RIMATERIA: LA DISCARICA CHIEDE AI PIOMBINESI 350 MILA EURO
Piombino (LI) – Manca il numero legale in consiglio comunale a Piombino, e le opposizioni escono dall’aula per non far approvare il prestito da 350mila euro indirizzato alla discarica di Rimateria per permettere alla società (che non gestisce i rifiuti urbani che vanno a Grosseto, ma quelli speciali provenienti da tutta Italia, ndr.) di pagare, in parte, la polizza fideiussoria a favore della Regione Toscana relativamente ai costi futuri di gestione e post gestione della discarica di Ischia di Crociano.
«E’ una maggioranza allo sbando, ancora una volta inciampa sul numero legale» hanno spiegato Movimento 5 Stelle, Ascolta Piombino, Ferrari Sindaco, Un’Altra Piombino e Rifondazione Comunista. «L’intero blocco delle opposizioni presenti in aula ha deciso di abbandonare il Consiglio comunale nel momento in cui, sulla discussione di due delibere di Giunta relative a temi di bilancio, la maggioranza non poteva garantire il numero legale, come dovrebbe essere in caso di approvazione di documenti che la stessa ritiene strategici il bilancio, soprattutto le sue variazioni, è argomento di grande valenza politica: la mancanza del numero legale evidenzia una crepa proprio sui criteri di scelta e le minoranze hanno il dovere di rilevare tale debolezza.
In altre parole, se la maggioranza non è in grado di governare il territorio attraverso gli strumenti di governo, i cittadini devono saperlo e il modo migliore è evidenziarlo uscendo dai consessi, che è una nostra democratica prerogativa. Il consiglio comunale sarà sicuramente riconvocato, ma le contraddizioni di una maggioranza in netta difficoltà saranno ancora lì, ben evidenti, dentro e fuori l’istituto comunale.
Una delle variazioni di bilancio – spiegano le opposizioni – riguardava il prestito di ben 350.000 euro che la Giunta voleva riconoscere a Rimateria, argomento assai rilevante» e le opposizioni annunciano all’unisono che «sull’ampliamento degli spazi di discarica, sui nuovi insediamenti produttivi previsti dall’amministrazione, nonché più in generale sul tema ambientale, le forze di minoranza, preoccupate per le scelte legate al ciclo dei rifiuti, hanno visioni articolate su cui faranno fronte comune».
Il sindaco Giuliani però tranquillizza: “Non c’è nessuna defezione da parte del Consiglio”.
“In realtà per l’assenza di quattro consiglieri di maggioranza, assenze motivate da problemi personali e non politici, i consiglieri di minoranza hanno deciso di far saltare il numero legale in Consiglio e di rimandarne la seduta che a questo punto abbiamo fissato nuovamente per lunedì 16 Luglio. C’erano delle delibere importanti da discutere che davano il via libera a operazioni di sostanza, tra cui lo stanziamento di 350mila euro a Rimateria per far ripartire l’azienda dopo il sequestro. Una questione che tra l’altro era stata sollecitata dalle minoranze stesse”.
“Mi chiedo: la difesa democratica di tutte le posizioni, anche di quelle di opposizione, si fa stando in aula e discutendo oppure abbandonando la discussione? Con questo voglio richiamare tutti a una assunzione di responsabilità nei confronti dei cittadini e delle istituzioni democratiche”, ha concluso Giuliani.
In ogni caso la discarica di Ischia di Crociano crea ancora problemi a questa maggioranza. I più scafati in materia però pensano che la preoccupazione più grande dei consiglieri di maggioranza sia stata quella della Corte dei Conti, che se mettesse mano alla pratica “Rimateria” potrebbe perfino arrivare a chiedere conto personalmente ai consiglieri che approveranno questa operazione. Come al solito “Chi vivrà, vedrà”.