RIMATERIA STIPULA DUE NUOVE FIDEJUSSIONI E INCONTRA FERRARI
Piombino (LI) – “Stile Libero News” ci informa che RIMateria, l’azienda privata che attualmente gestisce la discarica di ISchia di Crociano e che ha richiesto in regione il raddoppio della stessa, ha stipulato con la società Tokio Marine Europe, con sede legale nella Città Lussemburgo, Stato Lussemburgo, e sede secondaria a Milano in Italia, due fideiussioni di cui la prima fino ad un importo pari a 1.028.970 euro con validità dal 15 giugno 2019 al 15 settembre 2022 a garanzia della gestione operativa della discarica ex Lucchini e la seconda fino ad un importo pari a 1.659.330 euro con validità dal 15 giugno 2019 al 15 giugno 2024 a garanzia della gestione post-operativa della stessa discarica.
Il 10 luglio inoltre, presso il Palazzo municipale, si è tenuto un incontro tra il sindaco Ferrari ed i rappresentanti dei soci privati di Rimateria, Navarra spa e Unirecuperi srl. Presenti all’incontro anche la Presidente di Rimateria Claudia Carnesecchi, il vicesindaco Giuliano Parodi e l’assessore al bilancio Paolo Ferracci.
L’incontro è scaturito dall’esigenza dell’amministrazione di avviare un percorso di conoscenza approfondita della situazione economica e finanziaria della società Rimateria attraverso l’acquisizione di informazioni dettagliate.
La richiesta di informazioni da parte dell’amministrazione comunale ha incontrato la disponibilità da parte delle società coinvolte che ancora però non hanno restituito all’amministrazione comunale buona parte del prestito di 350 mila euro erogato nell’estate 2018 quando presidente era Valerio Caramassi.
Grazie alla stipula delle due fidejussioni soprascritte, la Regione Toscana ha
- volturato in favore di RIMateria la titolarità dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) n. 276 del 30 ottobre 2007 rilasciata dalla Provincia di Livorno,
- confermato a carico della stessa RIMateria tutti gli obblighi, le prescrizioni e le disposizioni di cui al provvedimento di autorizzazione del 2007 nonché quanto disposto con il proprio decreto dirigenziale n. 4783 del 3 aprile 2019.
Prescrizioni e disposizioni così riassumibili:
- riprendere la corretta gestione del percolato, così come definita nell’atto autorizzativo;
- smaltire il percolato attualmente presente nei pozzetti e nelle vasche;
- ripristinare e adeguatamente manutenere i sistemi di alimentazione elettrica e di collegamento idraulico;
- ripristinare i sistemi di accesso per il controllo visivo, o in automatico, dei livelli del percolato all’interno delle vasche di stoccaggio;
- riattivare tutte le attività di controllo e monitoraggio della discarica, compresi gli obblighi comunicazione previsti, così come riportate nell’Allegato Tecnico n. 2 “Piano di Monitoraggio e Controllo” all’AIA n. 276 del 30.10.2007 e smi, inviando ad ARPAT e alla Regione Toscana il crono-programma dei controlli previsti per l’attuale annualità;
- campionare e analizzare, al primo evento meteorico utile, le acque meteoriche dilavanti l’area circostante la discarica in argomento, comunicando ad ARPAT e alla Regione data e ora del campionamento per un’eventuale analisi in contraddittorio nonché gli esiti delle determinazioni analitiche.
Lo ha fatto con il decreto dirigenziale n. 10791 dell’ 1 luglio 2019.
Si tratta dell’ AIA della discarica ex Lucchini, quella attuale, coltivata e mai messa in sicurezza, non di quella prevista dal progetto RIMateria ancora sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) della Regione Toscana, anche se la localizzazione è la stessa:
La storia della discarica ex Lucchini:
Nel giugno 1998 la Provincia di Livorno approvò il progetto definitivo di una discarica a servizio dello stabilimento Lucchini di Piombino, autorizzandone la realizzazione in tre lotti da predisporre in fasi successive ed aventi volumetrie rispettivamente di 159.000, 194.000 e 177.000 metri cubi, per un totale di 530.000 metri cubi.
Nel maggio 2000 venne autorizzato l’esercizio del lotto 1.
Attraverso passaggi successivi si arrivò all’ agosto 2006 quando venne autorizzato l’esercizio del lotto 3 e la discarica assunse la conformazione illustrata sotto:
Nell’ottobre 2007 fu rilasciata dalla Provincia di Livorno l’Autorizzazione Integrata Ambientale nella quale si stabiliva che
- la discarica era al servizio delle acciaierie Lucchini e vi venivano conferiti solo rifiuti provenienti dal ciclo produttivo,
- la discarica già autorizzata allo smaltimento di tali rifiuti occupava una superficie di 63.400 metri quadrati ed aveva un volume previsto di di 530.000 metri cubi.
Nel settembre 2008 la Provincia di Livorno approvò l’ampliamento da 530.000 a 625.000 metri cubi con soprelevazione delle sponde.
Si arrivò infine al 20 luglio 2010, data di sospensione del conferimento di rifiuti, rimanendo una volumetria residua di 15.000 metri cubi.
Il conferimento di rifiuti non è stato più ripreso ma la chiusura definitiva non è mai stata realizzata.
Il 23 dicembre 2015 Asiu, rappresentata da Barbara Del Seppia nella qualità di presidente, diventò titolare della concessione demaniale, rilasciata dall’agenzia del Demanio Direzione Regionale Toscana e Umbria con durata dall’ 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2021, relativa alla concessione dei terreni da destinarsi esclusivamente alla gestione della discarica di materiali derivanti da lavorazioni siderurgiche e, in parte, per viabilità e piazzali, compatibilmente con il Piano regolatore del Comune di Piombino.
Successivamente, il 16 luglio 2016, venne formalizzato il conferimento del ramo d’azienda rifiuti speciali di Asiu a RIMateria e così a partire dall’ 1 settembre 2016 vennero trasferiti, così come precisato successivamente dal Demanio Direzione Regionale Toscana e Umbria, i contratti in corso di esecuzione comprensivi dei compendi immobiliari destinati al trattamento e smaltimento dei rifiuti, in parte realizzati su aree demaniali, e pertanto RIMateria subentrò a tutti gli effetti nell’ atto di concessione demaniale.
Inutile dire che RIMateria subentrò anche nella titolarità della gestione dell’impianto.
Si arrivò all’ 8 febbraio 2019 quando la Regione Toscana, non avendolo evidentemente fatto RIMateria, avviò d’ufficio il provvedimento di voltura della AIA esistente, quella del 2007 rilasciata dalla Provincia di Livorno e cominciò uno scambio di lettere e note tra Regione e RIMateria con tanto di diffide da parte della Regione terminato con la voltura oggi approvata con il decreto dirigenziale n. 4783 del 3 aprile 2019.
Conclusioni: Nella sostanza, secondo “Stile Libero News”, adesso RIMateria è titolare della gestione operativa e della gestione post-operativa della discarica ex Lucchini ormai esaurita, della quale ha la concessione demaniale, gestione e concessione vincolate ai rifiuti siderurgici del locale stabilimento.
Altra cosa il “progetto definitivo 2° variante alle opere di chiusura della discarica ex-Lucchini e variante di riprofilazione della discarica RIMateria (ex-Asiu)”, ancora sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale regionale, che consentirebbe il recupero di una volumetria aggiuntiva di circa 350.000 metri cubi di rifiuti speciali certamente non di sola provenienza siderurgica.