RIMATERIA: O I PRIVATI PAGANO LE POLIZZE, OPPURE CHIUDE LA DISCARICA
Piombino (LI) – La discarica non lavora perchè Rimateria non ha pagato le Fideiussioni. E’ questo quello che sentenzia la Regione Toscana, con il decreto dirigenziale 12403 del 23 luglio 2019, nel quale ha diffidato la società (ormai a larga maggioranza privata) che gestisce la discarica per rifiuti speciali di Ischia di Crociano a Piombino, ad adempiere, entro quindici giorni naturali e consecutivi, all’obbligo di presentazione di valide ed adeguate garanzie finanziarie a copertura della gestione post operativa della discarica e ha disposto contestualmente la sospensione delle attività di conferimento di rifiuti presso la stessa.
In caso di mancato pagamento inoltre la Regione si riserva di procedere alla revoca dell’autorizzazione e alla chiusura della stessa discarica. I privati in questi giorni stanno decidendo quindi se spendere più di 3 milioni e mezzo di euro di polizze, visto anche il segnale chiaro dato dalla nuova amministrazione comunale che non vuole alcun raddoppio della discarica, ma che siano invece avviate le bonifiche vere di “città futura” e la messa in sicurezza vera della vecchia discarica di “Poggio ai venti”.
RIMateria è il gestore della discarica per rifiuti non pericolosi sottoposta ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Le prime AIA sono del 2007 e del 2011 rilasciate dalla Provincia di Livorno a favore di ASIU. L ‘ultima del 12 aprile 2019 autorizza RIMateria, subentrata nel 2016 ad Asiu, alla realizzazione e all’esercizio del progetto denominato: “4a Variante alle Opere di Chiusura della discarica di Ischia di Crociano nel Comune di Piombino”.
Per la gestione post-operativa erano vigenti due polizze fideiussorie:
Polizza del 13 ottobre 2016, emessa da Generali Italia SpA, valida dal 31 agosto 2014 al 31 agosto 2019 di importo pari a 3.148.161 euro.
Polizza del 29 gennaio 2019, emessa da ArgoGlobal SE, valida dal 21 agosto 2018 al 31dicembre 2019 di importo pari a 388.894,96 euro.
La Regione stabilì che entro il 30 giugno 2019, ai fini del proseguimento dell’esercizio dell’attività, il RIMateria avrebbe dovuto prorogare la validità della garanzia finanziaria prestata per la post-gestione della discarica; nel caso fosse stata stipulata una garanzia per la gestione post operativa avrebbe dovuto essere sostituita/rinnovata almeno 1 anno prima della scadenza della validità.
Il 30 giugno 2019 non risultava ancora l’avvenuta proroga della validità della garanzia finanziaria e pertanto la Regione comunicò a RIMateria l’avvio del procedimento di diffida, intimò di trasmettere, nel più breve tempo possibile e comunque entro e non oltre quindici giorni la dovuta documentazione e segnalò che solo a seguito dell’ottemperanza alla suddetta prescrizione avrebbe potuto procedere a rilasciare il nulla osta all’esercizio dei settori B e C della discarica, il famoso “Cono rovescio” del quale ancora oggi infatti non è iniziato il riempimento.
Ad oggi non è ancora nessuna proroga della validità della polizza fideiussoria (importo pari a 3.148.161 euro) per la post gestione, emessa da Generali Italia o la presentazione di nuova polizza, considerato che la scadenza della polizza emessa da Generali Italia era fissata nel 31 agosto 2019, mentre la seconda polizza (importo pari a 388.894,96 euro) accesa a integrazione, emessa da ArgoGlobal SE, ha scadenza al 31 dicembre 2019. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, anche perchè il riempimento del “Cono rovescio” più volte è stato ribadito che dovrebbe essere legato alle bonifiche del SIN di Piombino, e non all’ennesimo conferimento di rifiuti provenienti da tutta Italia.
Nel frattempo martedì 23 luglio il sindaco Francesco Ferrari, insieme al vicesindaco Giuliano Parodi, ha incontrato in municipio la mattina le rappresentanze dei lavoratori RIMATERIA: presenti le RSU, le categorie provinciali CGIL, CISL e UIL ed i confederali provinciali, mentre il pomeriggio ha ricevuto il direttivo del “Comitato Salute Pubblica”.
Il colloquio della mattina, richiesto dalle RSU, ha incontrato la disponibilità dell’amministrazione comunale che ritiene importante avere un‘interlocuzione diretta con tutti i soggetti coinvolti nella questione Rimateria e, nel ribadire la volontà di mantenere gli impegni presi già in campagna elettorale circa l’opposizione al raddoppio dei volumi della discarica, comprende le ragioni e le difficoltà dei lavoratori Rimateria.
Il sindaco Ferrari ha sottolineato che l’amministrazione non vuole la chiusura di Rimateria, che provocherebbe danni sia lavorativi che ambientali al territorio, ma ritiene doverosa una riqualificazione della sua attività: in tal senso Rimateria potrebbe divenire soggetto attuatore della messa in sicurezza della vecchia discarica di Poggio ai Venti e delle opere di Città Futura, per cui esistono somme già accantonate in Regione.
In questo senso la società potrebbe finalmente trasformarsi in valore aggiunto per il territorio. “Il lavoro ed i lavoratori sono al centro dell’interesse dell’amministrazione” ha spiegato Ferrari; “per questo stiamo valutando ogni misura di tutela: i lavoratori Rimateria non devono fare le spese delle scelte passate che ci hanno condotto fino a qui.”
L’amministrazione sta valutando infatti sia la possibilità di stimolare SEI Toscana per l’assorbimento di una parte dei lavoratori Rimateria, sia l’attivazione di ammortizzatori sociali che apparivano fino alle amministrazioni passate impossibili da attuare ma che, da ultimi accertamenti effettuati, sembrano applicabili.
Come anticipato nei giorni passati, l’amministrazione comunale esprimerà alla Regione Toscana parere negativo circa la concessione della VIA al progetto del raddoppio dei volumi della discarica, partendo dalla constatazione della vicinanza non solo con il centro abitato di Colmata, ma anche con quello di Montegemoli che, nella misurazione della distanza dal perimetro della discarica (e non dal centro come effettuato nelle passate misurazioni) risulta all’interno dei 500 mt di distanza obbligatoria dalla discarica.
Il pomeriggio incontrando il Comitato Salute pubblica il Sindaco ha ripercorso i passaggi principali della vicenda, ha ascoltato con attenzione le note e le proposte fatte dal direttivo del Comitato, ribadendo che l’amministrazione non intende concedere ne il raddoppio ne alcun altro tipo di ampliamento. Per questo a breve sarà inviata una lettera alla Regione in cui oltre a fare presente che Montegemoli è distante meno di 500 m da Rimateria, sarà evidenziato che Colmata, da pianificazione urbanistica, è già centro abitato e comunicherà alla Regione che comunque volontà del Comune è avviare tutte le azioni amministrative per farla diventare “Centro abitato”, e saranno accolte le osservazioni tecniche prodotte dal Comitato nel passato sulla VIA.
Sui soldi ancora da avere dal Comune sulla vecchia fidejussione farlocca della “Finworld” da parte di Rimateria, scaduta anche questa il 30 giugno scorso, tutto sarà probabilmente condizionato dal pagamento della fideiussione. Se l’azienda paga i 3,5 milioni di euro, significa che potranno conferire nel “cono rovescio” e quindi restituire i soldi. Se invece i privati non pagano la fideiussione significa che se ne vanno, ed il Comune li metterà in mora.
Il pagamento della fideiussione si deciderà entro il 7 agosto, data nella quale i piombinesi scopriranno cosa succederà di quella montagna di rifiuti all’ingresso della città, che tutti i residenti ormai, sottoposti ai miasmi quotidiani della discarica, chiamano “Monte puzzo”.
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Aggiornamento: Sull’argomento è recentemente uscito anche un documentario dal titolo “Chi ci pensa a Piombino?” di Costanza Castiglioni, che mostra il clima che si vive tra i residenti, e che proponiamo integralmente qui sotto.