SUDICIOPOLI: COMMISTIONE TRA RIFIUTI? LA REGIONE SI E’ COSTITUITA PARTE CIVILE

Val di Cornia – Continuano le proteste da parte di tutte le opposizioni per il silenzio che è calato sull’argomento Rifiuti, dopo che “Rimateria” è rimasta coinvolta nello scandalo che ha riguardato anche la discarica di Rosignano.  Nel frattempo la regione Toscana venerdì scorso ha annunciato che si costituirà “parte civile” per tutelare i suoi interessi. Riportiamo integralmente tutte le note stampa, in modo che il lettore comprenda, nel modo più limpido, cosa sta succedendo.

“La Regione si costituirà parte civile a difesa della comunità toscana per il gravissimo danno subito con la truffa aggravata legata al traffico illecito di rifiuti. Voglio complimentarmi con la Direzione distrettuale antimafia di Firenze e i carabinieri del Comando per la tutela forestale in servizio in Toscana e nella province di Chieti, Cuneo, Bologna e La Spezia per aver condotto con successo questa operazione dai risvolti sconcertanti”.

Così il presidente della Toscana, Enrico Rossi, all’indomani dell’inchiesta che ha portato all’arresto di sei persone per traffico di rifiuti, associazione per delinquere e truffa aggravata ai danni della Regione Toscana e al sequestro di due aziende livornesi.

L’assessore all’ambiente Federica Fratoni: “I nostri uffici sono a lavoro – ha detto Fratoni – per assumere tutte le iniziative conseguenti alle misure adottate dall’autorità giudiziaria, compreso il recupero dell’ecotassa che apprendiamo essere stato quantificato in oltre 4 milioni di euro. Saremo rigorosi e attenti nell’esaminare tutti gli aspetti, come fatto negli iter procedurali relativi agli impianti e a disposizione della magistratura con ogni modalità di collaborazione possibile”.

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BERTINI: COLPEVOLE COMMISTIONE TRA RIFIUTI “URBANI” E QUELLI “SPECIALI”

Nicola Bertini

Nicola Bertini, coordinatore delle liste civiche dalla val di Cornia, al di là degli sviluppi delle indagini sul traffico di rifiuti e dei loro risvolti penali, pone un problama politico.

«Si è fatta – afferma Bertini – volutamente una gran confusione tra rifiuti solidi urbani, rifiuti speciali e speciali pericolosi. La Tari copre il costo del servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti solidi urbani, il ciclo degli speciali e speciali pericolosi non è un servizio pubblico e non viene coperto da tributi, ogni azienda se lo paga.

A Piombino la commistione tra le varie tipologie è resa ancor più drammatica dal fatto che l’impianto di Ischia di Crociano, per come era nato, non doveva aprire le porte ai rifiuti speciali (e non parliamo degli speciali pericolosi) perché nato per i rifiuti solidi urbani della Val di Cornia. Invece siamo arrivati alla quarta variante all’impianto che è diventato un vero e proprio monte, e l’abbiamo riempito di rifiuti speciali.

Oggi Rimateria, che non è finanziata dalla Tari, esiste perché doveva ripianare un debito gigantesco lasciato dall’Asiu e i tre comuni che hanno dato vita alla società, Piombino, San Vincenzo e Campiglia, sono i veri responsabili di quello che avviene lì dentro. La dirigenza aziendale – conclude Bertini – deve mettere in pratica gli indirizzi dei comuni soci. Sono loro i responsabili».

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PETRAGLIA E FASSINA: INTERROGAZIONI AL SENATO E ALLA CAMERA

Stefano Fassina – Sinistra Italiana

Traffico e smaltimento di rifiuti anche pericolosi. E’ necessario intensificare la lotta contro personaggi cinici e spregiudicati, serve fare chiarezza fino in fondo. Tutelare la salute delle persone e un territorio sempre più fragile e inquinato.

«La cronaca di questi giorni, semmai ce ne fosse stato il bisogno,  ci sta lanciando dei chiari segnali. Secondo gli inquirenti sarebbero state smaltite abusivamente in discariche della provincia di Livorno, tra il 2015 e il 2016, circa 200mila tonnellate di rifiuti che avrebbero prodotto profitti illeciti per 26 milioni di euro, omettendo tra l’altro di versare 4,3 milioni di euro di ecotasse alla Regione Toscana.

Rifiuti speciali, in alcuni casi pericolosi e nocivi e talvolta provenienti dall’estero, venivano miscelati con altri e mascherati come ordinari, per abbattere i costi di smaltimento; tra i rifiuti che arrivavano in discarica materiali nocivi come stracci imbevuti di sostanze tossiche, filtri olio motore e toner e rifiuti ferrosi o legati al comparto delle acciaierie. Non solo siamo in presenza di una  truffa a danno delle collettività da parte di personaggi cinici e spregiudicati,  ma di un grave reato per l’ambiente e per la salute umana che, come istituzioni, bisogna combattere ad ogni costo».

Lo affermano la sen. Alessia Petraglia e l’on. Stefano Fassina di Sinistra Italiana ed esponenti di Liberi e Uguali.

«Per questo motivo  – concludono i due parlamentari della sinistra – depositiamo al Senato ed alla Camera un’interrogazione al Ministro della Giustizia ed al Ministro dell’Ambiente per sollecitare maggiori controlli e anche per fare chiarezza sulla vicenda in questione che coinvolge aree e realtà produttive già in grandi difficoltà occupazionali e sociali come quella di Piombino.»

Sinistra Italiana 

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LISTE CIVICHE: RIMATERIA NON FA BONIFICHE, RIPIANA SOLO IL DEBITO ASIU DA ALMENO 30 MILIONI

la consigliera comunale di Piombino Carla Bezzini

Riceviamo e pubblichiamo integralmente dalle liste civiche della Val di Cornia.

«Tutto bene, tutto perfetto, tutti bravi, nessun errore, avanti così.  Rimateria ha la fiducia delle Amministrazioni di Piombino, San Vincenzo e Campiglia e non potrebbe essere diversamente. Sono infatti le tre amministrazioni ad aver generato questo disastro.

Hanno lasciato che l’Asiu accumulasse un debito enorme, su cui mai è stata fatta chiarezza, ed esaurisse anzitempo la discarica destinata ai rifiuti urbani di Ischia di Crociano, saturandola di rifiuti speciali. Una discarica che hanno sempre declamato come modello di buona gestione, mentre recenti controlli della Regione Toscana hanno rilevato gravi inadempienze rispetto agli atti autorizzativi del 2011 e del 2016. A seguito di questi controlli la Regione ha imposto a Rimateria, entro  dicembre, urgenti adeguamenti impiantistici e il rispetto delle procedure per la gestione della discarica, compresa la verifica in loco sui rifiuti ammessi a smaltimento.

E’ da questo disastro finanziario che nacque la decisione dei Comuni di portare i nostri rifiuti nell’ATO Sud (con costi maggiori), di sopraelevare la vecchia discarica dei rifiuti urbani di Ischia di Crociano (ormai esaurita) per accogliere solo rifiuti speciali e di costruire altre discariche per i rifiuti pericolosi. Naturalmente non la raccontarono così.

Allora si disse che quei progetti servivano per fare le bonifiche del SIN di Piombino ma ciò è palesemente falso: serviva Rimateria per ripianare il debito dell’Asiu a discapito del territorio e dei cittadini mentre i veleni accumulati nell’area industriale piombinese rimanevano, rimangono e, se non si cambia rotta, rimarranno lì.

Si disse che l’operazione avrebbe ridotto le escavazioni e creato un circolo virtuoso dei rifiuti all’insegna del recupero di materia, ma anche questo è palesemente falso. Per riempire la voragine si dovevano prendere al più presto i rifiuti da mezz’Italia senza fare tanto gli schizzinosi, per accatastarli su quello che ormai è il “Monte di Crociano”, sempre più alto, e non un chilo in meno di materiali vergine  di cava è stato sostituito da materiale riciclato in Val di Cornia. Anzi, le cave sono state autorizzate a proseguire le coltivazioni a tempo illimitato, fino a completo esaurimento di tutti i volumi previsti dalle autorizzazioni scadute o in scadenza.

Dobbiamo inoltre sopportare il comportamento del Governo, che per bocca del Sottosegretario all’ambiente Velo, continua a sbandierare 50 milioni per le bonifiche (che richiederebbero venti volte questa cifra) che rimangono una chimera. Come se non bastasse, ora assistiamo anche allo scarico di responsabilità tra Governo e Regione.

I fatti parlano chiaro: anziché bonificare il SIN, a Piombino si stanno portando altri rifiuti ed in condizioni tali da aggravare la già insostenibile situazione ambientale. L’esatto contrario di quello che serve.  

A completare il quadro l’opacità con cui le Amministrazioni hanno sempre rifiutato di far conoscere ai Consiglieri comunali il piano industriale di Rimateria tutelato da un segreto industriale inconcepibile per un’azienda partecipata.

Comportamenti questi che, al di là dell’accertamento di eventuali responsabilità nell’inchiesta sullo smaltimento di rifiuti pericolosi, ammorbano un territorio, l’aria, l’acqua, il terreno ma anche le istituzioni, il tessuto sociale e il concetto di democrazia ormai sepolto tra falsità e un mare di rifiuti».

Liste civiche unite della Val di Cornia

Assemblea Sanvincenzina
Assemblea Popolare Suvereto
Comune dei Cittadini
Un’altra Piombino

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MOVIMENTO 5 STELLE: LA SALUTE E’ A RISCHIO?

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

il gazebo del M5S

«Apprendiamo con estrema preoccupazione quanto riportato dalla stampa in merito all’illegale conferimento di rifiuti pericolosi nella discarica RiMateria di Ischia di Crociano. La notizia apre ad una serie di interrogativi, ma uno su tutti impone al Sindaco di attivarsi immediatamente e con tutti i mezzi a propria disposizione, anche attraverso perizie di parte,  per fornire una pronta e documentata risposta alla cittadinanza ed alle forze politiche: A QUALE  LIVELLO  DI  RISCHIO  PER  LA SALUTE  SONO  ESPOSTI  I  CITTADINI  E  I DIPENDENTI  DELL’AZIENDA?  

Da parte nostra non saranno in alcun modo accettabili fasi interlocutorie o perdite di tempo, ricordiamo a tutti che nelle aree di Fiorentina  e Colmata vivono delle persone che hanno il sacrosanto diritto di sapere se sono esposte a rischi per la loro salute, come pure gli ignari dipendenti che quotidianamente operano sull’impianto per portare a casa lo stipendio ; dovrà inoltre essere accertato se tale rischio potrà essere esteso alla città intera.

Ovviamente ci auguriamo che si possa, in un periodo il più breve possibile, togliere ogni ombra da questa vicenda, ma è altrettanto ovvio che in caso contrario dovranno essere tempestivamente attivati tutti i mezzi e le risorse necessarie per rimuovere il pericolo, senza dover attendere i purtroppo lunghi tempi della giustizia.

Per quanto riguarda la ricerca delle responsabilità ricordiamo che c’è un’ indagine in corso ed è doveroso attendere il risultato delle stesse, ma già da oggi alcune considerazioni devono obbligatoriamente essere fatte.

Il progetto RiMateria ci fu presentato come la soluzione per farsi carico dell’enorme quantità di rifiuti speciali derivanti dalla bonifica del SIN a km 0, ad oggi nella discarica di Ischia di Crociano non è stato conferito neanche un grammo di rifiuti provenienti dal SIN, in compenso la vecchia discarica è stata alzata a 30 metri con rifiuti speciali provenienti da tutta Italia e di bonifiche all’orizzonte non se ne vedono. Alla faccia dell’Economia Circolare!

Paradossalmente i RSU che sono prodotti dai cittadini di Piombino finiscono negli impianti ATO del grossetano, mentre rifiuti speciali da tutta Italia vengono a Piombino. Questo è oggettivo a prescindere dall’esito delle indagini  e su questo il Sindaco Giuliani ed il presidente Caramassi dovranno dare delle risposte chiare. Infine confidiamo sul fatto che siano stati fatti tutti i controlli del caso dall’assessorato competente, in quanto uno dei motivi per il quale è stato mantenuto il controllo pubblico su RiMateria era proprio il contrasto alle Ecomafie ed al traffico illegale di rifiuti».

MoVimento 5 Stelle Piombino

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LEGA: FARE ASSOLUTAMENTE CHIAREZZA SULLA VICENDA

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Il coinvolgimento della discarica di Ischia di Crociano nell’indagine giudiziaria condotta dalla DDA di Firenze denominata “Dangerous Trash” sullo smaltimento di rifiuti speciali che hanno portato a ben 6 arresti, perquisizioni e sequestri in tutta la provincia di Livorno, rappresenta un fatto di inaudita gravità per il territorio:  nel sito gestito da  Rimateria, società a partecipazione pubblica che vede come maggiori azionisti i comuni di Piombino, San Vincenzo e Campiglia, sarebbe transitata un’enorme quantità di materiali nocivi per la salute e per l’ambiente, fatti passare come innocui. Per anni le amministrazioni locali a guida Pd hanno sostenuto l’importanza della discarica al fine, opinabile, di incentivare il riciclo di rifiuti urbani ed agevolare le tanto decantate bonifiche degli impianti siderurgici dismessi.

Ebbene, adesso ci troviamo di fronte ad una società, creata esclusivamente per ripianare frettolosamente i debiti milionari della fallita Asiu e di coprirne le conseguenti responsabilità politico-amministrative, la quale si trova al centro di uno scandalo nazionale che per la cittadinanza significa non più solamente sopportare l’odore nauseante della discarica ma preoccuparsi seriamente per la propria salute e per il proprio territorio compromesso. Ci lasciano a dir poco sbigottiti inoltre le parole uscite fuori dalle intercettazioni, dove gli indagati non si peritavano a deridere le persone, in particolare i bambini, che avrebbero accusato malesseri per colpa del loro operato, e non per ultimo, ci chiediamo come gli operatori dipendenti delle aziende finite nei fascicoli della procura consapevoli di ciò che accadeva nel loro ambiente di lavoro, non si ribellassero a questo meccanismo delinquenziale che oltre a costituire una serie di reati, avrebbe portato al rischio di un disastro ambientale senza precedenti nella nostra zona.

La Lega Nord Val di Cornia ritiene pertanto evidente la responsabilità degli amministratori di Rimateria, o perché al corrente delle condotte illecite all’interno dell’azienda o, se inconsapevoli di ciò, in quanto totalmente inadatti al loro ruolo. Parimenti i Sindaci interessati, responsabili istituzionali della salute della popolazione e del territorio, dovranno dar conto ai cittadini del mancato controllo sulla predetta società. In conclusione, ci auguriamo che questa indagine vada fino in fondo e che non finisca tutto in una bolla di sapone come purtroppo siamo abituati a vedere quando viene aperta un’indagine che vede camminare sul filo delle responsabilità le amministrazioni comunali appartenenti ad un determinato partito.

Quello accaduto la settimana scorsa è solo la punta dell’iceberg e noi confidiamo nella magistratura e soprattutto negli inquirenti che stanno portando avanti le indagini».

Lega Nord

Scritto da il 19.12.2017. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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