogli. A portare avanti questa tesi (contrastata da Rebrab e dai suoi avvocati che ritengono vera un’altra versione dei fatti), sarà il commissario straordinario Piero Nardi.
Nardi, che ha già inviato la contestazione formale di non rispetto dell’accordo addendum, siglato il 30 giugno scorso per le Acciaierie di Piombino; sosterrà che per Aferpi la situazione è segnata, in quanto non sono stati rispettati gli impegni presi, ma si profila anche l’«insolvenza prospettica». Il termine tecnico significa, molto semplicemente, che andando avanti di questo passo, con una perdita mensile di circa 1,8 milioni di euro, la società in prospettiva esaurirà il capitale, e non sarà in grado di pagare fornitori e stipendi.
Rebrab, che respinge queste ipotesi, ha indicato nella lettera dello scorso 31 ottobre, due partner industriali: oltre alla cinese Sinosteel per la realizzazione di un forno ad arco che potrebbe essere consegnato entro 24 mesi e per la riaccensione dell’altoforno una società con sede a Dubai che sarebbe disposta ad un investimento del 50% nel capitale di Aferpi. Il Governo però è stanco degli annunci di Rebrab, che come al solito devono essere ancora suffragati da adeguate garanzie finanziarie, in quanto non ha mai presentato neanche il primo piano industriale. Tutto questo comunque appare come un altra puntata di questa infinita telenovela che probabilmente potrebbe essere interrotta dal governo, proprietario delle aree demaniali, in qualsiasi momento. Nel pomeriggio le prime novità sull’incontro.
Intanto a Piombino, nel consiglio comunale di stamani, tutto il centro destra chiederà, visto che il governo ritiene inadempiente Rebrab e c’è anche una lettera di contestazione formale, che l’amministrazione comunale ritiri la ‘variante Aferpi’ che concede vaste porzioni di territorio all’azienda senza la garanzia di investimenti per far ripartire la fabbrica.
«Era una variante assurda – spiega Ferrari – che concede vasti spazi come il Quagliodromo e tutti lo sapevano. Rappresentava lo spudorato ed inopportuno prostrarsi dell’amministrazione comunale nei confronti di un imprenditore, prima ancora che costui facesse qualcosa per meritare la fiducia di una città. […] Proponemmo nello scorso consiglio comunale quantomeno un rinvio della discussione a successiva data, visto che atteso che già allora – era il 28 luglio scorso – si palesava la tremenda verità di un progetto fallito in partenza. Perché voler proseguire nell’errore, nella spasmodica concessione di fiducia a chi non era meritevole di riceverla?».