PD, VINCE LA BONAFE’, MA C’E’ UNA EMORRAGIA DI VOTI IN VAL DI CORNIA
Val di Cornia (LI) – Si è votato fino a sera Domenica 14 ottobre 2018 per le scegliere tra i due candidati alle primarie del Pd, Simona Bonafè e Valerio Fabiani. I risultati dell’affluenza e delle preferenze che iscritti e non hanno espresso nell’urna hanno però mostrato numeri davvero imbarazzanti per il PD. Vediamoli insieme.
Valerio Fabiani perde quasi ovunque, anche in Val di Cornia, dove la Bonafè è avanti col 58%. E la renziana Bonafè non stravince solo tra Firenze e Prato, dove finisce 70 – 30, ma anche sulla costa: nella federazione livornese col 52%; a Massa Carrara con l’81%, Massa città all’89; con l’80% a Follonica; al 68,4% nell’Empolese, il feudo di Luca Lotti; al 91 a Barga, al 67,5 a Pistoia, al 68 a Grosseto. A vince col 50,7%. Insomma, l’enclave toscana per i Renziani è salva. Almeno osservando solo le percentuali, che però non mostrano l’affluenza reale.
Al voto nei 623 seggi della Toscana sono andate circa 45mila persone, 30mila in più dei 15mila iscritti che avevano fatto capolino nei circoli due settimane fa. Nel 2017 furono però 200 mila quelli presenti ai gazebo per la sfida Renzi-Orlando.
Nella provincia di Livorno hanno votato per le primarie quasi cinquemila persone e Valerio Fabiani ha ottenuto comunque una percentuale di consensi che supera il 40%.
Nella federazione Val di Cornia-Elba un totale di 2458 votanti con la Bonafè che ha ottenuto 1425 consensi (58,9%), mentre Fabiani 996 (41,1%).
A Piombino totale di 1107 votanti, 649 Bonafè (58,8%) e Fabiani 454 (41,2%).
A Campiglia totale votanti 552 voti. Di cui 298 (56,3%) a Bonefè e 231 Fabiani (43,7%) .
A San Vincenzo totale 321 di cui 240 Bonafè (66,9%), 72 Fabiani (23,1%).
A Suvereto 135 partecipanti: 95 per la Bonafè (70,9%) e 39 per Fabiani(29,1%).
All’Elba vince Fabiani: su un torale di 326 voti ce ne sono stati 128 per la Bonafè (39,3%) e 198 per Fabiani (60,7%).
Nella federazione PD di Livorno (che comprende anche Cecina, Rosignano e Collesalvetti oltre a Bibbona e Castagneto) il numero dei votanti è stato di 2280, leggermente più basso che in Val di Cornia nonostante il numero di abitanti superiore, e la Bonafè ha raccolto 1197 voti (52,50%), mentre Fabiani 1083 voti (47,50%).
E chiaro che i numeri sono lontani anni luce dai risultati delle primarie del 2013 quando nella federazione Val di Cornia-Elba andarono a votare 10.150 persone, sfiorando le cifre del 2012 quando al primo turno delle primarie in lizza c’erano oltre a Bersani e Renzi anche Tabacci, Puppato e Vendola e alle urne andarono in 10.317.
Nel 2013 i dati finali indicavano in 4.676 votanti a Piombino, 1899 a Campiglia, 1221 in totale tra San Vincenzo e San Carlo, facendo così salire il dato complessivo della Val di Cornia a quota 8.441 contro un ben più misero risultato di 2132 votanti del 2018, mostrando una flessione del 75% dei votanti alle primarie PD.
Tra i casi estremi di questa sconfitta (che in molti attribuiscono anche all’atteggiamento tenuto dal partito nei confronti della vicenda RImateria) i soli 1107 votanti a Piombino (pari al 23,7% dei votanti del 2013) quando i tesserati al PD nella città promontorio sono circa 1250, ed i soli 321 votanti a San Vincenzo, dove nel 2013 erano invece andati alle urne 1221 persone e addirittura nel 2014 per le primarie a Sindaco avevano votato in 2221.
Numeri sui quali il neo segretario Bonafè dovrà riflettere attentamente, visto che nel 2020 si vota per le regionali in Toscana e il PD rischia seriamente di perdere l’ultima regione “rossa” d’Italia.