RIMATERIA: FERRARI, “PER EVITARE IL RADDOPPIO CI SIAMO AFFIDATI A UN ESPERTO DEL SETTORE”
Piombino (LI) – Mercoledì 16 ottobre il Comune ha inviato alla Regione Toscana il parere conclusivo sulla procedura di Via per il raddoppio dei volumi della discarica di Rimateria.
L’amministrazione ha deciso di affidarsi a uno studio legale esterno per supportare il lavoro degli uffici tecnici comunali: nello specifico all’avvocato fiorentino Duccio Maria Traina, docente universitario e professionista tra i più autorevoli esperti di diritto amministrativo.
“Abbiamo voluto affidarci a un professionista esterno – spiega il sindaco Ferrari – per dare ancora più forza al parere contrario del Comune. L’avvocato Traina ha concordato con le valutazioni elaborate dai tecnici del Comune e ha redatto una memoria che riassume tutti gli elementi da valutare e a cui sono stati allegati tutti gli atti del Comune: la delibera che riconosce Montegemoli e Colmata centri abitati, l’atto di avvio della variante urbanistica per la Li53 e le cartine con le misurazioni delle distanze tra l’impianto e le abitazioni.
Insieme alla documentazione inviata dal Comune arriverà in Regione anche il parere di Arpat e Asl. Da tutta questa documentazione emerge un uniforme parere contrario al progetto di raddoppio. Su consiglio dell’avvocato Traina, inoltre, abbiamo integrato la delibera di giunta su Colmata e Montegemoli specificando che sussiste un ulteriore elemento che li individua come centro abitato: l’esistenza di spazi pubblici come, ad esempio, i parcheggi”.
Gli ultimi passi da compiere prima di martedì 22 ottobre, data in cui la Regione si esprimerà sul progetto di Rimateria, ed è prevista la manifestazione a Firenze alla qule il sindaco ha invitato a partecipare i piombinesi.
“La questione Rimateria è molto complessa – continua Ferrari – e abbiamo ritenuto opportuno chiedere l’aiuto di un esperto della materia. Certamente, questo costituisce un costo per il Comune (circa 14 mila euro di parcella, ndr.) ma credo che il prezzo da pagare nel caso in cui la Regione concedesse il raddoppio sarebbe molto più alto per Piombino e per i piombinesi, sia in termini di salute e qualità della vita che in termini turistici e di diversificazione dell’economia del territorio.
Bloccare il progetto è una priorità assoluta per questa amministrazione e abbiamo ritenuto di doverci dotare di tutti gli strumenti utili all’obiettivo”.