CICLABILE DI BARATTI: PER IL COMUNE IL TRACCIATO E’ SOLO PRELIMINARE
Piombino (LI) – L’amministrazione comunale interviene in merito al progetto di pista ciclabile per l’accesso al golfo di Baratti e chiarisce i termini della questione.
Intanto il fatto che la realizzazione dell’intervento è presente da diversi anni negli strumenti di pianificazione del Comune. In particolare la pista ciclo pedonale era stata individuata prima nel Regolamento Urbanistico (si veda il “Dossier D – Sistemi della Mobilità Urbana e rete ciclabile extraurbana”) e successivamente era stata ripresa, e confermata nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile approvato dal Consiglio Comunale a fine 2018.
“Tali strumenti scaturiscono da percorsi ampiamente divulgati e partecipati – afferma l’assessore alla mobilità e ai lavori pubblici Claudio Capuano – Peraltro, segnatamente per quel che riguarda Baratti, si sono svolti diversi incontri tra l’amministrazione e il quartiere ad esito dei quali tutte le indicazioni rappresentate sono state accolte nel PUMS.”
“La pista ciclo-pedonale oggetto di osservazioni costituisce infatti uno dei tasselli fondamentali del nuova mobilità del golfo di Baratti e risponde ad un importante interesse pubblico – continua Capuano – Essa infatti, nella sua ubicazione e configurazione, permette di soddisfare le esigenze di mobilità di molteplici tipologie di utenti: i cicloturisti che percorreranno la dorsale tirrenica, i ciclisti di Populonia Stazione (turisti e residenti) e infine coloro che lasceranno i veicolo al parcheggio delle Caldanalle e che si recheranno nel golfo a piedi o in bicicletta.
Il potenziamento del parcheggio delle Caldanelle, in particolare, rappresenta uno dei principali elementi di evoluzione della mobilità del golfo. Si ritiene infatti che la mobilità dei mezzi motorizzati all’interno di Baratti debba essere fortemente disincentivata, con contestuale incentivazione alla sosta nel parcheggio delle Cadanelle. Tali incentivi, se da un lato lato potranno fondarsi sugli aspetti economici (sosta gratuita o fortemente agevolata), dall’altro dovranno necessariamente intervenire sulla facilità/comodità/flessibilità di accesso al golfo ( navette, percorso ciclabile, percorso pedonale).
Un’altra ipotesi di tracciato o una minore larghezza della pista, a parte i costi più alti, le procedure ben più complesse e la scomodità derivante da una diversa allocazione della ciclopista, non assolverebbe a tali funzioni con uguale efficacia”.
“Preme comunque sottolineare inoltre – conclude Capuano – che il progetto recentemente approvato è a un livello preliminare, volto a consentire all’amministrazione pubblica di verificare la fattibilità tecnica delle opere e a cominciare il confronto con i soggetti terzi interessati. Da tale confronto, valutati gli interessi pubblici e gli eventuali interessi privati lesi, scaturirà la soluzione definitiva del tracciato che dovrà essere tesa certamente al soddisfacimento degli interessi della collettività, ma anche alla minimizzazione dei danni arrecati a quelli privati.”