AFERPI: INCONTRO AL MISE IL 30 GENNAIO. ORMAI TROPPO TARDI?
Piombino (LI) – Le Rsu Aferpi e Piombino Logistics hanno scritto al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda per richiedere un nuovo incontro urgente, seduta che si terrà martedì 30 Gennaio alle ore 18. La convocazione è infatti arrivata all’indomani della lettera di richiesta al ministro (uscente) in cui si chiedevano chiarimenti e garanzie in merito allo stabilimento siderurgico a Piombino. Ma da quella lettera si è dissociata l’UGL «sia nella forma che nei contenuti». Intanto da qualche giorno campeggia all’ingresso di Piombino, all’altezza della rotonda della Sol, uno striscione piazzato dal Coordinamento Art. 1 Camping Cig con su scritto “2018 Piombino da salvare, scendi in piazza per lottare!”.
All’incontro, nonostante manchi ormai un mese alle elezioni, prenderà parte, oltre al ministro Calenda (ormai in scadenza) e i sindacati, anche la viceministra Teresa Bellanova, la Regione Toscana, il Comune di Piombino e il commissario Lucchini in AS Nardi. Pertanto il Consiglio di fabbrica previsto per la stessa data a Piombino si svolgerà direttamente a Roma alla presenza delle segreterie nazionali. Successivamente sarà fissata un’assemblea per tutti i lavoratori con data e luogo ancora da definire.
La lettera inviata al Ministro diceva quanto segue: “E’ dal 30 Ottobre che non ci sono stati più incontri ufficiali fra le organizzazioni sindacali al Mise sulla vertenza Aferpi, nonostante le numerose richieste delle segreterie provinciali e nazionali di Fim, Fiom e Uilm. Considerato che da quando ha preso personalmente in carico la vertenza ha sempre dato prova, in ogni occasione, di essere sensibile alle problematiche del sito produttivo di Piombino, e che in ogni uscita pubblica ha sempre dichiarato di aver intrapreso e condiviso con le organizzazioni sindacali l’inaffidabilità di Rebrab e il percorso che porti al superamento di Cevital, per questo siamo a chiederle con urgenza un incontri che affronti: un aggiornamento sulle modalità, tempistiche, meccanismi e scenari che porteranno al superamento di Cevital; garanzie della copertura e del reddito dei lavoratori; che il Governo garantisca la salvaguardia del bene stabilimento, il know how e il mercato affinché al nuovo percorso successivo a Cevital siano preservate tutte le opportunità, presenti e future”.
Ma Claudio Lucchesi, RSU Uglm prende drasticamente le distanze da un simile approccio: «Come RSU Uglm , leggendo la letterina aperta fatta al Ministro dello Sviluppo Economico, ho deciso di dissociarmi sia nella forma che nei contenuti. Ricordiamo che la rappresentanza dei Lavoratori è stata democraticamente eletta e che un centinaio di votanti ha scelto anche una RSU della lista presentata da Uglm . Quindi prima di fare comunicati firmati come RSU Aferpi sarebbe opportuno e democratico confrontarsi . In secondo luogo riteniamo che, dopo tre mesi di silenzio , in cui non c’e’ mai stato un confronto nel Consiglio di Fabbrica , in una situazione di stallo totale , il CdF dovrebbe essere indetto uno a settimana come minimo .
Mesi e mesi senza un’assemblea con i lavoratori, senza iniziative o mobilitazioni per dare visibilità al dramma che stiamo vivendo . Per l’ Uglm occorre confrontarsi con i lavoratori. In una fase di emergenze, come oggi, i Consigli di Fabbrica devono essere aperti a chi vuole ascoltare . Devono essere programmate iniziative di mobilitazione anche permanenti , coinvolgere Sindaci, Consigli Comunali , partiti , associazioni della Val di Cornia per fare una vera pressione a questo Governo ancora in carica . Ottenere impegni precisi, come area di crisi complessa, per il mantenimento del reddito anche per i lavoratori indiretti coinvolti di conseguenza . Il tanto sospirato incontro con Calenda , molto probabilmente non porterà nessun tipo di novità . Il contenzioso con Rebrab , come richiesto dai sindacati è stato aperto e quindi occorre aspettare gli esiti , per anni .
A noi dell Uglm non bastano le solite rassicurazioni , dobbiamo aprire una stagione conflittuale . Piombino deve essere considerata come una vertenza Nazionale e trattata a pari livello di Taranto (anche per la situazione della Magona) . Il Governo , la Regione, devono venire loro a Piombino costringerli a farlo , devono confrontandosi con un territorio ferito per trovare soluzioni concrete».
Lucchesi Claudio RSU Uglm