AFERPI: JINDAL AL MISE, STOP ALL’ALTOFORNO?
Roma – Venerdì 6 aprile si è tenuto l’incontro al Ministero per la presentazione delle linee guida del piano industriale di Jindal sulle Acciaierie. Dopo lo stallo di Aferpi, ora il gruppo Jindal ha dimostrato di poter operare in modo spedito e con le giuste competenze tecniche in ambito siderurgico. In ballo ci sono duemila posti di lavoro.
All’incontro al Mise a Roma erano presenti i rappresentanti di Jindal (JSW Steel Ltd) il vicepresidente Arun Marheswari, Jayanta Acharya, Virendar Bubbar, Divyakumar Bahir insieme a Fausto Azzi, il commissario straordinario Piero Nardi, il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, il sindaco di Piombino Massimo Giuliani, e la Regione Toscana con il consigliere del presidente Gianfranco Simoncini insieme ad altri enti istituzionali.
Nel corso della riunione è stata presentata l’attività del gruppo, il 6° a livello mondiale tra i primi 37 produttori di acciaio con una produzione attuale che va dai 18 ai 23 milioni di tonnellate di produzione annuo e con impianti di acciaio negli Stati Uniti e in molti alti paesi del mondo.
I rappresentanti di Jindal hanno presentato un primo inquadramento del progetto e non ancora un piano industriale. Quasi terminata la “Due diligence”. Dalle prime indiscrezioni si è parlato della realizzazione di uno o due forni elettrici da realizzare nei prossimi tre-quattro anni. Nel frattempo ripartirebbero solo i tre laminatoi con semilavorati provenienti dall’India.
L’incontro è stato comunque positivo perché è servito a Jindal ad ottenere informazioni e notizie utili attraverso quesiti specifici che hanno posto a tutti i soggetti partecipanti.
Inoltre il gruppo ha già individuato due fasi di lavoro, una prima fase concentrata sulle demolizioni, e una seconda fase di investimenti e costruzione di nuovi impianti. Il ministro Calenda ha poi chiesto di avere maggiori informazioni sulle fasi degli investimenti per avviare i primi incontri con i sindacati.
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Aferpi, Rossi: “Passi avanti verso un piano industriale”
FIRENZE – L’incontro di oggi al Mise con i rappresentanti del gruppo Jsw e il ministro Calenda, al quale la Regione Toscana ha partecipato con il consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini e il responsabile della segreteria del presidente Paolo Tedeschi, è stato salutato positivamente dal presidente della Regione Enrico Rossi.
“Apprezzo l’impegno ribadito anche oggi da Jindal – afferma Rossi – di andare avanti con gli investimenti. Ricordo che la Regione continua ad essere disponibile con tutte le azioni e gli strumenti necessari a supportare la predisposizione di un piano industriale e a seguire da vicino tutti gli incontri istituzionali che si susseguiranno nei prossimi giorni”.
Il presidente ha auspicato che si arrivi in tempi brevi alla “formalizzazione di una proposta complessiva che, oltre alla fase iniziale concentrata sull’attività dei laminatoi, preveda il ritorno alla produzione di acciaio a Piombino, che è il principale obiettivo verso il quale tutti stiamo da sempre lavorando”.