RECUPERATA ECOBALLA TRA PIOMBINO E FOLLONICA
Piombino (LI) – Lunedì 13 agosto un’ecoballa (grossa balla di rifiuti pressati destinata a essere smaltita nei termovalorizzatori) dispersa in mare lungo la Costa Est del comune di Piombino, è stata trovata incastrata sulla scogliera di fronte alla struttura balneare Baia Etrusca. Un rifiuto a forte rischio di rottura con rilascio in mare di prodotti derivati da rifiuti, prevalentemente combustibile da rifiuti (CDR).
La collaborazione tra Ufficio Circondariale Marittimo di Piombino e Comune ha scongiurato qualsiasi tipologia di danno a livello ambientale anche alla luce delle cattive condizioni metereologiche che hanno interessato nella nottata la zona del ritrovamento.
Dapprima, intorno alle 18,30, infatti si sono attivati due mezzi della Capitaneria di Porto, comunque in costante contatto con il servizio demanio marittimo del Comune di Piombino preventivamente informato della situazione.
Le due motovedette hanno tentato senza fortuna di recuperare l’ecoballa cercando di allontanarla dagli scogli e favorirne poi lo spiaggiamento per un successivo recupero da terra.
Intorno alle ore 19, dato che il primo tentativo non era andato a buon fine, il servizio Demanio ha contattato la ditta Permare per un intervento in urgenza via mare. L’intervento è terminato alle ore 22 con la rimozione dell’ecoballa, caricata su uno dei mezzi della ditta e poi resa disponibile alle autorità di controllo per le successive indagini.
In via precauzionale sono state posizione nella zona dell’intervento delle panne di contenimento perché la scarsa visibilità non permetteva in quel momento di valutare l’eventuale rilascio di materiale inquinante in mare.
Il tempestivo intervento dei mezzi della Guardia Costiera di Piombino ha evitato lo spiaggiamento del materiale contenuto nell’ ecoballa in una zona particolarmente frequentata da bagnanti.
L’ Ufficio Circondariale Marittimo di Piombino, dopo aver informato l’Autorità Giudiziaria dell’accaduto, sta procedendo alle indagini previste e con la collaborazione dell’ ARPAT sta effettuando campionamenti sul materiale recuperato.