M5S: BERTOCCI, SI PERDONO I POSTI E SI SPRECANO RISORSE PUBBLICHE
Piombino (LI) – La Bertocci Montaggi ha comunicato nei giorni scorsi ai sindacati l’apertura della procedura di licenziamento per 15 dei suoi 36 dipendenti. L’azienda, secondo quanto riferiscono Fim, Fiom e Uilm, ha spiegato questa decisione «con la crisi della ex Lucchini, e la mancata realizzazione del progetto improntato al riutilizzo della centrale Edison, acquisita con tutto l’organico in forza nel 2016, ed è impossibilitata ad adottare misure sostitutive al licenziamento collettivo» dichiarando un esubero di 15 persone.
Lo scorso anno però la Regione Toscana ha investito 63 mila euro per formare questi dipendenti… soldi spesi male secondo il Movimento 5 Stelle se poi questo personale non sarà mai utilizzato.
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BERTOCCI: SI PERDONO I POSTI E SI SPRECANO LE RISORSE PUBBLICHE
Un altro pezzo di occupazione alza bandiera bianca nel nostro territorio. E’ recente la notizia che l’azienda Bertocci Montaggi ha avviato la procedura per il licenziamento di 15 dei suoi 36 dipendenti. Purtroppo il disastro che ha colpito l’indotto siderurgico piombinese ha già mietuto moltissime vittime, tanto da assuefare la città a questo tipo di notizie, ma per noi non potrà esistere alcun tipo di rassegnazione alla perdita di posti di lavoro e siamo andati ad analizzare più nel dettaglio alcuni aspetti che riguardano la vita di questa azienda.
Correva l’anno 2017, quando il MISE stanziava ulteriori risorse per le aree di crisi industriale complessa di Livorno e Piombino per un totale di 14,5 milioni di euro. Risorse erogate dalla Regione Toscana tramite bando ed alle quali le aziende locali potevano concorrere per il finanziamento di progetti, tant’è che il Presidente Rossi dichiarò entusiasticamente: «Tutte insieme serviranno a creare 64 nuovi posti di lavoro a Livorno e 91 a Piombino, per un totale di 155 nuovi assunti».
Con Decreto 4691 del 06/04/2017 la regione assegna 63,000 euro, derivanti dal succitato bando, alla Horus SrL, azienda piombinese che si occupa di formazione, medicina del lavoro e sicurezza, per la realizzazione di un progetto dal titolo: “Riqualificazione Operai Bertocci Montaggi”. Si avete letto bene, gli operai sono stati riqualificati con soldi pubblici ed a distanza di poco più di un anno l’azienda li vuole licenziare, se non ci fosse da piangere verrebbe da ridere. Questo apre una discussione più ampia su come le risorse pubbliche destinate al nostro territorio vengano assegnate ed utilizzate.
A quest’ultimo caso vanno ad aggiungersi i fondi per la bonifica di Città Futura (inizialmente assegnata ad ASIU), la tombatura della discarica di Poggio ai Venti, il progetto contro l’erosione della spiaggia di Baratti, i fondi del PRRI utilizzati per l’urbanizzazione dell’APEA, per concludere con i tristemente famosi 50 milioni dell’Accordo di Programma del 2014 per le bonifiche di parte pubblica.
L’elenco sarebbe infinitamente più lungo, ma per ovvi problemi di spazio ci fermiamo qui.
E’ troppo comodo tuttavia dare la colpa alle farraginosità dei procedimenti amministrativi ed alla burocrazia, c’è un evidente problema di natura interamente politica su come vengono assegnate queste risorse e sulla validità dei progetti collegati.
MoVimento 5 Stelle Piombino
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BERTOCCI MONTAGGI. IL SINDACO GIULIANI HA INCONTRATO SINDACATI E LAVORATORI
In attesa del doppio appuntamento con l’Unità di crisi della Regione convocata a Firenze per martedì 23 ottobre – in cui saranno incontrati alla presenza del comune, prima i sindacati e poi azienda – il sindaco di Piombino Massimo Giuliani ha ricevuto i rappresentanti sindacali di Fim Fiom e Uilm e una delegazione di lavoratori della Bertocci Montaggi, a seguito della decisione aziendale di avviare la procedura di licenziamento per 15 lavoratori.
Nell’incontro è emersa la volontà condivisa dai partecipanti di riportare l’azienda a rivedere le proprie decisioni e proseguire un dialogo con la Regione e l’Autorità di sistema portuale dell’Alto Tirreno a favore di un piano di sviluppo aziendale che contempli la tutela dell’occupazione.
“Ritengo – afferma il sindaco – che ci siano le condizioni affinché l’azienda possa interrompere la procedura di licenziamento dei 15 lavoratori. Considero infatti che l’apporto delle centrali elettriche interne al Sin e l’alta professionalità dei lavoratori siano indispensabili nell’assetto di una reindustrializzazione che ha necessariamente nel porto il punto strategico principale assieme all’aspetto, non certo secondario, delle fonti di approvvigionamento energetico”.
“In questo percorso – sottolinea – vanno considerate quindi le grandi potenzialità di sviluppo del porto di Piombino, che intende favorire, secondo le intenzioni di tutte le istituzioni coinvolte, una diversificazione produttiva concretizzando gli interessi imprenditoriali legati ai nuovi insediamenti”.
“Con questa logica, condivisa anche da sindacati e lavoratori, – conclude Giuliani – ho chiesto alla Regione il coinvolgimento dell’Autorità di sistema portuale nell’incontro convocato il prossimo martedì dall’Unità di crisi della Regione toscana”.