INVALIDI: SOLO UNA MORTE “DIGNITOSA” PER I MALATI GRAVISSIMI?
Piombino (LI) – Alberto Guerrieri, padre anziano di un figlio paralizzato dopo un grave incidente, ci scrive per lanciare ancora una volta l’allarme sul destino che avranno questi uomini e queste donne dopo la morte dei propri genitori. Riportiamo il suo intervento integralmente.
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16 marzo 2018: Nuovi condannati?
Premesso che sulla morte dei cinque agenti di scorta del Pres. Moro non si debba speculare, con altrettanta sensibilità riteniamo necessario proporre una riflessione critica per evitare altre morti: la prevalenza in atto della scelta del Diritto ad una Morte Dignitosa anzichè la scelta del Diritto ad una Vita Dignitosa.
In data 24 novembre 2017, la nostra Associazione ha intrapreso una difficile battaglia affinchè le Persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale, proiettate nella drammatica realtà del Dopo di Noi, non percepiscano di essere lasciate sole dopo la morte dei loro Cari.
Oltre la Lettera inviata a Papa Francesco, evidenziamo la Proposta di Integrazione alla Legge del Dopo di Noi, la raccolta firme a sostegno di questa proposta, la Lettera inviata al Pres. Rep. Sergio Mattarella ed al Pres. Enrico Rossi ed all’Ass. Regionale Stefania Saccardi,lettera inviata alla stampa locale.
Oltre a queste iniziative teniamo ad evidenziare l’incontro con il Sindaco Massimo Giuliani previsto in data 18 aprile in riferimento alla richiesta a suo tempo inoltrata, relativa ad un Progetto Sperimentale nella nostra Città finalizzato a realizzare una concreta Integrazione Sociale delle Persone Disabili Gravissime in Dipendenza Vitale, già oggi, prima della morte dei loro Cari. Relazioneremo alla Città i risultati di tale incontro.
Alberto Guerrieri