PIOMBINO: REGOLAMENTO URBANISTICO, INCONTRO CON I PROFESSIONISTI

Piombino vista da Piazza Bovio

Piombino (LI) – Si è svolto ieri mattina (23 aprile) a palazzo Appiani il secondo incontro del percorso di presentazione e confronto sulla Variante di adeguamento del vigente Regolamento urbanistico, rivolto ai professionisti del settore. Presenti all’incontro una trentina di professionisti, rappresentanti di diversi ordini professionali insieme all’assessore all’urbanistica Carla Maestrini, alla dirigente del Settore programmazione territoriale ed economica Camilla Cerrina Feroni, a Silvia Lancioni responsabile del Servizio Edilizia e Laura Pescini responsabiile del servizio Progettazione e gestione degli strumenti urbanistici.

“L’amministrazione comunale ha deciso di  una fase di adeguamento/manutenzione del vigente Regolamento Urbanistico con l’obiettivo di promuovere e favorire occasioni di investimento e di sostegno alle imprese nei diversi settori dell’economia locale, interventi di recupero e di riconversione del patrimonio edilizio esistente, l’attuazione degli interventi di trasformazione già previsti dal vigente RU – ha spiegato l’assessore Maestrini –  Per questo nel 2016 fu avviata una campagna d’ascolto sulla base della quale sono pervenute proposte e segnalazioni da cittadini e professionisti. Si tratta di un atto da inquadrarsi in una più generale revisione degli strumenti urbanistici, che prevede anche la revisione del Piano Strutturale d’area e che ha visto l’approvazione della Variante di riqualificaizone industriale, conosciuta come Variante Aferpi. Quest’ultima in particolare, si pone in sinergia rispetto alla variante che presentiamo questa mattina, nata nel contesto della situazione di recessione economica del territorio in relazione alla grave crisi del polo siderurgico e del relativo indotto, con l’intento di favorire e sostenere anche i micro investimenti nel settore dell’edilizia, del turismo e della PMI, a supporto ed integrazione delle ulteriori azioni di rilettura e di ripianificazione delle aree industriali, messe in campo dall’amministrazione comunale.”

L’architetto Cerrina Feroni ha poi spiegato l’iter procedurale della variante e i temi interessati dallo strumento di pianificazione. Pur facendo parte della stessa cornice, la variante è stata suddivisa in due fasi: la prima (che tratta il 74% circa delle segnalazioni pervenute) riguardante temi e previsioni interne al perimetro del territorio urbanizzato non incidenti sui beni paesaggistici,   e una seconda fase da attivare successivamente, probabilmente durante l’estate mediante procedimento ordinario, che potrà riguardare previsioni esterne al perimetro del territorio urbanizzato e/o incidenti sui beni paesaggistici.

I temi presi in considerazione in questa prima fase riguardano in gran parte modifiche puntuali e modifiche delle destinazioni d’uso  del patrimonio edilizio esistente; modifiche di destinazione urbanistica, modifiche normative su categorie degli interventi.

Le modifiche normative introducono dei correttivi testi a venire incontro alle esigenze di incentivare attività economiche e turistiche.

Per favorire l’insediamento e lo sviluppo in ambito urbano di attività ricettive extra-alberghiere (bed and breakfast, affittacamere, residenze d’epoca…), che sono esercitabili in unità immobiliari a destinazione residenziale, si introduce la possibilità di derogare dalla superficie minima di 45 mq prevista per gli alloggi; stessa possibilità sarà introdotta anche per i casi di frazionamento a unità immobiliari esistenti. In entrambi i casi, tuttavia, in sede di presentazione del titolo edilizio e/o abilitativo ai fini dell’esercizio dell’attività, dovrà essere prodotto un atto d’obbligo di impegno al ripristino dell’originaria dimensione alla cessazione della stessa.

Altre novità riguardano il centro storico, dove, anche a fronte del fenomeno di abbandono e mancato utilizzo dei fondi a piano terra, viene estesa la possibilità di mutamento di destinazione d’uso a fini residenziali dei piani terra dei fabbricati, esclusivamente al fine di favorire lo sviluppo della micro-ricettività turistica, riferibile alle categorie extra alberghiere.

Viene estesa inoltre la tipologia ricettiva dell’albergo diffuso ad altri ambiti della città, oltre al centro storico dove era già ammessa, per incentivare e facilitare l’attuazione delle previsioni del RU per finalità turistico ricettive nel centro urbano della città.

Nell’ambito artigianale e commerciale di San Rocco, sarà possibile inoltre l’insediamento di medie strutture di vendita del settore alimentare, attualmente non consentito, in quanto l’ambito, prevalentemente rivolto a servizio della residenza, è già caratterizzato dalla presenza di funzioni commerciali.

Il 4 maggio alle ore 15 sempre a palazzo Appiani la variante verrà presentata agli operatori turistici.

Scritto da il 24.4.2018. Registrato sotto ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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