IL PORTO DI LIVORNO CRESCE E VA A -15M. E QUELLO DI PIOMBINO?
Livorno – Mantenere e consolidare le linee di traffico mercantile delle grandi navi, coniugando sicurezza, crescita, competitività, sviluppo e capacità di attrazione del porto. Questi i principali obiettivi della nuova regolamentazione portuale illustrata in una conferenza stampa dall’Ammiraglio Giuseppe Tarzia, Direttore marittimo della Toscana e Comandante della Capitaneria di porto di Livorno.
Davanti ai giornalisti delle più importanti testate locali e regionali e alle numerose autorità invitate per l’occasione, insieme ai maggiori rappresentanti del cluster marittimo e delle categorie produttive, l’Ammiraglio ha presentato le novità che saranno oggetto di un’ordinanza che detta le nuove condizioni per l’ingresso, l’uscita e la manovra delle grandi navi portacontainer e car carrier in Darsena Toscana e nel Canale Industriale. In particolare, dopo un periodo di attenta sperimentazione, cominciata lo scorso anno con l’ingresso in porto delle grosse navi portacontainer, ed un lavoro di squadra che si è espresso anche attraverso riunioni ad un tavolo permanente coordinato dalla Capitaneria di porto livornese, partecipato da tutti gli attori interessati, in primis i servizi tecnico nautici del porto (piloti, rimorchiatori, ormeggiatori), sono stati determinati i parametri che definiscono limiti e prescrizioni di movimentazione delle unità navali.
Condizioni che è stato possibile “alleggerire” grazie ai lavori di dragaggio dell’imboccatura sud che hanno portato il fondale a -15 metri e del canale di accesso alla Darsena toscana a -13 metri e per un’ampiezza fino a 90 metri. Tali fattori consentono una maggiore tolleranza sull’incidenza del vento e un diverso, più contenuto uso dei rimorchiatori.
La disposizione della Capitaneria che sarà emanata a breve, dopo il definitivo completamento degli interventi infrastrutturali disposti dall’Autorità di Sistema Portuale del mar tirreno settentrionale è destinata quindi ad avere importanti e positive ricadute sul traffico marittimo del porto di Livorno e conseguentemente sull’economia locale e sull’occupazione.
GUARDA LE SLIDES DELLE NOVITA’ PRESENTATE
Per quanto riguarda l’Interporto di Guasticce un 2017 positivo con segnali di crescita sia in termini di risultati che di volumi di affari. I numeri relativi ai traffici relativi all’anno che si è appena concluso confermano la buona salute dell’Interporto Vespucci: nel 2017 il numero di transiti totali presso i varchi interportuali è stato di 650.000 autotreni rispetto ai 605 mila del 2016, con un incremento pari a circa il 7% del flusso logistico. In totale sono state movimentate 6 milioni di tonnellate di merce di varia natura.
Si nota inoltre un incremento del traffico ferroviario. Nel 2017 sono arrivati e partirti dal Interporto 424 treni, con un aumento generale del 19,8% rispetto all’anno precedente.
Il Polo di Guasticce sta diventando sempre di più un hub strategico per il Sistema Portuale del mar Tirreno Settentrionale. Ad oggi sono insediate presso l’interporto 57 imprese che generano un fatturato complessivo annuo di circa 326 milioni di euro con un’occupazione diretta di 536 addetti a cui si aggiunge un indotto di c.ca 693 addetti.