RIFIUTI: LEGA «SCANDALO RIMATERIA, VIETATO INSABBIARE»
Piombino (LI) – Lo scandalo della gestione dei rifiuti speciali e pericolosi, che ha coinvolto anche la discarica di Ischia di Crociano non deve essere dimenticata o passare in secondo piano secondo la Lega, che anzi teme un insabbiamento della spinosa materia. Pubblichiamo integralmente la loro nota.
«Il coinvolgimento della discarica di Ischia di Crociano – inizia la Lega Val di Cornia – nell’indagine giudiziaria condotta dalla DDA di Firenze denominata “Dangerous Trash” sullo smaltimento di rifiuti speciali che hanno portato a ben 6 arresti, perquisizioni e sequestri in tutta la provincia di Livorno, rappresenta un fatto di inaudita gravità per il territorio: nel sito gestito da Rimateria, società a partecipazione pubblica che vede come maggiori azionisti i comuni di Piombino, San Vincenzo e Campiglia, sarebbe transitata un’enorme quantità di materiali nocivi per la salute e per l’ambiente, fatti passare come innocui.
Per anni le amministrazioni locali a guida Pd hanno sostenuto l’importanza della discarica al fine, opinabile, di incentivare il riciclo di rifiuti urbani ed agevolare le tanto decantate bonifiche degli impianti siderurgici dismessi. Ebbene, adesso ci troviamo di fronte ad una società, creata esclusivamente per ripianare frettolosamente i debiti milionari della fallita Asiu e di coprirne le conseguenti responsabilità politicoamministrative, la quale si trova al centro di uno scandalo nazionale che per la cittadinanza significa non più solamente sopportare l’odore nauseante della discarica ma preoccuparsi seriamente per la propria salute e per il proprio territorio compromesso.
Ci lasciano a dir poco sbigottiti inoltre le parole uscite fuori dalle intercettazioni, dove gli indagati non si peritavano a deridere le persone, in particolare i bambini, che avrebbero accusato malesseri per colpa del loro operato, e non per ultimo, ci chiediamo come gli operatori dipendenti delle aziende finite nei fascicoli della procura consapevoli di ciò che accadeva nel loro ambiente di lavoro, non si ribellassero a questo meccanismo delinquenziale che oltre a costituire una serie di reati, avrebbe portato al rischio di un disastro ambientale senza precedenti nella nostra zona.
La Lega Val di Cornia ritiene pertanto evidente la responsabilità degli amministratori di Rimateria, o perché al corrente delle condotte illecite all’interno dell’azienda o, se inconsapevoli di ciò, in quanto totalmente inadatti al loro ruolo. Parimenti i sindaci interessati, responsabili istituzionali della salute della popolazione e del territorio, dovranno dar conto ai cittadini del mancato controllo sulla predetta società.
In conclusione, ci auguriamo che questa indagine vada fino in fondo e che non finisca tutto in una bolla di sapone come purtroppo siamo abituati a vedere quando viene aperta un’indagine che vede camminare sul filo delle responsabilità le amministrazioni comunali appartenenti ad un determinato partito. Quello accaduto la settimana scorsa è solo la punta dell’iceberg e noi confidiamo nella magistratura e soprattutto negli inquirenti che stanno portando avanti le indagini».