VAL DI CORNIA: «RIFIUTI ED ENERGIA, UN ATTACCO SENZA FINE»
Piombino (LI) – La Federazione dei Comitati in difesa del territorio denuncia le scelte sbagliate ed invasive che stanno mettendo in ginocchio la Val di Cornia. Con l’occasione invitiamo questa domenica i residenti per comprendere bene cosa sta succedendo ad andare a far visita all’area del Quagliodromo che, in attesa dell’arrivo delle sei maxi Pale eolice alte 200 metri l’una, è ormai irriconoscibile.
«Ultima arrivata quella del parco fotovoltaico di 80 ettari sui terreni agricoli in località Bocca di Cornia: un consumo di suolo e un impatto paesaggistico enorme, dopo lo scempio delle sei pale eoliche alte 180 metri al Quagliodromo proprio a ridosso della spiaggia. Impianti industriali che si aggiungono a quell’insieme di scelte, dalla costruzione di una nuova enorme discarica di rifiuti speciali a Ischia di Crociano all’impianto Wecologist, piattaforma di stoccaggio e smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi, ad altri impianti in progetto per il riciclo dei rifiuti per cui Piombino è ormai comunemente appellata “la città dei rifiuti”.
Ma se la pianura piange, la collina non ride: il progetto di un distretto delle attività estrattive tra San Vincenzo e Campiglia, il potenziamento della centrale elettrica Terna a Suvereto, la costruzione di nuovi capannoni a Venturina sono tutte scelte che prefigurano una strategia di attacco al territorio senza precedenti, che mina le possibilità di rinascita rurale e turistica dell’intera Val di Cornia, di cui “Piombino città dei rifiuti” è ormai il lugubre biglietto da visita. Siamo solidali con la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) che ha preso coraggiosamente posizione contro il parco fotovoltaico e contro la centrale Terna di Suvereto che arrecherebbero danno all’agricoltura.
Il paesaggio è la risorsa fondamentale di un territorio come la Val di Cornia, quella che gli conferisce bellezza e che dà lavoro nel turismo, che valorizza le produzioni agricole, che valorizza l’immagine e favorisce l’attrattività. Invece le politiche regionali e locali continuano a deturparlo, a ridurre la risorsa in modo irreversibile. È ora di cambiare rotta. Serve una forte mobilitazione e uno scatto d’orgoglio, un vento nuovo che spazzi via la classe politica che si è resa responsabile di queste scelte e che sta svendendo il futuro dei giovani e del territorio».
Federazione dei Comitati in difesa del territorio:
Comitato Salute Pubblica Piombino
Comitato per Campiglia
Comitato No Terna Suvereto