LA REGIONE TOSCANA CONFERMA LA DIFFIDA A RIMATERIA
Piombino (LI) – La Regione Toscana conferma che RIMateria nella sua qualità di gestore subentrante e concessionario dell’area in cui insiste la discarica ex Lucchini, allo stato attuale dei fatti, è da ritenersi il gestore dell’installazione, cioè della discarica. E che, pertanto, è atto dovuto diffidare RIMateria ad attuare tutte le azioni e gli interventi necessari a ricondurre la gestione dell’installazione nel rispetto delle prescrizioni di cui all’AIA n. 276 del 30.10.2007 e smi e ai dettami normativi del d.lgs 152/2006 smi e del d.lgs 36/2003, affinché sia garantita la prevenzione o la riduzione degli impatti negativi, nel rispetto del principio di cui all’art. 177, c.4, del D.Lgs. 152/2006;”.
Lo fa con un decreto dirigenziale (premi sul link per scaricare) dell’ 11 aprile 2019 nel quale precisa la storia del subentro nella gestione e nella concessione demaniale.
Rimane confermato in ogni altra sua parte il precedente decreto dirigenziale n. 4783 del 03/04/2019 con il quale
aveva ordinato a RIMateria di provvedere a eliminare le inosservanze riscontrate da ARPAT e Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, Nucleo Operativo di Polizia Ambientale di Livorno e precisamente, a tutela delle matrici ambientali interessate, entro quindici giorni dalla data di ricevimento del presente atto (entro il 19 aprile 2019, ndr), a:
- riprendere la corretta gestione del percolato, così come definita nell’atto autorizzativo;
- smaltire il percolato attualmente presente nei pozzetti e nelle vasche;
- ripristinare e adeguatamente manutenere i sistemi di alimentazione elettrica e di collegamento idraulico;
- ripristinare i sistemi di accesso per il controllo visivo, o in automatico, dei livelli del percolato all’interno delle vasche di stoccaggio;
- riattivare tutte le attività di controllo e monitoraggio della discarica, compresi gli obblighi comunicazione previsti, così come riportate nell’Allegato Tecnico n. 2 “Piano di Monitoraggio e Controllo” all’AIA n. 276 del 30.10.2007 e smi, inviando ad ARPAT e alla Regione Toscana il crono-programma dei controlli previsti per l’attuale annualità;
- campionare e analizzare, entro 5 gg dal ricevimento della presente, ovvero al primo evento meteorico utile, le acque meteoriche dilavanti l’area circostante la discarica in argomento, comunicando ad ARPAT e alla Regione data e ora del campionamento per un’eventuale analisi in contraddittorio nonché gli esiti delle determinazioni analitiche.
Si era riservata, inoltre, in caso di inadempimento nei termini prescritti dalla diffida, di
- procedere all’escussione delle esistenti garanzie finanziarie e all’esercizio del potere sostituivo per riportare alla conformità la gestione operativa,
- procedere alla successiva chiusura in sicurezza nonché alla gestione post chiusura della discarica e di PRECISARE che, nel caso in cui le spese sostenute per le operazioni di ripristino del sito, non dovessero essere totalmente coperte dall’importo della garanzia finanziaria, si riservava ogni azione legale in danno nei confronti dei soggetti responsabili.
Fonte: Stile Libero News