BARSOTTI (PD): «PARODI E GELICHI FANNO “IL TIRO AL PICCIONE” PER FINI ELETTORALI»
Piombino (LI) – Secondo il capogruppo in consiglio comunale del Pd Rinaldo Barsotti, le mosse del sindaco di Suvereto e del consigliere di Ascolta Piombino hanno solo un fine elettorale e nel suo comunicato prova a smontare le loro argomentazioni. Ci sarà riuscito?
«Mentre una maggioranza silenziosa – inizia Rinaldo Barsotti – anche troppo silenziosa semmai, porta avanti un duro lavoro con coscienza a caparbietà i cui risultati saranno presto sotto gli occhi di tutti, qualcuno si può permettere di giocare al tiro al piccione, solo che ha sbagliato bersaglio ed il piccione non sarà così stupido da farsi impallinare da un gruppetto che punta solo al fine elettorale.
Gli episodi che vedo stamani sulla stampa locale, peraltro con grande risalto…, sono almeno due, uno riguarda la furbata del sindaco Parodi che incurante del suo ruolo istituzionale offre sponda ad una parte politico-sindacale largamente minoritaria e comunque non rappresentativa dell’intera comunità, cercando di far passare una richiesta che da mesi si tenta di far passare nei vari consigli e cioè quella di realizzare una passerella allargata a tutti i consigli sulle vicende industriali, eppure avrà visto come il consiglio di Piombino si è mosso organizzando un consiglio tematico ed invitando tutti ma proprio tutti gli attori interessati, niente da fare le tattiche partitiche hanno il sopravvento in costui, noi continuiamo ad andare avanti in modo serio e bene ha fatto il gruppo della minoranza PD di Suvereto a prendere posizione contro questa mossa strumentale e demagogica, quella si, del sindaco Parodi.
L’altro episodio è l’ennesima presa di posizione del consigliere Gelichi che ancora una volta, dopo che ripetute volte gli è stato spiegato come sia impossibile e fuori di ogni regola ciò che lui chiede a gran voce per l’utilizzazione di un sito che non è nelle disponibilità del comune e nemmeno nelle sue, il porticciolo dell’Enel.
Probabilmente questo modo di fare gli creerà alcuni consensi ma sarebbe meglio che chi gli da questi consensi si informasse da fonti più veritiere, questo è il mio suggerimento.
Il sindaco non risponde, altra bugia da aggiungere alla collezione già abbastanza corposa del nostro Gelichi.
Il sindaco – conclude Barsotti – ha risposto eccome anche nell’ultimo consiglio, basta andare a rileggersi le trascrizioni o a visionarne lo streaming, ma siamo sempre là, a furia di ripetere una bugia magari potrà diventare realtà? A me tutto questo in un passaggio così delicato per la nostra comunità mi sembra patetico, per fortuna come amministrazione abbiamo idee chiare e non ci facciamo condizionare né distogliere da un’azione determinata e costruttiva che passo dopo passo farà cogliere risultati che saranno presto sotto gli occhi di tutti i nostri concittadini».
Rinaldo Barsotti
__________________________________
ASSEMBLEA POPOLARE: I LAVORATORI VANNO ASCOLTATI SEMPRE
Quanto è accaduto nel Consiglio Comunale di Suvereto del 30 aprile scorso secondo la lista suveretana “Assemblea popolare” è surreale.
«Nel dicembre scorso gli operai Aferpi avevano chiesto ai sindaci della Val di Cornia di essere ascoltati nei consigli comunali per esporre le loro profonde preoccupazioni per una situazione in stallo da troppo tempo e per chiedere la disponibilità a convocare consigli comunali congiunti : altra richiesta di essere ascoltati era arrivata dai lavoratori di Rimateria, interessati da una criticità contingente. Solo il Sindaco di Suvereto si era reso disponibile per gli operai Aferpi, mentre dagli altri Sindaci proveniva solo silenzio; così Parodi ha deciso di portare nel consiglio comunale di Suvereto un odg con questa istanza, lasciando ai lavoratori di Rimateria prima e a quelli di Aferpi a seguire, l’apertura della seduta istituzionale; il suo unico rammarico era quello di non recepire analoghe istanze di decine di lavoratori nelle stesse condizioni, svantaggiati da minore esposizione mediatica , poca organizzazione autonoma e forse da poco interesse da parte di certa politica locale.
Lo ha fatto in una data dalla forte carica simbolica ed evocativa: la vigilia del Primo Maggio , quando anche quelli poco inclini ad ascoltare riempiono piazze reali e virtuali di discorsi sul lavoro.I
Quello che accaduto in quella seduta è una pagina buia della democrazia: i consiglieri del Partito Democratico si sono rifiutati di ascoltare i lavoratori adducendo motivazioni poco comprensibili ed evidentemente pretestuose ; questo fatto seguiva di pochi giorni la loro assenza immotivata ad una commissione sulle politiche Sociali.
Il giorno successivo, con coordinamento esemplare, il solerte Segretario del Circolo della Fabbriche del PD si affettava a scrivere che a Suvereto erano andate in onda ‘ prove tecniche di delegittimazione sindacale’.
Verrebbe da chiedere ai consiglieri del PD suveretano di ritrovare il senso della realtà e di provare ad onorare le (perdute) radici democratiche e sociali: si trattava solo di ascoltare lavoratori in difficoltà che chiedono di essere ascoltati, senza entrare nel merito in dibattiti che sono prerogative di altri sedi.
Al solerte Segretario delle Fabbriche verrebbe da consigliare di non scomodare i Sindacati, che hanno il loro bel daffare con la perdita di adesioni , soprattutto nelle fasce più giovani, e combattono – a prescindere da Parodi – una battaglia contro una preoccupante crisi di rappresentatività. Verrebbe da chiedergli chi e cosa rappresenta, se non un sistema politico autoreferenziale scollegato dal mondo reale. Forse non si è accorto che ‘ le prove tecniche si delegittimazione’ della sua area politica di riferimento sono già andate in onda da un pezzo e che sempre più fasce popolazione debole non si sentono più rappresentate da quell’area politica e guardano altrove. ”
Assemblea popolare è orgogliosa del sindaco e dei consiglieri di maggioranza che hanno ascoltato i lavoratori, perchè siamo per il pluralismo e per la libertà di pensiero e di parola, a differenza di chi legittima solo le opinioni allineate».
Coordinamento Assemblea Popolare Suvereto