LEGA: «FERMIAMO QUELLE PALE ED IL CACCIUCCO DEL PD A PIOMBINO»
Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente dal Commissario della Lega Val di Cornia Tiziano Rombai.
«Nei giorni scorsi alcuni concittadini piombinesi – Inizia il Commissario Lega Rombai – ci hanno segnalato che al Quagliodromo sono stati avviati i lavori di realizzazione di 6 Torri eoliche un tempo affidate alla Fera e che oggi invece, sulla base di quanto indicato nel cartello esterno all’area di cantiere, saranno realizzate dalla società elettrica Ligure-Toscana, che però ha la sede legale a Bolzano.
Ora, pur sostenendo le energie rinnovabili, non possiamo non osservare che questa vicenda dell’installazione delle pale eoliche genera qualche perplessità, perché si ricollega alla questione complessiva del SIN e del futuro sviluppo di tutta Piombino.
Questo futuro, secondo il Partito Democratico è chiaramente un enorme “cacciucco”, che va avanti dai tempi dei “Fanghi di Bagnoli”, nel quale troviamo siderurgia, navi da crociera, agroittica, demolizioni navali, aree contaminate, discariche grandi quanto 100 campi di calcio di materiali speciali e pericolosi, porti turistici, pale eoliche e poveri bagnanti che prendono il sole al Quagliodromo soffocati da puzzo e rumore.
Il progetto delle “Pale eoliche” sembrava fosse stato stato messo in “stand by” con l’arrivo di Rebrab e della sua “rotonda ferroviaria” al Quagliodromo, ed invece adesso riparte, nel silenzio generale con un’altra società, in un comune come quello di Piombino che è invece abituato ad annunciare come “svolte epocali” perfino i rattoppi stradali.
Chiaro è che qualcuno aveva paura del dissenso per la fine annunciata dell’ultima spiaggia rimasta davvero ai piombinesi che, per un progetto che, notate bene, genera “ZERO” posti di lavoro, si vedono togliere anche l’amato “Quagliodromo” che tra il puzzo della discarica e il rumore dei generatori potrebbe diventare di fatto impraticabile.
Siamo favorevoli all’eolico, ma se fatto in mare aperto come nel resto d’Europa o sulle montagne, e se questi parchi eolici generano anche posti di lavoro per i residenti, non se queste vincolano un’area “vista mare” lunga due chilometri e larga 500 metri nel golfo di Follonica e danno lavoro di fatto solo a chi le costruisce.
Giulio Andreotti diceva sempre che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Per questo diciamo sin d’ora che probabilmente le bonifiche del SIN nella prossima legislatura non si potranno fare neanche se al governo ci sarà un’amministrazione virtuosa, perché qualcuno oggi ha già “lottizzato” tutta l’area, impedendo quella diversificazione che invece vogliono i piombinesi, e che chi è al governo locale oggi vuole probabilmente impedire per motivi ideologici, rendendo economicamente non più conveniente la bonifica stessa.
Pur di lottizzare il SIN – conclude Rombai – questa amministrazione non si è certo peritata di bocciare due referendum cittadini ed avviare quel “suicidio politico” in piena regola del locale Partito Democratico, che sta già avvenendo di fatto oggi davanti ai nostri occhi».
Tiziano Rombai
Lega Val di Cornia