PIOMBINO: «IL CONSIGLIO COMUNALE E UN’ALTRA SCORRETTEZZA DEL PD»
Piombino (LI) – La visita del ministro Calenda nel giorno del Consiglio Comunale, andato deserto il pomeriggio per mancanza del numero legale, non è per nulla piaciuto alle opposizioni che hanno inviato un comunicato congiunto per denunciare questo comportamento oltraggioso nei confronti del principale organo politico della città. Riportiamo integralmente il comunicato.
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«Venerdì 23 febbraio, il sindaco Giuliani ha aggiornato i consiglieri con le informazioni a sua disposizione circa la trattativa tra Aferpi e Jindal in ordine alla cessione delle acciaierie di Piombino e ha spiegato che il ministro Calenda è stato uno degli attori protagonisti della vicenda.
Nel merito il PRC ha presentato una mozione d’ordine con cui chiedeva, attesa la sua presenza in città, che il ministro Calenda venisse invitato in consiglio comunale a illustrare meglio le pieghe della trattativa fra Aferpi e Jindal.
Hanno votato a favore della mozione del PRC, anche Un’Altra Piombino, M5S, Ascolta Piombino, Spirito Libero e Sinistra per Piombino. Forza Italia non era presente. Il PD si è astenuto. La mozione è stata quindi approvata.
Non abbiamo avuto notizie sugli esiti della richiesta.
Alla ripresa dei lavori del consiglio, alle 15,30, non c’era ancora il numero legale, perché erano presenti solo due consiglieri del PD e nessun altro. Quindi la sessione pomeridiana non ha avuto luogo, né per ottenere una risposta da Calenda, né per discutere tutti i documenti all’ordine del giorno.
Probabilmente tutti i membri della maggioranza avranno ritenuto più importante andare a sentire il ministro Calenda nell’incontro programmato dal loro partito. Il problema è il valore che il PD assegna alle istituzioni, che sembra essere quello di una sovrastruttura destinata a funzionare a uso e consumo dei loro scopi e non della comunità, come invece dovrebbe essere.
Come era assolutamente giusto che il ministro, che sta conducendo la trattativa della cessione di Aferpi, venisse a dire in consiglio comunale cosa sta succedendo in merito alla sorte dei Piombinesi, così è sempre giusto ricordarsi che la maggioranza ha anche la responsabilità del funzionamento delle istituzioni.
Ieri hanno anteposto la campagna elettorale del loro partito all’istituzione rappresentativa di tutti. Le altre volte? Perché non è la prima volta che i consiglieri del PD fanno mancare il numero legale impedendo lo svolgimento del consiglio e la discussione dei documenti proposti dalle opposizioni.
Pare che manchi del tutto la consapevolezza del valore democratico dell’essere maggioranza e la differenza con i compiti delle opposizioni:
E’ un grave atto di scorrettezza politica che sia la maggioranza a far cadere il numero legale, impedendo la discussione dei documenti proposti dalle minoranze, perché la maggioranza ha i numeri per far funzionare le istituzioni, mentre le minoranze no, da sole non potrebbero materialmente garantire il numero legale e lo svolgimento dei lavori.
In pratica, la maggioranza ha il potere di impedire la discussione dei documenti delle opposizioni, compiendo con ciò un atto antidemocratico. In questa consiliatura, purtroppo abbiamo dovuto constatare spesso che questi principi sono sconosciuti ai consiglieri della coalizione di governo».
PRC
Ferrari Sindaco Forza Italia
Un’Altra Piombino
Movimento 5Stelle
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Il PD si dovrebbe solo vergognare. Questa mattina, dopo le entusiastiche notizie di ieri sulla cessione di Aferpi da Cevital a JSW miracolosamente effettuatasi a 10 giorni dalle elezioni e, ancor più miracolosamente, il giorno prima di un’iniziativa di campagna elettorale del PD alla presenza di Carlo Calenda, il capogruppo di Rifondazione Comunista Fabrizio Callaioli ha presentato in Consiglio Comunale la seguente mozione d’ordine:
MOZIONE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
visto le recenti notizie circa l’acquisizione di un nuovo compratore delle acciaierie di Piombino, e considerata la contemporanea presenza del ministro Calenda in città, per una iniziativa di campagna elettorale,
Considerato che oggi è riunito il consiglio comunale in seduta straordinaria
Chiediamo , in quanto ci sembra doveroso nei confronti dei cittadini di Piombino, che il ministro riferisca al consiglio comunale, e non ad una iniziativa del PD, notizie circa tale acquisizione
La mozione approvata con voto favorevole delle opposizioni e di Spirito libero e Sinistra per piombino, e astensione del PD.
Alla riapertura pomeridiana del Consiglio comunale il PD non ha garantito il numero legale in aula impedendo di fatto la relazione del Ministro ai rappresentanti eletti dai cittadini. Che dobbiamo pensare se non che è molto facile raccontarsele a casa propria, ed è molto più difficile in una seduta di Consiglio comunale in forma pubblica?
Rifondazione Comunista PIombino