RIMATERIA: CLAMOROSA MARCIA INDIETRO DELLA REGIONE SUI CONFERIMENTI
Piombino (LI) – Rimateria continua a essere al centro di una serie di vicende che si fanno sempre più ingarbugliate ed imbarazzanti. Durante la mattina è stato pubblicato dalla Regione Toscana il seguente decreto dirigenziale (PREMI SUL LINK) firmato dal dirigente regionale Andrea Rafanelli dal titolo “Diffida e contestuale sospensione di conferimenti per il mancato rispetto delle prescrizioni dell’AIA 189/2011”.
L’atto decretava le seguenti azioni, richiamandosi alla precedente diffida regionale di novembre 2017:
1. DI DIFFIDARE la soc. Rimateria spa, in qualità di gestore della discarica sita in loc. Ischia di Crociano in comune di Piombino, ad attuare tutte le azioni e gli interventi necessari a ricondurre la gestione delladiscarica nel rispetto delle prescrizioni di cui all’AIA 189 del 09/12/2011 rilasciata dalla Provincia diLivorno, come modificata dalla DGRT n. 761 del 01/08/2016, nonché nel rispetto della normativa disettore, ottemperando a quanto già prescritto con la precedente diffida di cui al decreto dirigenziale n.17478 del 29/11/2017 e con il presente atto, eliminando le difformità rilevate nel verbale di sopralluogo e nella relazione d’ufficio allegati quale parte integrante e sostanziale al presente atto (allegati 1 e 2), dando priorità agli interventi finalizzati a:
a) massimizzare l’estrazione di biogas, ripristinando almeno tutti i pozzi previsti in variante 3, realizzandone il collegamento al sistema di estrazione;
b) riavviare i motori di recupero energetico del biogas, dando priorità al recupero energetico, mantenendo comunque fin da subito costantemente funzionante la torcia di emergenza;
c) attuare gli interventi di copertura della discarica, con le diverse modalità previste in AIA per le distinte aree, necessari a ridurre le emissioni di biogas, l’infiltrazione di acque meteoriche e la produzione di percolato;
d) presentare l’aggiornamento del piano finanziario e il calcolo delle garanzie e conseguentemente, se necessario, l’adeguamento delle garanzie già prestate, a copertura degli oneri finanziari derivanti dalla nuova AIA; in ogni caso il gestore dovrà fornire risposta a tutte le osservazioni riportate negli allegati al presente atto;
2. DI SOSPENDERE il conferimento dei rifiuti, sino a che non sarà valutata, da parte di questa autorità competente, l’attuazione di quanto riportato al precedente punto 1 nonché dell’attuazione di tutti gli interventi già ordinati con la precedente diffida di cui al decreto dirigenziale n. 17478 del 29/11/2017 e delle ulteriori prescrizioni di cui al presente atto;
3. DI PRECISARE che la ripresa dell’attività di conferimento dei rifiuti rimane comunque subordinata, oltre a quanto stabilito al precedente punto 2, a quanto disposto dal Tribunale di Livorno con decreto di sequestro preventivo n. 5796/19 NR e n. 1240/18 GIP;
4. DI PRESCRIVERE che i tempi di attuazione degli interventi di cui al precedente punto 1 dovranno essere puntualmente descritti in un crono programma da inviare a questo Settore entro 10 gg dal ricevimento della presente; il crono programma dovrà essere accompagnato da una relazione descrittiva che dettagli e motivi le modalità e i tempi di intervento previsti;
5. DI PRESCRIVERE alla Soc. Rimateria SPA, entro 90 gg dal ricevimento del presente atto:
a) l’attivazione degli interventi di potenziamento del sistema di captazione del percolato individuati al paragrafo 3.2 dell’All.1 al progetto generale di VAR.4 “Protocollo gestione acque meteo”, procedendo già in fase di gestione operativa al controllo dei battenti di percolato come previsto dal
paragrafo 7.2 del PMC in fase di gestione post-operativa;
b) l’esecuzione di una campagna di analisi isotopica, sulle matrici percolato e acque sotterranee, nei modi descritti nella relazione allegata (allegato 2);
6. DI PRESCRIVERE la presentazione, entro 60 gg dal ricevimento della presente diffida, di una nuova analisi del rischio per la conferma della deroga al parametro DOC, che tenga conto di quanto espresso nel parere ARPAT richiamato in narrativa; la nuova analisi del rischio dovrà essere validata da ARPAT al
fine della conferma della deroga al parametro DOC;
7. DI ORDINARE alla Soc. Rimateria spa di attivare, entro 10 gg dal termine di cui al precedente punto 3, le procedure necessarie presso il Tribunale di Livorno, ai fini di ottenere le autorizzazioni previste al fine di realizzare gli interventi prescritti per la messa in sicurezza e il ripristino delle condizioni di esercizio;
8. DI ORDINARE alla Soc. Rimateria di attivare, entro 5 giorni dal ricevimento del presente atto, le procedure necessarie presso il Tribunale di Livorno, ai fini di ottenere le autorizzazioni necessarie all’esecuzione delle attività previste dal Piano di Monitoraggio e controllo approvato con l’AIA761/2016;
9. DI PRECISARE, in ottemperanza di quanto prescritto all’articolo 5, comma 3, della Legge 241/1990 che:
• il Settore responsabile del procedimento di cui al presente atto amministrativo è il Settore Bonifiche e Autorizzazioni Rifiuti ed Energetiche della Regione Toscana, con sede in Via di Novoli, 26 – Firenze;
• la responsabilità del procedimento è assegnata al Dirigente Andrea Rafanelli;
10. DI DISPORRE la trasmissione del presente provvedimento tramite Pec ai seguenti soggetti: Soc. Rimateria spa; Comune di Piombino; ARPAT sub-dipartimento di Piombino-Elba; Dipartimento della prevenzione della Azienda USL Toscana Nord Ovest; Al Tribunale di Livorno – Ufficio del G.I.P. (Procedimento 1240/18 – Dott. Marco Sacquegna); Alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Livorno (procedimento n. 5796/17 – Dott. Massimo Mannucci); Comando Carabinieri Tutela per l’Ambiente Nucleo Operativo Ecologico di Grosseto.
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Nella tarda serata dello stesso giorno (Venerdì 20 aprile alle 19 e 50), cambio di programma: la REGIONE TOSCANA fa una clamorosa e imbarazzantissima marcia in dietro.
«A proposito di articoli di stampa sul decreto regionale con il quale si dispone la sospensione dei conferimenti nella discarica di Rimateria a Piombino, a seguito del provvedimento di sequestro del marzo scorso, la Regione Toscana ritiene necessari alcune doverosi chiarimenti.
L’amministrazione regionale, venuta a conoscenza del provvedimento di dissequestro disposto dall’autorità giudiziaria in concomitanza al provvedimento amministrativo di competenza regionale, ha provveduto a rettificare quest’ultimo, rendendolo assolutamente congruente con il provvedimento dell’autorità giudiziaria.
Il decreto di rettifica deve tuttavia essere inserito in procedura a seguito della pubblicazione del primo.
I due atti invece, verranno notificati contemporaneamente all’azienda Rimateria.
Il decreto di cui si parla nell’articolo non è pertanto efficace e non viene disposto alcun blocco ai conferimenti che potranno riprendere così come indicato dall’atto di dissequestro.
L’assessore Fratoni, nel dirsi dispiaciuta per tale anticipazione parziale e non rispondente alla realtà dei fatti, ha ricordato che l’azione della Regione è stata di totale adesione all’attività dell’autorità giudiziaria e della polizia giudiziaria con le quali la Regione ha costantemente collaborato».
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FACCIAMO ADESSO UN BREVE RIASSUNTO DI QUELLO CHE E’ SUCCESSO NELL’ULTIMO MESE:
1) Il 21 marzo la discarica gestita da RiMateria a Ischia di Crociano viene posta sotto sequestro con atto del Gip di Livorno. Il provvedimento è conseguente ad una serie di verifiche sul sito, attuate nell’ultimo anno da parte di funzionari regionali e dei carabinieri del Noe. Controlli che hanno portato a rilevare una serie di irregolarità presenti nell’impianto e contrastanti con le autorizzazioni all’esercizio rilasciate dalla Provincia nel 2007 e 2011.
2) RiMateria, che ha sempre sostenuto di aver dato corso, dopo anni di inerzia, ai lavori di messa a norma, ha presentato istanza di dissequestro attraverso un proprio legale. In ballo, per la spa del presidente Valerio Caramassi, una sessantina di posti di lavoro (maestranze peraltro senza tutele) e la stessa vita della società che senza l’attività della discarica, ovvero senza i conferimenti e quindi gli incassi, non solo non avrebbe potuto provvedere ai lavori di regolarizzazione ma avrebbe avuto anche gravissimi problemi nella gestione ordinaria.
3) Pochi giorni fa, il 18 aprile, lo stesso Gip di Livorno ha deciso il dissequestro dell’impianto con il parziale ok anche da parte del sostituto procuratore che conduce le indagini sulla discarica. La motivazione si lega all’esigenza di non aggravare una situazione precaria con un atto di blocco che avrebbe impedito le opere di messa a norma.
4) In data di oggi, 20 aprile, la direzione ambiente e energia della Regione Toscana, per iniziativa del responsabile del settore, ha adottato un nuovo decreto di diffida a RiMateria con la contestuale e immediata sospensione dei conferimenti dei rifiuti.
5) Il decreto inviato la mattina viene disconosciuto in serata dalla stessa Regione Toscana.
A questo punto, dire che la situazione è “ingarbugliata” è perfino poca cosa.