PIOMBINO: DISCARICA FUNZIONALE AD AFERPI O ANCORA NARRAZIONI?
Piombino (LI) – Il ministero dell’ambiente risponde all’interpellanza presentata dall’onorevole Ricciardi del Movimento 5 Stelle sul Sin di Piombino con la quale si chiedevano aggiornamenti e informazioni sullo stato delle procedure per la bonifica, alle discariche presenti nel SIN e alla situazione di quella di Rimateria, anche in riferimento alla cessione ai privati e alla possibilità di accogliere rifiuti speciali senza procedere alla bonifiche. La risposta del Ministro può essere scaricata dal seguente link Risposta Ministro dell’ambiente, mentre dopo il commento dell’assessore Camberini segue un commento di Luigi Coppola (UDC).
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“La lettera del ministero evidenzia la correttezza e la congruità delle procedure seguite dal Comune di Piombino – afferma il vicesindaco Ilvio Camberini – Nella recente lettera di risposta al Movimento 5 Stelle infatti, si fa espresso riferimento al fatto che il Comune di Piombino ha assunto, quale indirizzo inderogabile, quello di agire sui criteri di ammissibilità dei rifiuti in ingresso con forti limitazioni delle sostanze organiche per evitare maleodoranze e orientare fin da subito l’utilizzo dell’impianto verso rifiuti speciali non pericolosi, rendendo pertanto la nuova discarica strettamente funzionale all’eventuale ciclo produttivo siderurgico e alle bonifiche dell’area ex industriale.”
Una decisione questa che non confligge con l’avvenuta vendita della maggioranza delle quote di Rimateria ai privati.
“Nei contratti stipulati con Unirecuperi e Navarra – spiega Camberini – già da ora è previsto che nella nuova discarica dovranno essere conferiti, per l’80%, i rifiuti industriali provenienti dal ciclo produttivo delle acciaieriee solo il 20% del materiale potrà essere accolto dall’esterno.
In ogni caso il Comune di Piombino, si esprimerà in ogni occasione, anche in fase di rilascio delle autorizzazioni ambientali, perché tutti i conferimenti provengano dal ciclo produttivo locale.
A differenza di chi apre la campagna elettorale sulla discarica e promette cose che non potrà mantenere – continua Camberini – si vedano anche le previsioni dell’ultimo accordo di programma del 5 luglio scorso firmato dal governo attuale, c’è invece un’amministrazione comunale che opera e lavora nell’interesse dei lavoratori Aferpi, dei cittadini che hanno subito disagi per la presenza della discarica, della cittadinanza tutta e trova soluzioni.
L’ultima risposta del ministero dell’Ambiente, come le precedenti risposte dello stesso ministero, indicano che l’amministrazione ha operato nei limiti della legge (si vedano anche i pareri Asl e Arpat), nelle regolarità delle procedure amministrative, tutelando la salute dei cittadini e dei lavoratori coinvolti e dando prospettive economico-ambientali di salute a questo territorio con il piano di risanamento ambientale affidato a Rimateria.”
Ufficio stampa Comune di Piombino
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AFERPI PARAFULMINE PER TUTTE LE STAGIONI
Sulle vicende della discarica e di RIMATERIA siamo sempre intervenuti cum grano salis evitando posizioni precostituite, cercando soprattutto di comprendere nel merito le questioni più dirompenti, sia in termini ambientali che economico-occupazionali.
L’errore iniziale, che ha complicato tutti i percorsi successivi, è stata la mancata liquidazione di ASIU ed il peso debitorio trasferito a RiMateria.
Una scelta politica pesante, che ha reso più difficile lo sviluppo di un progetto industriale virtuoso, e che tenesse conto delle problematiche di tutto il comparto dei rifiuti.
Al di là di queste valutazioni iniziali, ci fanno riflettere le ultime dichiarazioni dell’amministrazione comunale per bocca del vicesindaco Ilvio Camberini, riferite alla risposta del ministero ad un’interpellanza su una serie di questioni afferenti lo stato delle procedure sulle bonifiche delle vecchie discariche, e sulla situazione attuale di RiMateria.
Ancora una volta vengono tirate in ballo Aferpi ed il ciclo produttivo per un eventuale ampliamento in cui dovrebbero essere conferiti l’80% di rifiuti industriali provenienti dagli impianti piombinesi, e solo il 20% dall’esterno.
Ci chiediamo a quale ciclo produttivo si riferiscano, visto che ad oggi a malapena sono in funzione i laminatoi, e non sembra che vi siano prospettive a breve termine, ma neanche a lungo termine, di una ripresa della produzione locale dell’acciaio.
Supponiamo, che per fare certe affermazioni, vi sia conoscenza di uno specifico contratto fra i prossimi gestori della nuova discarica ed Aferpi.
Auspichiamo che tale documento sia reso al più presto di pubblico dominio.
Se così fosse, sarebbe opportuno capire se vi siano condizioni particolari che prevedano penali o risoluzione, qualora il rapporto di conferimento fra rifiuti locali ed esterni non fosse rispettato, comprese prevedibili difficoltà di Aferpi a far ripartire la produzione di acciaio.
Oramai Aferpi è il parafulmine per tutte le stagioni, ma in questo modo si strumentalizzano situazioni senza fare chiarezza in un ambito dove al contrario servirebbero soprattutto certezze, nel rispetto dei lavoratori del comparto siderurgico e di tutta la popolazione.
Luigi Coppola – Segr, Prov. UDC Livorno
Massimo Aurioso – Coordinatore UDC Piombino Val di Cornia