FAMIGLIA NATURALE E SUICIDIO, L’ANALISI DI “DIRITTO AD UNA VITA DIGNITOSA”
Piombino (LI) – Abbiamo incontrato Alberto Guerrieri, referente dell’Associazione “Diritto ad una Vita Dignitosa” che da 12 anni si batte a favore delle Persone Disabili Gravissime, affrontando due temi, quello della Famiglia naturale e quello del suicidio, due temi dei quali si parla abbastanza spesso, ma che Guerrieri affronta con grande sensibilità.
Nel primo video che può essere visto premendo sulla immagine a fianco, Alberto ribadisce che «Non starò zitto di fronte a “CHI di competenza” da anni ha lasciata sola l’ASS. Diritto Vita Dignitosa a difendere la Famiglia costituita da “Padre + Madre” fingendo di ignorare che sia invece Cosa diversa e separata dalle criticità sessuali, affettive ed esistenziali delle Unioni Civili dello stesso sesso».
Nel secondo video abbiamo affrontato il tema del suicidio, partendo da un articolo di Elena Santarelli del 2012 che riferiva del suicidio di un padre dopo aver tolto la vita al proprio figlio disabile a Barga (LU).
«Oggi – commenta Guerrieri – mi fa PAURA l’idea dell’indifferenza. Mi fa RABBIA l’assuefazione della società a queste tragedie. Possibile che si ignori la loro natura endemica? Se non facciamo qualcosa, da qualche parte verrà data notizia di un altro Suicidio.Lo sappiamo tutti, che accadrà ancora. Lo sappiamo tutti che qualcuno sentendosi solo preferirà la fuga da una vita non più degna di essere vissuta.
Non è che uno la mattina si alza e si toglie la vita. Arriva a questo dopo un lungo percorso di SOFFERENZA dove si PUO’ E SI DEVE INTERVENIRE. Ma non viene fatto perché la comunità nella quale sopravvive questa persona sofferente, di fatto lo ignora, rivolge lo sguardo altrove. Queste persone sono state definite da Papa Francesco INVISIBILI perché la società ha girato lo sguardo altrove».
Invitiamo i nostri lettori a guardare ed ascoltare con attenzione entrambe le riflessioni.