“CITTA’ DEI RIFIUTI”: I COMMENTI DELLA POLITICA PRIMA DELLA MANIFESTAZIONE

Piombino (LI) – Domani a partire dalle 10 in Piazza Cappelletti (davanti al cinema Metropolitan) si terrà la seconda manifestazione organizzata dal comitato salute pubblica di Piombino per protestare sull’incremento del numero di aziende che trattano rifiuti sul teritorio, per le mai avviate bonifiche del SIN, e per il raddoppio della discarica di Ischia di Crociano, con un apporto di rifiuti superiore come quantità alla piramide di Cheope (2 milioni e 850 mila metri cubi). Leggiamo insieme i vari commenti.

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COMUNICATO CONGIUNTO: TUTTE LE OPPOSIZIONI ADERISCONO ALLA MANIFESTAZIONE

«Domani mattina ore 10,00, in Piazza Cappelletti a Piombino,  si terrà una manifestazione organizzata dal Comitato per la Salute Pubblica, contro la privatizzazione di RiMateria. Le forze politiche di opposizione Ascolta Piombino, MoVimento 5 Stelle, Un’Altra Piombino, Ferrari Sindaco, Rifondazione Comunista,  aderiranno alla manifestazione ed invitano tutta la cittadinanza a partecipare.

Il 29/11/2016, Rimateria si presentò ai consiglieri comunali con un documento su cui vi era scritto: “ non è in programma alcun nuovo sito di discarica”, sottolineato. Nel 2018 Rimateria presenta un’istanza di avvio del procedimento di valutazione ambientale “VIA”, relativa a: al punto 3 Progetto definitivo della nuova discarica su Area Li53. La Li53 è un sito di discarica industriale che presenta criticità ambientali e per la quale era stata avviata un’istruttoria coordinata dalla Regione per l’individuazione dei responsabili; la quale ha individuato i soggetti cui imputare gli obblighi di bonifica, quali Fintecna spa e Lucchini spa oggi in amministrazione straordinaria.

La delibera regionale, in seguito è stata impugnata da una sentenza del Tar, che ne stabilisce un difetto di competenza della Regione nei confronti del Ministero dell’Ambiente. Sentenza che non risolve le responsabilità e gli obblighi di bonifica; paradossale il fatto che un territorio che ha subito una discarica si debba prendere in carico anche l’onere della sua bonifica, ma sopratutto che quest’onere ci costi 2,8 milioni di metri cubi di conferimenti di rifiuti. La questione industriale, più volte invocata da Rimateria, poggia soltanto sulla presunzione di una futuribile ripresa dell’attività siderurgica, tutta da individuare, soprattutto nell’organizzazione dei siti di stoccaggio e raccolta, che potrebbero essere anche interni al sito industriale.

Tutto questo parte dal buco di bilancio lasciato da ASIU, che poteva essere riassorbito soltanto attraverso nuovi conferimenti. Ma l’appetito vien mangiando, e quando probabilmente sarebbe bastato solo un parziale ampliamento di 500 mila metri cubi; perché non andare a 2,8 milioni ? Il famoso buco di bilancio ha sempre presentato un mistero sulla sua entità precisa, anche questo è un bel problema, soprattutto per come si è generato; sicuramente era ed è consistente, si stimava intorno ai 50 milioni.

Questo deficit ha compromesso, evidentemente, anche l’ingresso di tutta Asiu impiantistica in Sei Toscana, cosa che avrebbe messo al sicuro anche le famiglie dei lavoratori. Se siamo qui oggi, a discutere se sia il caso di diventare un polo nazionale di raccolta dei rifiuti, oppure di dedicarci a economie più pulite, non è colpa dei piombinesi ma di chi ci ha governato in questi anni, e i protagonisti sono ancora quelli di oggi.

L’accelerazione della vendita del secondo pacchetto azionario, contestualmente alla richiesta referendaria,  non solo inficia uno dei due quesiti, ma è un evidente atto politico di rottura con la città. Il rispetto vuole reciprocità e trasparenza, ed è per questo che è importante sostenere i cittadini alla manifestazione di domani, noi ci saremo».

Ascolta Piombino
M5Stelle
Un’Altra Piombino
Ferrari Sindaco
Rifondazione Comunista

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LEGA: I RIFIUTI NON SONO NELLA NOSTRA NATURA

«Non è possibile che in una città civile come è sempre stata Piombino si debba vedere, annusare e leggere quello che invece è davanti agli occhi di tutti. Una discarica puzzolente i cui miasmi vanno da Villa Marina al confine con il comune di Campiglia e che causano danno d’immagine, di salute ed economico a tutto il comprensorio.

Ma non basta. Pur di raddoppiare la discarica e portare a Piombino una quantità di rifiuti superiore alla “Piramide di Cheope”, questi “galantuomini” stanno mortificando tutta la città, perché queste scelte non erano nel programma elettorale del PD che ha vinto le elezioni, e perché c’è un percorso referendario in atto che questa amministrazione sta calpestando impunemente.

Per vendere il primo 30% ci hanno messo più di due anni, ma complice la “scadenza” del quesito referendario, per il secondo 30% hanno fatto tutto in un mese, e nello stesso giorno della commissione referendaria lunedì prossimo, Rimateria venderà la maggioranza ai privati. Una fretta davvero immotivata, e senza alcuna spiegazione da parte dei Sindaci soci di Rimateria.

Senza la possibilità di esprimersi tramite referendum e a cinque mesi dalle elezioni, Piombino diventerà la “città dei rifiuti” senza che nessuno abbia autorizzato gli attuali amministratori a procedere in tal senso, mettendo ulteriormente a rischio un territorio che già oggi ha il più alto indice di tumori della regione Toscana.

Lega Val di Cornia

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SPIRITO LIBERO: SI ATTENDA LA RISPOSTA DELLA COMMISSIONE COMUNALE SUI REFERENDUM

«Abbiamo modo di apprezzare le risposte che ci vengono date e non staremo a ripetere quanto già detto in un nostro recentissimo comunicato stampa circa la necessità del coinvolgimento del governo su questa vicenda, ma a questo punto per coerenza sarebbe giusto che i Sindaci attendessero il pronunciamento della commissione comunale sull’ammissibilità dei Referendum, prima di ratificare la vendita di quote ai privati.

Dal momento che la gestione sarebbe privatizzata, ma la governance rimarrebbe pubblica, un gesto di ascolto nei confronti dei cittadini è quantomeno opportuno».

Andrea Fanetti
Coordinatore Spirito Libero per Piombino

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PARTITO DEMOCRATICO: PER NOI RIMATERIA E’ LA SOLUZIONE

Il logo del Partito Democratico

«Si iniziò così…. Con le liste di proscrizione, puntando il dito sui “cattivi”, mettendo i loro nomi alla berlina, provando ad isolarli da tutti. La fotografia che i 5 stelle tentano di scattare al PD è pittoresca, fuori da ogni etica politica. Nessuno della maggioranza, a suo tempo, si è pronunciato sull’uscita di Massimiliano Santini insinuando una sua collisione con le politiche del capogruppo Pasquinelli ed una evidente diversità di opinioni sulla politica nazionale dei 5 stelle e le scelte degli alleati.

È responsabile per una forza di governo nazionale invocare il “commissariamento” di una città? È responsabile cambiare palesemente opinione sedendo sui banchi della opposizioni invocando per due anni la necessità di trasformare Rimateria in soggetto completamente privato per poi ritrattare e chiedere un controllo totalmente pubblico? La bipolarità con la quale una forza politica come i cinque stelle si approccia al governo del territorio è disarmante.

Una comunità si definisce moderna se e quando riesce a sostenere il controllo della cosa pubblica primi tra tutti la salvaguardia dell’ambiente, la salute dei cittadini e le politiche di gestione e controllo dei rifiuti attraverso normative e regole precise, questo stiamo facendo.

Non si possono trasformare temi e argomenti così importanti in slogan da campagna elettorale.

Come sempre siamo pronti a dare tutte le informazioni necessarie ai cittadini che hanno il diritto di sapere e di capire e se l’informazione data fino ad oggi non è stata sufficiente, ne facciamo ammenda ma non saremo disposti ad intimorimenti elettoralistici.

Rimateria è la soluzione per il controllo regolare ed il trattamento dei rifiuti speciali se vogliamo che Piombino torni a produrre acciaio in modo pulito e prosegua il faticoso cammino di diversificazione economica per uscire dalla crisi e salvaguardare insieme alla salute dei cittadini anche nuovi spazi per il turismo e la promozione di altre attività economiche. È un domino dove una cosa esclude automaticamente le altre. Dicano ad alta voce che non vogliono che si produca più acciaio e che non interessa sapere dove e se eventualmente, un impianto industriale collocherebbe e tratterebbe rifiuti.

Sulla cessione della seconda trance del pacchetto azionario approvata da tutti i comuni si continua spudoratamente a fare disinformazione per minare alla credibilità del soggetto investitore.

Si continuano ad usare termini negativi propagandando l’intenzione della maggioranza di trasformare Piombino nella pattumiera d’Italia. È evidente che, sulla scia degli insegnamenti dell’alleato Salvini, i cinque stelle preferiscono alimentare le paure dei cittadini anziché proporre soluzioni».

Federazione PD val di Cornia Elba
Unione Comunale PD Piombino

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Scritto da il 26.10.2018. Registrato sotto Foto, sociale, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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