RIMATERIA: PRESENTATO CRONOPROGRAMMA, IL COMMENTO DEL CSP
Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Salute Pubblica della città.
«Abbiamo appreso dalla stampa locale che Rimateria ha presentato alla Regione il cronoprogramma dei lavori di miglioramento ambientale della discarica di Ischia di Crociano.
Ma il solo cronoprogramma non cambia di una virgola i continui problemi di cattiva gestione irrispettosa delle norme di salvaguardia per l’ambiente e di maleodoranze che ancora oggi continuano ad invadere l’aria di gran parte della città e che ci vengono segnalate di continuo dai cittadini. Questo perché la Regione, nella sua ultima diffida del novembre scorso, ha chiesto alla società pubblico-privata di rispondere entro 15 giorni con un documento nel quale si attesti quanto già realizzato e definisca i tempi di attuazione di tutto quanto richiesto.
Come dire, agli atti “di carta” si risponde con altri atti “di carta”, seguendo un copione che oramai ci è tristemente noto.
Tale documento adesso sarà valutato dagli uffici di Firenze in collaborazione con Arpat per verificare se i lavori che Rimateria ha intenzione di eseguire potranno almeno ridurre i problemi ambientali esistenti. Se l’esito di questa analisi sarà positiva i conferimenti dei rifiuti potrebbero riprendere molto presto, ben prima del 31 gennaio prossimo come indicato nella prescrizione e come auspicano i proprietari privati che hanno acquisito le quote nei mesi scorsi.
Come Comitato Salute Pubblica chiediamo a Rimateria di rendere pubblico il cronoprogramma presentato in regione e di ripristinare gli incontri con noi cittadini che da mesi non vengono più organizzati.
Abbiamo una richiesta anche per l’assessore regionale all’Ambiente Federica Fratoni che in tutti questi mesi non ci ha concesso udienza: le chiediamo di valutare con calma il cronoprogramma che resta comunque solo un pezzo di carta dal quale però dipende quello che noi cittadini continueremo a respirare. Ci siamo stancati delle parole e delle vaghe promesse . Chiediamo che la discarica sia messa a norma e che nessun conferimento venga autorizzato prima di tale evento, visto che solo un quarto della superficie di essa risulta coperta e che ben 16 pozzi di captazione del biogas disperdono in aria perché non collegati all’impianto di aspirazione.
Ma non ci convince neanche il parere del NURV nel punto in cui indica a Rimateria come cambiare le concessioni demaniali per superare le prescrizioni sulla tipologia dei rifiuti da conferire nella nuova discarica.
Né tantomeno ci convincono le continue voci sul nuovo piano industriale, bocciato dalla maggioranza dei soci Asiu ma che potrebbe comunque essere approvato dal CDA di RiMateria.
Ma non si era sempre detto che il socio pubblico avrebbe avuto diritto di veto su un nuovo piano industriale?
Ricordiamo la ex Presidente di RIMateria Claudia Carnesecchi asserirlo con grande enfasi durante uno di quegli incontri pubblici presso il Multizonale e la Consigliera Geri durante i Consigli Comunali.
Di una cosa siamo sicuri però , che su Rimateria non potrà mai più cadere il silenzio : noi tutti cittadini ormai vogliamo sapere, vogliamo conoscere i dettagli della vendita delle quote di partecipazione, le somme pagate per esse dai privati, i prezzi di cessione e gli attuali debiti di Asiu.
Abbiamo infine anche una richiesta da porre al Sindaco di Piombino Francesco Ferrari: nel caso in cui la Regione concedesse la ripresa dei conferimenti di rifiuti, per di più prima del 31 Gennaio 2020 senza che abbiamo fatto i lavori richiesti dalla regione per mettere a norma la discarica, sarebbe disposto con “un’ordinanza” a fermare l’attività della società?
Perché ricordiamo che il Sindaco, in quanto Primo Cittadino, è per legge anche la prima Autorità a dover garantire il rispetto della salute dei cittadini che vivono nel territorio da lui amministrato. Avere una discarica non a norma in un territorio non è un fiore all’occhiello di una amministrazione comunale.
Da ultimo ci rivolgiamo anche agli altri Sindaci soci di Asiu-Rimateria: le maleodoranze provenienti da questa discarica non sono un affare solo piombinese, spesso vengono avvertite anche in lontananza e non sono una bella presentazione per tutta la Val di Cornia . Se verrà autorizzato da parte dei soci pubblici, cioè Asiu in liquidazione, il via libera al nuovo piano industriale, perché non dovrebbe interessare agli stessi soci anche la messa a norma della discarica? Ora è il momento delle risposte da parte di tutte le istituzioni per vedere quanto la salute delle persone conti davvero».