DISCARICA: DEPOSITATI I QUESITI, MANIFESTAZIONE PROBABILMENTE SABATO

Piombino (LI) – Martedì 18 Settembre  sono stati presentati dal comitato promotore i quesiti referendari in merito al nuovo progetto di nuova discarica presentato da Rimateria per la discarica di Ischia di Crociano. Vista poi la comunicazione da parte dell’amministrazione comunale che lunedì 24 settembre sarà effettuata la cessione del primo 30% di quote ai privati, il Comitato ha anche organizzato una assemblea straordinaria urgente nella stessa sera, nella quale l’assemblea ha proposto di organizzare urgentemente, e quanto prima, una manifestazione di Piazza (probabilmente sabato se compatibile con i ristrettissimi tempi imposti dalla cessione) per dissentire su una cessione autorizzata dall’amministrazione, ma che non era nel programma elettorale della giunta Giuliani.

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Apprendiamo dalla stampa che il 24 settembre verrà portato all’approvazione dei soci Asiu l’accordo definitivo per la vendita del primo 30% delle azioni di Rimateria a Unirecuperi. Facciamo un appello ai Sindaci proprietari di Rimateria affinché la ratifica dell’accordo definitivo sia sospesa almeno fino a quando la commissione esaminatrice del Comune di Piombino si pronuncerà sulla ammissibilità dei quesiti referendari. Sarebbe un segnale sia di rispetto della democrazia sia verso i 3000 cittadini firmatari (firme allegate alla richiesta di referendum) e verso la cittadinanza tutta.

Nel primo quesito referendario si richiede  il parere dei cittadini sulla costruzione di una nuova enorme discarica da 2,5 milioni di metri cubi in un’ area confinante l’attuale, ad Ischia di Crociano.

Nel secondo quesito si richiede ai cittadini di esprimersi sulla vendita del 60% delle azioni di Rimateria a privati. Il Comitato di Salute Pubblica di Piombino-Val di Cornia si è più volte espresso contro tali scelte. L’ampiezza della discarica è tale da svelare in modo del tutto evidente che i nuovi spazi di discarica richiesti per rifiuti speciali, hanno come riferimento il mercato nazionale.

Questa scelta mette definitivamente del tutto in secondo piano le finalità legate alla gestione dei rifiuti speciali del territorio. Del resto è quanto è successo fino ad oggi. La montagna di rifiuti che colpisce la visuale e l’olfatto di chi si reca dalla 398 a Piombino, chi si avvia alle spiagge della costa Est o all’oasi del WWF, è stata creata con rifiuti che provengono da dieci regioni Italiane. La discarica quindi convoglierà su Piombino rifiuti da ogni dove e darà l’avvio al proposito di fare di Piombino un centro di livello Nazionale per lo stoccaggio ed il trattamento dei rifiuti.

Molte sono le ditte che come la CREO (trasformazione dei rifiuti in lignite-carbone) hanno chiesto di insediarsi nella nostra zona. Ma la discarica e le ditte che trattano i rifiuti a fronte di una occupazione di poche decine di posti di lavoro, occupano territorio, hanno forti impatti ambientali e sulla salute pubblica, escludono lo sviluppo di settori che danno maggiore occupazione: turismo, commercio, agricoltura di qualità, attività legate al mare come l’allevamento e la nautica da diporto.

La nuova progettata discarica sorge vicino al mare, vicino al Fosso Cornia Vecchia, vicinissima ad abitazioni civili, in un territorio che subisce ed ha già subito fin troppo i problemi legati all’inquinamento ambientale. Un territorio che ha bisogno di essere bonificato e non di altre attività di forte impatto  ambientale. Il Comitato Salute pubblica di Piombino-Val di Cornia non ha niente contro Rimateria se questa resta al servizio del nostro territorio.

Il nuovo progetto si basa invece sulle facili e redditizie attività di discarica. Con la vendita delle azioni è certo che i privati sceglieranno la linea di affari più semplice e redditizia(fare discarica) mentre la finalità pubblica di Rimateria, quella legata al riciclo e alle bonifiche, non potrà più essere perseguita , a maggior ragione, quando i Comuni possiederanno solo il 40% delle azioni.

Ma indipendentemente dalle nostre opinioni che speriamo di poter esporre in confronti e dibattiti pubblici il Comitato promotore del Referendum ha sottolineato la necessità che su scelte così importanti per la nostra città, i cittadini devono potere esprimere la loro opinione. Scelte che non erano nel programma elettorale del 2014 ma perseguite successivamente senza un confronto con la cittadinanza.

Comitato Salute Pubblica

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M5S: SILENZIO SULLA CESSIONE DEL 30% AI PRIVATI

La cessione del 30% del pacchetto azionario di Rimateria a Unirecuperi avvenuto sotto traccia e senza una tempestiva informazione del Consiglio comunale, viene considerata inaccettabile dal capogruppo del Movimento Cinque stelle Daniele Pasquinelli.

Il Consiglio comunale, tiene a ricordare Pasquinelli «è la massima rappresentanza di tutti i cittadini piombinesi. L’intera vicenda è stata gestita dalla maggioranza che governa questo Comune con estrema arroganza. Rammento a tutti che nelle linee di mandato del sindaco non era in alcun modo programmata la realizzazione di una nuova discarica da 2,5 milione di metri cubi».
Secondo il rappresentante Cinque stelle l’amministrazione comunale non può vantare alcun mandato elettorale su questa vicenda perché non prevista nel programma elettorale del sindaco Giuliani del 2014.
«Nonostante ciò, – conclude Pasquinelli – hanno visto bene di bocciare la richiesta di referendum consultivo avanzata dai gruppi di opposizione, evitando di far esprimere i cittadini sia sul progetto che sulla vendita delle quote. Vendita che, se concretizzata, vincolerà irrimediabilmente anche la prossima amministrazione di qualsiasi colore essa sia e tutto questo a pochi mesi dalle elezioni amministrative».
Scritto da il 19.9.2018. Registrato sotto Foto, sociale, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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