LETTERE: A PIOMBINO SI È RISTRETTA LA DEMOCRAZIA?
Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
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Si resta sempre stupiti dalla capacità degli esponenti della maggioranza del consiglio comunale, espressione di un solo partito localmente egemone, almeno per ora, di comportarsi con modalità totalmente contrarie ai principi democratici a cui lo stesso partito dichiara costantemente di ispirarsi.
Ciò è quanto è accaduto sulla questione del progetto relativo al trattamento dei rifiuti portato avanti da Rimateria col pieno appoggio della dirigenza PD locale.
Sulla più che legittima richiesta di referendum cittadino avanzata formalmente da tutte le opposizioni la maggioranza PD in modo compatto ha opposto un netto rifiuto. Riflettiamoci attentamente: perché non hanno accettato di sottoporre quel progetto, sostenuto fortemente dal PD locale, alla consultazione cittadina? Forse perché sarebbero stati clamorosamente bocciati!
Il referendum su tali tipologie di radicali interventi sul territorio rappresenta l’espressione massima della democrazia, cioè proprio ciò che il PD dichiara nelle intenzioni di difendere sempre “senza se e senza ma”. Ma nei fatti si comporta né più né meno come dittatura, imponendo le sue scelte e rifiutandosi di interpellare proprio quei cittadini fra cui sono compresi tutti i suoi elettori.
E’ un comportamento infido che dovrebbe essere ricordato dagli elettori che saranno chiamati alle urne l’anno prossimo. Come poter dare fiducia a coloro che non tollerano nemmeno di ascoltare l’opinione degli elettori su una questione così delicata per la città come sarà la realizzazione di quella infame montagna di rifiuti che gli amministratori locali, con l’appoggio della maggioranza consiliare, “impongono a forza” di installare proprio all’ingresso di Piombino?
Al di là della dimensione squisitamente tecnica ed economica del problema rifiuti su cui ognuno può legittimamente avere una sua opinione, il grave fatto accaduto in Consiglio evidenzia la faccia totalitaria nascosta del PD locale. Quando un potere, qualsiasi sia, si prolunga per troppo tempo, si trasforma lentamente e sottilmente in sovranismo di pochi: questo è ciò che abbiamo adesso, e il solo modo di interrompere tale deriva è quello di cambiare.
E questo non dovrà essere dimenticato nelle urne, al momento di scegliere a che affidare il futuro di Piombino.
Alberto Nannoni
Piombino